Acido formico
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Acido formico | |
Nome IUPAC | |
---|---|
acido metanoico | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | CH2O2 |
Massa molecolare (amu) | 46,03 |
Aspetto | liquido incolore |
Numero CAS | 64-18-6 |
Proprietà chimico-fisiche | |
Densità (g·cm-3, in c.n.) | 1,22 |
Costante di dissociazione acida a 298 K | 1,77 × 10-4 |
Solubilità in acqua | completamente solubile |
Temperatura di fusione (K) | 281,5 K (8,4°C) |
ΔfusH0 (kJ·mol-1) | 12,7 |
ΔfusS0 (J·K-1mol-1) | 45,1 |
Temperatura di ebollizione (K) | 373,9 K (100,8°C) |
ΔebH0 (kJ·mol-1) | 22,7 |
ΔebS0 (J·K-1mol-1) | 119,8 |
Proprietà termochimiche | |
ΔfH0 (kJ·mol-1) | -425,0 |
ΔfG0 (kJ·mol-1) | -361,4 |
S0m(J·K-1mol-1) | 129,0 |
C0p,m(J·K-1mol-1) | 99,0 |
Indicazioni di sicurezza | |
Flash point (K) | 321 (48°C) |
Temperatura di autoignizione (K) | 753 (480°C) |
Limiti di esplosione | 12 - 38% vol. |
frasi R: R 35 Leggi il disclaimer |
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L'acido formico (o acido metanoico) è il più semplice degli acidi carbossilici. Ha formula chimica HCOOH e il numero CAS è 64-18-6.
È un liquido incolore dall'odore pungente, è corrosivo e, se tenuto a contatto con la pelle provoca ustioni, distruggendo l'intero spessore del tessuto cutaneo. È miscibile in glicerolo, acetato di etile, metanolo e acqua; è molto solubile in acetone. È un forte agente riducente.
Deve il suo nome alle formiche, nel cui organismo viene sintetizzato, che lo usano come veleno urticante.
[modifica] Produzione
L'acido formico è prodotto facendo reagire prima il metanolo con ossido di carbonio:
CH3OH + CO → HCOOCH3
Si forma il formiato di metile, un derivato. La reazione viene fatta a 80°C e ad una pressione di 40 atm in fase liquida.
Quindi il formiato viene idrolizzato:
HCOOCH3 + H2O → HCOOH + CH3OH
Tuttavia per l'idrolisi è necessaria una grande quantità di acqua e per questo si preferisce fare reagire prima il formiato con ammoniaca per formare la formammide:
HCOOCH3 + NH3 → HCONH2 + H2O
Poi la formammide viene idrolizzata con acqua ed acido solforico:
2 HCONH2 + 2 H2O + H2SO4 → 2 HCOOH + (NH4)2SO4
Un altro metodo è quello di fare reagire l'ossido di carbonio con idrossido di sodio per formare il sodio formiato
CO + NaOH → HCOONa
Quest'ultimo viene fatto poi reagire con acido solforico per produrre l'acido formico:
HCOONa + H2SO4 → HCOOH + Na2SO4
[modifica] Usi
L'uso principale dell'acido formico è come agente conservante ed antibatterico nei mangimi per animali d'allevamento. Vaporizzato sul fieno o su altri foraggi, ne arresta alcuni processi di fermentazione. Nell'industria avicola viene a volte addizionato al mangime per eliminare i batteri della salmonella.
Tra gli additivi alimentari è identificato dalla sigla E 236.
L'acido formico viene impiegato anche nell'industria tessile e nella concia dei pellami. Alcuni suoi esteri, i formiati, trovano uso come aromi artificiali e come profumi.
In apicoltura viene utilizzato nella lotta contro la Varroa destructor in particolare per la sua capacità di agire anche nelle celle opercolate. La difficoltà e pericolosità di somministrazione ne limitano l'utilizzo.
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