Acculturazione
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In antropologia, l'acculturazione è il processo per cui una società assume progressivamente, fino a farli propri, i modelli normativi etici, estetici, giuridici, politici etc. di un'altra cultura, spesso più avanzata.
I processi di acculturazione possono essere pacifici e parziali, come nel caso dell'assunzione delle forme letterarie greche da parte dei Romani in età regia e, soprattutto, repubblicana, oppure violenti e determinati da invasione, colonizzazione o conversione forzata, come nel caso delle popolazioni autoctone di America e Oceania, "scoperte" e soggiogate dagli Europei fra il XVI e il XVIII secolo.
Il processo di acculturazione non è mai a senso unico, bensì uno scambio a doppio binario (a two ways process secondo la definizione di Herskovits): anche la civiltà che dona la propria cultura viene modificata dalle caratteristiche della cultura con cui è entrata in contatto.
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[modifica] Tipologie di acculturazione
Alcuni studiosi individuano quattro tipi di acculturazione:
- Assimiliazione: quando un individuo o un gruppo abbandona la propria cultura e cerca di assumere quella dominante;
- Separazione: quando lo scopo principale è il mantenimento della proprio cultura ed avviene il rifiuto del contatto con gli altri gruppi;
- Integrazione: quando viene mantenuta la propria cultura ma c'è continuo scambio e collaborazione con gli altri gruppi;
- Marginalità: quando c'è scarso interesse nel mantenimento della propria identità culturale e rari contatti con gli altri gruppi.
[modifica] Bibliografia
- J.W.Berry, Y.H. Poortinga, M.H.Segall, P.R. Dasen, Psicologia transculturale, trad.it. Guerini, Milano 1994