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Vicenza Calcio - Wikipedia

Vicenza Calcio

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Vicenza Calcio
Segni distintivi
Uniformi di gara
Manica sinistra Maglia ufficiale Manica destra
Calzoncini da gara
Calzettoni da gara
 
Casa
Manica sinistra Maglia ufficiale Manica destra
Calzoncini da gara
Calzettoni da gara
 
Trasferta
Manica sinistra Maglia ufficiale Manica destra
Calzoncini da gara
Calzettoni da gara
 
Terza divisa
Colori sociali: bianco-rossi
Dati societari
Confederazione: UEFA
Nazione: Italia
Federazione: FIGC
Città: Vicenza
Fondazione: 1902
Presidente: Sergio Cassingena
Palmarès
Trofei nazionali: 1 Coppa/e Italia
Trofei Internazionali: Nessuno
Stadio
Romeo Menti
(20.920 posti)
Contatti
Vicenza Calcio S.p.A.

Via Schio, 21
36100 Vicenza
tel: 0444/504444
fax: 0444/544764

www.vicenzacalcio.it

Il Vicenza Calcio (già Lanerossi Vicenza e ACIVI Associazione del Calcio in Vicenza) è la squadra calcistica di Vicenza, fondata nel 1902, attualmente militante in serie B.

È fra le squadre italiane che hanno giocato il maggior numero di campionati di Serie A, ben 30, di cui 20 consecutivi fra il 1955 e il 1975. Fra i migliori piazzamenti della squadra ci sono i titoli di vice-campione d'Italia del 1911 e del 1978, la Coppa Italia del 1997, il raggiungimento della semifinale della Coppa delle Coppe del 1998.

Il Vicenza ha inoltre lanciato nel mondo del calcio due grandissimi campioni che hanno vinto il Pallone d'Oro: Paolo Rossi e Roberto Baggio.

Indice

[modifica] La Storia

[modifica] I primi anni

Il Vicenza calcio è nato nel 1902. In particolare la stesura dello statuto, atto di fondazione della società, venne iniziata il 9 marzo. Per quasi un decennio la squadra, denominata allora Associazione del Calcio in Vicenza, disputò solo tornei di carattere minore, senza mai partecipare al campionato nazionale, distinguendosi comunque e prevalendo sulle rivali in vari campionati regionali.

L’esordio ufficiale risale al campionato 1910-11: l’Acivi (come venne chiamato il Vicenza per i primi cinquant’anni, dall’acronimo della denominazione ufficiale) inaugurò il 12 febbraio 1911 il nuovo campo di Borgo Casale con una larga vittoria sul Bologna e a marzo terminò a punteggio pieno il girone Veneto-Emiliano, qualificandosi per la finale per il titolo. Tuttavia dovette soccombere, sia in trasferta che in casa, alla Pro Vercelli nei suoi anni d’oro.

Negli anni precedenti alla Prima Guerra Mondiale prese parte in più occasioni alle finali nazionali dell’Italia settentrionale, che si disputavano in un girone fra le vincenti dei gruppi regionali. Il Vicenza incontrò così varie volte il Bologna, la Juventus, il Milan, l’Inter, affermandosi fra le migliori squadre italiane. Tuttavia a quegli anni risale un record negativo tuttora imbattuto: il 10 gennaio 1915, a Milano, i biancorossi incassarono addirittura 16 reti contro l’Inter. Riguardo a tale risultato qualcuno insinuò che i biancorossi avessero fatto baldoria la notte precedente la partita e fossero scesi in campo ancora “frastornati”.

[modifica] Il periodo nero

A interrompere l’età dell’oro vicentina venne la Prima Guerra Mondiale, che costrinse la società a chiudere i battenti e molti giocatori a partire per il fronte. Ancor oggi, una lapide all’interno dello stadio Romeo Menti, ricorda i caduti biancorossi di entrambi i conflitti mondiali.

Alla ripresa dei campionati, nel 1919-20, il Vicenza gareggiò in Prima Divisione, una Serie A ante litteram, divisa in vari gironi regionali. Nel 1921-22 si aggregò allo scisma delle grandi squadre, andando a disputare il campionato della C.C.I.: terminò ultimo nel girone A e fu retrocesso in Seconda Divisione (mentre l’ultima del girone B, l’Inter, fu ripescata). Iniziò da qui un ventennio nero, nel quale il Vicenza rimase lontano dalla massima divisione nazionale. Addirittura l’anno successivo fu retrocesso nuovamente, in Terza Divisione, ma subito dopo tornò in Seconda. Solamente nel 1929-30 fu nuovamente promossa in Prima Divisione.

[modifica] La riscossa verso la Serie B

Gli anni ’30 furono gli anni della riscossa biancorossa, dopo un decennio da dimenticare. Nel 1932-33 venne promossa in Serie B, dove la squadra rimase per due stagioni (venendo ripescata la prima…), per poi provare più e più volte la nuova promozione fra i cadetti.

Dal 1935-36 al 1939-40 fu dunque in Serie C. In quel periodo i biancorossi sfornano talenti del calibro dei fratelli Umberto e soprattutto Romeo Menti, capitan “Neno” Rossi, Bruno Camolese, Luigi Chiodi, Giovanni Costa, mentre s’avviava sul viale del tramonto la stella di Piero Spinato, il più grande bomber biancorosso di tutti i tempi.

Nel 1939-40 arrivò la promozione in B con un netto vantaggio sulla seconda. Alle finali per la promozione, il Vicenza si vide costretto a rinunciare ai due portieri di prima squadra, chiamati sotto le armi, e schierò il sedicenne Antonio Bisson: ma anche questo inconveniente non compromise il risultato positivo. L’8 settembre 1935 era stato intanto inaugurato il nuovo stadio lungo il Bacchiglione, abbandonando definitivamente il campo di Borgo Casale. Nella partita inaugurale contro gli ungheresi del Saroksar esordì l’appena sedicenne Romeo Menti.

[modifica] L'approdo in Serie A

All’inizio degli anni ’40 il Vicenza conquistò la massima divisione nazionale, grazie anche ad una linea mediana passata alla storia come una delle migliori dell’epoca e formata da Osvaldo Fattori (poi all’Inter), Alfonso Santagiuliana (che giocò anche nel Grande Torino) e lo sfortunato Luigi Abeni, la cui carriera fu stroncata dalla malattia.

Il primo campionato di Serie A si concluse con una storica salvezza, conquistata all’ultima giornata sconfiggendo per ben 6-2 la Juventus a Torino nel giorno di Pasqua del 1943. Dopo l'8 settembre partecipò al girone Veneto del camponato di Guerra del 1944, rinunciando però alle finali nazionali.

Dopo la Seconda Guerra Mondiale, il Vicenza tornò a giocare in Serie A, dopo il campionato misto del 1946. Nel 1947, tornato il campionato a girone unico, il Vicenza conquistò un sorprendente quinto posto, tuttavia seguito alla retrocessione l'anno seguente all'ultimo posto (che rimane l'unica volta nella storia biancorossa che il Vicenza ha chiuso il campionato da fanalino di coda).

Nel 1949 il Vicenza sfiorò l'immediato ritorno in A, sfumato per un solo punto. Seguirono poi alcuni campionati di Serie B conclusi a metà classifica, caratterizzati tuttavia da crescenti problemi economici.

[modifica] L’avvento del Lanerossi e il ventennio d’oro

Per approfondire, vedi la voce Lanerossi Vicenza.
Vinicio in maglia Lanerossi
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Vinicio in maglia Lanerossi

Nell’estate 1953 accadde un evento che cambierà la storia della società vicentina per molti decenni: la vecchia Acivi fu acquistata dal colosso laniero di Schio, la Lanerossi, fondata nel XIX secolo da Alessandro Rossi. Non si tratta del primo caso di sponsorizzazione in Italia (anche se siamo molto vicini a ciò), ma di una vera e propria acquisizione, per cui la società calcistica divenne una costola dell’azienda tessile, portandone anche il nome e il simbolo (la mitica R) sulle maglie (il nome di aziende sarà permesso solo negli anni ’80).

L’iniezione di fiducia e soprattutto di denaro liquido permise di allestire una squadra che ben presto, dopo una stagione di assestamento, tornò in Serie A. Ai fasti della prima squadra si aggiunsero quelli della formazione primavera, che proprio nel 1954-55 conquistò il prestigioso torneo di Viareggio, facendo bis l’anno dopo, quando la prima squadra conquistò una sorprendente salvezza con un nono posto.

Dalla squadra del Viareggio uscirono giocatori del calibro di Azeglio Vicini, Sergio Campana, Renzo Cappellaro, Mario David, Mirko Pavinato, Luigi Menti e molti altri che in seguito vestirono la maglia biancorossa in Serie A.

A cavallo fra i due decenni il Vicenza conquistò salvezze più o meno tranquille e piazzamenti ragguardevoli, come due settimi posti consecutivi, e nel 1960-61 l’allenatore Roberto Lerici (già giocatore biancorosso degli anni ’50, vinse il premio del Seminatore d’oro come miglior allenatore stagionale.

Il Lanerossi mantenne le sue caratteristiche di provinciale, attenta ai bilanci, che valorizza i giovani, siano prodotti dal vivaio o provenienti da altre squadre, mantenendo un nucleo forte di giocatori sempre più “bandiere”, accogliendo di tanto in tanto grandi giocatori a fine carriera. Eppure cominciò ad essere guardato con rispetto dalle grandi squadre.

Nel 1962 arrivò il centravanti brasiliano trentenne Luis Vinicio, ex Napoli e Bologna, che diede ulteriore lustro alla squadra, conquistando il sesto posto nel 1963-64. Nel suo anno di grazia, il 1965-66, nel quale conquistò la classifica cannoniere con 25 reti (si dovranno aspettare 26 anni perché un giocatore di Serie A segni tanto: sarà Marco van Basten nel 1991-92), il Lanerossi giunse quinto.

A grandi risultati seguono però anni in cui la salvezza era risicata, spesso all’ultima giornata. Eppure vestirono la maglia biancorossa giocatori del calibro di Giuseppe Damiani, Sergio Gori, Sidney Cunha Cinesinho, Giorgio Biasiolo, Mario Maraschi, Paride Tumburus, Angelo Benedicto Sormani mentre Giulio Savoini appese le scarpe al chiodo, con il record di presenze in campionato di tutti i tempi per un biancorosso.

Fra le salvezze risicate rimase leggendaria quella del 1972-73, in cui il Lanerossi sembrava ormai spacciato, ma con nelle ultime tre giornate riuscì a risalire la china fino ad uno spareggo con l’Atalanta, sconfitta su autogol.

Tuttavia la fortuna abbandonò il Lanerossi nel 1975, quando al ventesimo campionato consecutivo di Serie A, retrocesse in Serie B.

[modifica] Il Real Vicenza

Per approfondire, vedi la voce Real Vicenza.
Paolo Rossi, stella del Real Vicenza
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Paolo Rossi, stella del Real Vicenza

Dopo un’opaca stagione 1975-76 in cui rischiò addirittura di retrocedere il Serie C, il Lanerossi si presentò con poche speranze a quella 1976-77. Tuttavia il nuovo tecnico, Giovan Battista Fabbri ebbe una intuizione: trasformò il giovane Paolo Rossi da ala destra dalle scarse prospettive in un eccellente centravanti. Dopo aver vinto il campionato cadetto con il titolo di capocannoniere per il giovane pratese, il Lanerossi si ripresentò al cospetto della massima divisione. Dopo un’inizio titubante, la formazione biancorossa si dimostrò travolgente, grazie ai gol di Rossi,la sicurezza del libero Giorgio Carrera, le giocate di Franco Cerilli e Giancarlo Salvi, la diga di Mario Guidetti a centrocampo, l’inarrestabile Roberto Filippi.

Solo la Juventus poté fare meglio: tuttavia, se si escludono le prime cinque giornate, i biancorossi conquistarono più punti di tutti, nonché la simpatia di tutta Italia. Caddero sotto i colpi del micidiale attacco biancorosso, il migliore della stagione con 50 reti, squadre del calibro di Napoli(famoso un 6 a 2 fuori casa), Lazio, Fiorentina, Roma, Bologna…

Paolo Rossi divenne il nuovo fenomeno del calcio italiano, a dicembre 1977 fu convocato in nazionale. A fine stagione vinse il titolo di capocannoniere surclassando tutti gli altri attaccanti italiani con le sue 24 reti, un bottino considerevole per i campionati a 16 squadre. A fine stagione venne convocato per i mondiali argentini, dove diventerà Pablito, segnando anche 3 reti e mettendosi in ulteriore luce.

L’estate 1978 fu il momento delle celebri buste, con cui il presidente del Lanerossi Giussy Farina tentò di strapparlo alla Juventus comproprietaria del giocatore. Le cifre messe in gioco furono le più grandi dell’epoca: il presidente vicentino mise sul piatto della bilancia 2.612 milioni contro gli appena 700 offerti dai bianconeri.

[modifica] Il nuovo declino

L’operazione Rossi portò un notevole sforzo finanziario per la casse biancorosse e, i grandi progetti di Farina, finirono nel peggiore dei modi. Il Lanerossi incappò in un’annata balorda, quella che sembrava una tranquilla salvezza fu compromessa in modo incredibile arrivando ad una retrocessione che nessuno avrebbe pronosticato. A nulla valsero le 15 reti di Rossi, che a fine stagione lasciò l’amata Vicenza per andare a Perugia in prestito.

Amaro fu anche l'esordio in Coppa UEFA contro il Dukla Praga. Sconfitto nella gara di andata in Cecoslovacchia il Lanerossi si trovò al ritorno privo di Rossi infortunato. Non andò oltre l'1-1 nella partita di ritorno sbagliando con Callioni un rigore potenzialmente decisivo. Il Vicenza uscì così già al primo turno. Il Lanerossi si ritrovò in Serie B e, due anni dopo, addirittura in C1. Furono gli anni fra i più neri della storia del Vicenza, tuttavia sempre seguito da un numero considerevoli di tifosi. Magra consolazione fu la conquista della Coppa Italia di Serie C del 1981-82, ottenuta dopo un lungo torneo e la duplice sfida col Campobasso, che terminò ai supplementari.

In quel periodo Farina lasciò la società a Dario Maraschin, che diede l’avvio alla nuova riscossa grazie all’operato di Bruno Giorgi e ai gol del maladense Toto Rondon e della giovane stella Roberto Baggio. Nel 1984-85 il Vicenza tornò in Serie B grazie allo spareggio con il Piacenza e l’anno dopo arrivò terzo. I festeggiamenti biancorossi durarono però poco, in quanto la C.A.F. annullò la promozione nella massima divisione per un nuovo scandalo scommesse.

Il colpo fu forte, tanto che si ritornò in Serie C1. Il Lanerossi rischiò di retrocedere addirittura in Serie C2, ma si salvò due volte in modo molto fortunoso, la prima per un rigore alquanto dubbio all’ultimo minuto dell’ultima di campionato e la seconda allo spareggio col Prato.

[modifica] Da Ulivieri a Guidolin

Nell’estate 1990 la società cambiò nome dando l’addio al Lanerossi e alla sua R: la società rilevata l’anno prima da Pieraldo Dalle Carbonare, divenne Vicenza Calcio. L’inizio non fu dei migliori, ma presto Renzo Ulivieri, dopo un’ulteriore stagione di assestamento, portò il Vicenza in Serie B. Nel 1993-94 l’allenatore toscano, pur senza grandi attaccanti, riuscì a salvare il Vicenza con un gioco corale che sarà la caratteristica di tutto quel periodo della società berica. Anche il suo successore, Francesco Guidolin, adottò una strategia volta a mettere in risalto le doti del gruppo e l’azione di tutta la squadra più che quella dei singoli giocatori.

Con il nucleo forte della squadra proveniente dalla C, cioè il portiere Sterchele, il capitano Lopez, il terzino D'Ignazio, il mediano Domenico Di Carlo, il centrocampista Viviani e il piccolo ma veloce Gasparini, nel 1994-95 la squadra di Guidolin sorprese tutti con la promozione in Serie A grazie anche all’apporto deciso nel girone di ritorno di Roberto Murgita. Il centravanti genovese esplose letteralmente con l’anno nuovo e realizzò 17 reti in 19 partite, rendendo inarrestabile la marcia del Vicenza verso la massima serie.

[modifica] Gli anni d'oro di Guidolin

La formazione del Vicenza al suo ritorno in A nel 1995-1996.
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La formazione del Vicenza al suo ritorno in A nel 1995-1996.

Rafforzata dall’arrivo di alcuni giovani e di tre stranieri come Joachim Björklund e gli uruguaiani Marcelo Otero e Gustavo Mendez, la matricola Vicenza sorprese tutti per il suo gioco, capace di mettere in crisi anche grandi squadre. La salvezza fu conquistata facilmente con un nono posto a fine stagione.

Addirittura meglio l’anno successivo, quello della consacrazione: dopo aver conquistato per qualche giorno il primo posto nel novembre 1996, il Vicenza superò una dopo l’altra le sue avversarie in Coppa Italia. Nei quarti fu il Milan di Baggio a dover lasciare il passo a Lopez e compagni, in semifinale il Bologna e infine si arrivò alla finale col Napoli. All’andata al San Paolo i biancorossi cedettero per 1-0, ma al ritorno, il 29 maggio 1997 Maini pareggiò subito i conti. Si arrivò ai supplementari e fu Maurizio Rossi ad entrare nella storia del Vicenza segnando un gol a due minuti dalla fine che regalò al Vicenza il più importante trofeo della sua storia.

Nel 1997-98, dopo l’ottavo posto dell’anno prima, il Vicenza si salvò senza patemi, ma si lasciò un po’ andare in campionato, mentre in Coppa delle Coppe arrivò in semifinale col Chelsea FC dopo numerosi successi grazie ai gol del suo bomber Pasquale Luiso, alla fine capocannoniere della manifestazione. Dopo la vittoria all’andata con i blues, (1-0 marcatura di Lamberto Zauli) al ritorno a Londra i biancorossi incapparono in una serata negativa quando ormai la finale sembrava sicura; va tuttavia ricordato l'annullamento per un fuorigioco dubbio, sul finire del primo tempo, di un gol regolare di Pasquale Luiso.

[modifica] Periodo recente

L’anno successivo corrisponde ad una retrocessione con una seguente promozione con vittoria del campionato di Serie B grazie ad un ottimo attacco in cui si distinguono Gianni Comandini, poi ceduto al Milan, il solito Pasquale Luiso e il giovane Christian Bucchi. Dura solo un anno e poi il Vicenza torna a disputare anonimi campionati di Serie B, arrivando a perdere lo spareggio salvezza con la Triestina nella stagione 2004-05 (1-2 e 0-2), venendo tuttavia ripescato. Nel dicembre 2004 avviene un'importa svolta, con il ritorno della società in mano di imprenditori locali, e la nomina a presidente di Sergio Cassingena, a seguito dell'acquisto del pacchetto azionario dalla società inglese ENIC, mai particolarmente amata dalla tifoseria.

Inoltre, durante la sosta natalizia del 2005, un dramma scuote la compagine vicentina. Un incidente stradale coinvolge l'attaccante Julio Gonzales, che per le conseguenze subisce l'amputazione di un braccio e deve abbandonare forzatamente il calcio giocato. La squadra ha ottenuto la salvezza e la permanenza nel campionato di Serie B per la stagione successiva.

La stagione 2006-2007 porta come prima novità un ritorno all'antico: sulla maglia torna la "R" simbolo della Lanerossi. Alla quinta giornata viene esonerato l'allenatore Giancarlo Camolese, per aver collezionato nelle prime cinque giornate quattro sconfitte e un pareggio, e al suo posto viene nominato un allenatore emergente Angelo Gregucci.

[modifica] Rosa 2006/2007

Portieri
1 Giorgio Sterchele
12 Adriano Zancopè
22 Nicola Spironelli
99 Matteo Guardalben
Difensori
2 Andrea Tecchio
3 Francesco Scardina
6 Riccardo Fissore
13 Evangelos Nastos
14 Daniele Martinelli
23 Trevor Trevisan
27 Dalibor Višković
28 Emanuele Pesoli
Centrocampisti
4 Luca Rigoni
5 Federico Crovari
7 Cristian Raimondi
8 Nicola Zanini
10 Gabriele Paonessa
11 Tommaso Vailatti
16 Luis Helguera
21 Simone Padoin
77 Leandro Vitiello
Attaccanti
9 Stefan Schwoch
18 Stefano Pietribiasi
20 Alessandro Turchetta
24 Julio González
40 Simone Cavalli
74 Alessandro Sgrigna
Allenatore
Angelo Gregucci


[modifica] Cronistoria

  • 1902 - Il 9 marzo viene fondata l'Associazione Calcio Vicenza
  • 1903 - 1° nel Campionato provinciale
  • 1904 - 1° nel Campionato veneto
  • 1905 - 1° nel Campionato veneto
  • 1906 - 1° nel Campionato veneto
  • 1907 - 1° nel Campionato veneto
  • 1908 - 1° nel Campionato veneto
  • 1909 - 2° nel Campionato veneto
  • 1910 - 1° nel Campionato veneto
  • 1910-11 - Vince il girone Veneto-Emiliano, ma perde la finale scudetto contro la Pro Vercelli (0-3 a Vercelli; 1-2 a Vicenza)
  • 1911-12 - 2° nel Girone Veneto-Emiliano
  • 1912-13 - 1° nel Girone Veneto-Emiliano; 5° nel Girone finale dell'Italia settentrionale
  • 1913-14 - 1° nel Girone Veneto-Emiliano; 5° nel Girone finale dell'Italia settentrionale
  • 1914-15 - 1° nel Girone F dell'Italia settentrionale; 3° nel Girone D delle semifinali dell'Italia settentrionale
  • 1915-19 - Campionato sospeso per la Prima guerra mondiale
  • 1919-20 - 4° nel Girone veneto
  • 1920-21 - 3° nel Girone veneto B
  • 1921-22 - 12° nel Girone A del Nord Italia (C.C.I.); retrocesso in Seconda divisione
  • 1922-23 - 6° nel Girone E di Seconda divisione; retrocesso in Terza divisione
  • 1923-24 - 1° nel Girone C di Terza divisione; promosso in Seconda divisione
  • 1924-25 - 1° nel Girone D di Seconda divisione; non promosso per penalità
  • 1925-26 - 6° nel Girone D di Seconda divisione
  • 1926-27 - 3° nel Girone C di Seconda divisione
  • 1927-28 - 10° nel Girone E di Seconda divisione
  • 1928-29 - 3° nel Girone E di Seconda divisione
  • 1929-30 - 1° nel Girone D di Seconda divisione; promosso in Prima divisione
  • 1930-31 - 3° nel Girone A di Prima divisione; vince la Coppa Berica
  • 1931-32 - 7° nel Girone A di Prima divisione
  • 1932-33 - 1° nel Girone C di Prima divisione; promosso in Serie B
  • 1933-34 - 11° nel Girone B di Serie B
  • 1934-35 - 11° nel Girone A di Serie B; retrocesso in Serie C
  • 1935-36 - 2° nel Girone A di Serie C
  • 1936-37 - 9° nel Girone A di Serie C
  • 1937-38 - 2° nel Girone A di Serie C
  • 1938-39 - 3° nel Girone A di Serie C
  • 1939-40 - 1° nel Girone A di Serie C; 1° nel Girone finale di Serie C; promosso in Serie B
  • 1940-41 - 6° in Serie B
  • 1941-42 - 2° in Serie B; promosso in Serie A
  • 1942-43 - 12° in Serie A
  • 1943-44 - 1° nel Girone B del Campionato veneto: rinunci alle finali
  • 1944-45 - Campionato sospeso per la Seconda guerra mondiale
  • 1945-46 - 11° nel Campionato dell'Italia settentrionale
  • 1946-47 - 5° in Serie A
  • 1947-48 - 20° in Serie A; retrocesso in Serie B
  • 1948-49 - 3° in Serie B
  • 1949-50 - 13° in Serie B
  • 1950-51 - 9° in Serie B
  • 1951-52 - 10° in Serie B
  • 1952-53 - 12° in Serie B
  • 1953-54 - 6° in Serie B. Cambia la denominazione in Associazione Calcio Lanerossi Vicenza
  • 1954-55 - Vince la Serie B; promosso in Serie A
  • 1955-56 - 9° in Serie A
  • 1956-57 - 11° in Serie A
  • 1957-58 - 7° in Serie A
  • 1958-59 - 7° in Serie A
  • 1959-60 - 10° in Serie A
  • 1960-61 - 9° in Serie A
  • 1961-62 - 14° in Serie A
  • 1962-63 - 7° in Serie A
  • 1963-64 - 6° in Serie A
  • 1964-65 - 11° in Serie A
  • 1965-66 - 6° in Serie A
  • 1966-67 - 13° in Serie A
  • 1967-68 - 12° in Serie A
  • 1968-69 - 12° in Serie A
  • 1969-70 - 8° in Serie A
  • 1970-71 - 8° in Serie A
  • 1971-72 - 12° in Serie A
  • 1972-73 - 11° in Serie A
  • 1973-74 - 12° in Serie A
  • 1974-75 - 14° in Serie A; retrocesso in Serie B
  • 1975-76 - 16° in Serie B
  • 1976-77 - Vince la Serie B; promosso in Serie A
  • 1977-78 - 2° in Serie A
  • 1978-79 - 14° in Serie A; retrocesso in Serie B. Eliminato al 1° turno in Coppa UEFA
  • 1979-80 - 5° in Serie B
  • 1980-81 - 14° in Serie B; retrocesso in Serie C1
  • 1981-82 - 3° nel Girone A di Serie C1; vince la Coppa Italia di Serie C
  • 1982-83 - 4° nel Girone A di Serie C1
  • 1983-84 - 3° nel Girone A di Serie C1
  • 1984-85 - 2° nel Girone A di Serie C1; promosso in Serie B dopo lo spareggio contro il Piacenza (3-1 il risultato finale)
  • 1985-86 - 3° in Serie B. Non promosso in Serie A per decisione della CAF
  • 1986-87 - 18° in Serie B; retrocesso in Serie C1
  • 1987-88 - 4° nel Girone A di Serie C1
  • 1988-89 - 13° nel Girone A di Serie C1
  • 1989-90 - 14° nel Girone A di Serie C1; salvo dopo lo spareggio salvezza contro il Prato (2-0 il risultato finale)
  • 1990-91 - 10° nel Girone A di Serie C1; cambia la denominazione in Vicenza Calcio
  • 1991-92 - 4° nel Girone A di Serie C1
  • 1992-93 - 2° nel Girone A di Serie C1; promosso in Serie B
  • 1993-94 - 11° in Serie B
  • 1994-95 - 3° in Serie B; promosso in Serie A
  • 1995-96 - 9° in Serie A
  • 1996-97 - 8° in Serie A; vince la Coppa Italia
  • 1997-98 - 14° in Serie A; raggiunge le semifinali di Coppa delle Coppe
  • 1998-99 - 17° in Serie A; retrocesso in Serie B
  • 1999-00 - Vince la Serie B; promosso in Serie A
  • 2000-01 - 16° in Serie A; retrocesso in Serie B
  • 2001-02 - 9° in Serie B
  • 2002-03 - 8° in Serie B
  • 2003-04 - 13° in Serie B
  • 2004-05 - 18° in Serie B; perde i play-out retrocessione con la Triestina, ma mantiene la categoria per irregolarità di altre squadre
  • 2005-06 - 16° in Serie B
  • 2006-07

[modifica] Il Vicenza in Europa

[modifica] Coppa UEFA 1979

Per approfondire, vedi la voce Coppa Uefa 1979.

Primo turno: Lanerossi Vicenza - Dukla Praga

Il Vicenza, alla prima esperienza europea, non è testa di serie e pesta un sorteggio non certo facile: il Dukla Praga. Dopo sei minuti il Vicenza è già sotto di un gol, ma la serata di grazia di Ernesto Galli evita un passivo maggiore. Paolo Rossi è messo ko da Macela: pur terminando l'incontro dovrà saltare il match di ritorno per una distorsione al ginocchio. All'arrivo in aereporto di Praga Luciano Marangon, con l'intento di scherzare un po', apre una porta con scritto "Vietato entrare" ed è fermato dalla polizia e portato in commissariato. Solo l'intervento del presidentissimo Farina evita conseguenze più gravi.

Nella gara di ritorno al Menti, giocata sotto una pioggia insistente, è il giovane Massimo Briaschi a riportare il doppio confronto in parità. Dopo una traversa di Guidetti nel primo tempo, il Vicenza subisce il gol dai cecoslovacchi da una punizione dalla distanza deviata da Rosselli. Guidetti guadagna un rigore, ma lascia l'incarico a Callioni che sbaglia: finisce così la prima avventura europa del Vicenza.

1
0
Nehoda
 
Dukla Praga
Vicenza
Stromsik; Barmos, Flata, Macela, Samek; Vizek, Pelc, Stambachr, Prott; Nehoda, Gajdusek
Galli; Callioni, Marangon, Prestanti, Stefanello; Cerilli, Guidetti, Faloppa, Roselli, Salvi; Rossi P.
1
1
Briaschi M.
Gajdusek
Vicenza
Dukla Praga
Galli; Callioni, Marangon (Mocellin), Presanti, Miani; Cerilli, Guidetti, Faloppa, Roselli, Salvi; Briaschi M. (Zanone)
Stromsik; Barmos, Flata, Macela, Samek; Vizek (Bilsky), Pelc, Stambachr, Prott; Nehoda, Gajdusek

[modifica] Coppa delle Coppe 1998

Per approfondire, vedi la voce Coppa delle Coppe 1997-1998.

Primo turno: Vicenza - Legia Varsavia

La seconda avventura europea del Vicenza inizia a Varsavia, in Polonia, contro il Legia. L'emozione del debutto dura solo 10 minuti quando Luiso incorna il primo gol su assist di Di Napoli; i polacchi reagiscono e cercano il pari dapprima con Sokolowski poi con Kacprzak, ma vengono beffati da Ambrosetti, che di destro infila a fil di montante il portiere polacco in uscita. Nella ripresa i biancorossi amministrano il doppio vantaggio, anche se in contropiedie Ambrosetti, Beghetto e Luiso hanno ancora la possibilità di chiudere l'incontro.

Nel primo tempo, forte del risultato dell'andata, gli uomini di Guidolin tengono in pugno la gara, sfiorando il gol a più riprese. Ad inizio ripresa, il Legia passa in vantaggio con Kacprzak, e tenta di ribaltare la qualificazione con le ripetute incursioni di Karwan e Sokolowski. Il Vicenza però replica colpo su colpo con Zauli e Beghetto, ed infine è proprio Beghetto a rimediare il risultato, all'87'.

2
0
Luiso, Ambrosetti
 
Vicenza
Legia Varsavia
Brivio; Mendez, Belotti, Dicara, Coco; Schenardi (Firmani), Di Carlo, Viviani, Ambrosetti (Beghetto); Luiso, Di Napoli
Zsamotulski; Skrrypek (Kupiec), Zielinski, Bednarz; Czykier, Czereszewski, Magiera (Wlodarczyk), Solnica (Sazonowic), Kacprzak; Zeigbo, Sokolowski
1
1
Kacprzak
Zauli
Legia Varsavia
Vicenza
Zsamotulski; Kupiec (Solnica), Zielinski, Bednarz; Czereszewski, Magiera, Czykier, Sokolowski, Kacprzak; Karwan, Staniek
Brivio; Belotti, Canals, Dicara, Beghetto; Mendez (Firmani), Di Carlo, Viviani, Ambrosetti (Ambrosini); Luiso, Di Napoli (Zauli)


Secondo turno: Vicenza - Shakhtar Donetsk

Il secondo turno vede impegnata la squadra berica con lo Shakhtar di Donetsk, seconda forza del campionato ucraino. Sotto il diluvio, dopo nemmeno un minuto (39 secondi per l'esattezza), Luiso sfruttando un rimpallo favorevole porta in vantaggio i biancorossi. Gli ucraini subiscono il colpo, e la squadra di Guidolin potrebbe raddoppiare, dapprima con Viviani che però trova il piede del portiere, poi con Schenardi con un gran tiro da 40 metri, e infine con Luiso che da due passi spara alto. Il 2-0 arriva solo nella ripresa con Beghetto che in contropiede non fallisce il rasoterra. Al 62' gli uomini allenati da Yaremvhenko accorciano con Zubov che, dentro l'area, segna da destra con un potente diagonale. Lo Shakhtar sfrutta il momento favorevole e va vicino al pareggio in un paio di occasioni, ma si scopre, e al 93' ancora Luiso, sfruttando un liscio della difesa chiude il risultato sul 1-3.

Il ritorno, nuovamente sotto la pioggia, è inizialmente equilibrato con tentativi di Orbu e Viviani, poi in un minuto, al 16', gli ucraini hanno tre buone occasioni, ma Brivio respinge. Scampato il pericolo, al 24', il Vicenza passa con Luiso, di testa, ben servito da Ambrosetti. Il primo tempo si chiude con un palo di Kriventsov. Nella ripresa i biancorossi attaccano senza convinzione, e vengono beffati al 59' da Atelkin: la partita sembra riaprirsi, ma al 70' Viviani approfitta di una corta repinta del portiere per infilare a porta vuota.

1
3
Zubov
Luiso (2), Beghetto
Shakhtar D.
Vicenza
Shutkov; Zhabchenko, Koval, Leonov, Babiy (Yaksmanitski); Zubov, Kovalyov, Kriventsov, Seleznov (Shelgev), Orbu; Potskhveria
Brivio; Belotti, Canals, Dicara, Coco; Schenardi (Firmani), Di Carlo, Viviani, Beghetto, Ambrosini; Luiso
2
1
Luiso, Viviani
Atelkin
Vicenza
Shakhtar D.
Brivio; Belotti, Canals, Dicara, Coco; Schenardi (Firmani), Di Carlo, Viviani, Ambrosini, Ambrosetti (Mendez); Luiso (Di Napoli)
Shutkov; Leonov; Starostiak, Koval (Yaksmanitski), Zhabchenko (Potskhbrtia); Zubov, Kovalyov, Kriventsov (Spivak), Seleznov Orbu; Atelkin


Quarti di finale: Vicenza - Roda J.C.

Nei quarti il Vicenza incontra il Roda, formazione di seconda fascia della Eredivisie di Kerkrade. Nel primo tempo l'uomo partita è Schenardi che scodella due cross in area su cui si avventano dapprima Luiso al 17', e poi Belotti dieci minuti dopo; il primo tempo si conclude con il tris di Luiso al 40', su assist di Zauli. La ripresa diventa così una formalità, con il primo gol, all'esordio in Coppa di Otero che raccoglie al 76' una respinta del portiere olandese su tiro del solito Zauli, e per il gol della bandiera di Peeters.

Il ritorno al Menti si trasforma in un altra goleada. Inizia subito Luiso al 4' quando su lancio di Ambrosetti anticipa un difensore e il portiere con un preciso rasoterra. Il secondo gol viene firmato dal giovane Firmani al 24' con un imparabile destro al volo dal limite dell'area. Al 38' è la volta di Méndez, che con una plastica rovesciata insacca un pallone rimasto in area dopo l'ennesimo pasticcio degli ospiti su incursione di Zauli. Prima dell'intervallo la squadra olandese subisce il poker a opera di Ambrosetti con un preciso diagonale su lancio di Méndez. La ripresa, superflua visto i risultati, è subito chiusa con la cinquina di Zauli che appoggia in rete una ribattuta del portiere su tiro di Ambrosini.

1
4
Peeters
Luiso (2), Belotti, Otero
Roda JC
Vicenza
Delwaerte; Senden, Vrede, Valgaeren (Hart); Van Haaren (Mores), Kukielka, Van der Luer, Zafarin; Tchoutang, Van Houdt, Lawal (Peeters)
Brivio; Mendez, Belotti, Viviani, Stovini; Schenardi (Firmani), Di Carlo (Baronio), Ambrosini; Zauli; Luiso, Otero
5
0
Luiso, Firmani, Mendez, Ambrosetti, Zauli
 
Vicenza
Roda JC
Brivio; Stovini, Viviani, Dicara (Canals), Coco; Mendez (Baronio), Firmani, Ambrosini, Ambrosetti (Beghetto); Luiso Zauli
Kassmanne; Hart (Zafarin), Vrede, Senden, Van Haaren; Van der Luer, Valgaeren, Kukielka (Obdam), Lawal; Van Houdt, Peeters (Plet)


Semifinali: Vicenza - Chelsea

Il 2 aprile 1998 il Vicenza affronta il Chelsea allenato dal giocatore-allenatore, ex juventus, Gianluca Vialli. La squadra inglese viene subito messa alle corde della compagine berica, e al 16' passa in vantaggio con un gran colpo di Zauli che beffa due difensori e supera il portiere con un diagonale di sinistro; la squadra londinese gioca il resto del primo tempo in modo prevedivile, ma al rientro dagli spogliatoi appare più determinata, mettendo in affanno i biancorossi sfiorando il pareggio con Vialli e Zola. Tuttavia dopo una serie di cambi in difesa, il Chelsea progressivamente si spegne.

Il ritorno allo Stamford Bridge appare subito in discesa grazie al gol di Luiso al 32'. Tuttavia gli inglesi pareggiano subito con l'uruguaiano Poyet che riprende una respinta corta di Brivio su tiro di Zola: il primo tempo si chiude sull'1-1. Ad inizio ripresa però, Vialli, sfruttando le debolezze sulla fascia sinistra berica, scodella al centro un cross che Zola ribadisce in rete di testa. Mister Guidolin ricorre ai ripari, ma ormai il Chelsea è scatenato e su un lungo rilancio del portiere olandese De Goey, Mark Hughes, grazie anche a una fatale distrazione di Dicara segna il terzo decisivo gol che elimina la squadra vicentina, e che splanca agli inglesi la finale (poi vinta contro lo Stoccarda).

1
0
Zauli
 
Vicenza
Chelsea
Brivio; Mendez, Belotti, Dicara, Viviani; Schenardi (Stovini), Di Carlo Ambrosini Ambrosetti (Beghetto); Luiso, Zauli (Firmani)
De Goey; Clarke, Leboeuf, Duberry, Le Saux; Petrescu (Flo), Wise, Di Matteo, Newton, Zola (Morris); Vialli
3
1
Poyet, Zola, Hughes M.
Luiso
Chelsea
Vicenza
De Goey; Clarke, Duberry, Leboeuf, Le Saux; Morris (Hughes M.), Wise, Newton (Charvet), Poyet; Vialli, Zola (Myers)
Brivio; Mendez, Belotti, Dicara, Viviani (Stovini); Schenardi (Otero), Di Carlo (Di Napoli), Ambrosini, Ambrosetti; Luiso, Zauli

[modifica] Statistiche

Competizione Giocate Vinte Pareggiate Perse Gol fatti Gol subiti
Coppa UEFA 2 0 1 1 1 2
Coppa delle Coppe 8 6 1 1 19 7

[modifica] Palmarés

Campionati disputati

Di squadra

Individuali


[modifica] Le finali

Data Competizione Stadio Ospitante Ospite Risultato Marcatori
13 giugno 1982 Coppa Italia di Serie C
Finale di andata
Stadio "G. Romagnoli",
Campobasso
Campobasso Lanerossi Vicenza 0-0
16 giugno 1982 Coppa Italia di Serie C
Finale di ritorno
Stadio "Romeo Menti",
Vicenza
Lanerossi Vicenza Campobasso 3-1 dts Corallo (V), Guerra (V), Renica (V); Maragliulo (C)
8 maggio 1997 Coppa Italia
Finale di andata
Stadio "San Paolo",
Napoli
Napoli Vicenza 1-0 Pecchia
29 maggio 1997 Coppa Italia
Finale di ritorno
Stadio "Romeo Menti",
Vicenza
Vicenza Napoli 3-0 dts Maini, Rossi M., Iannuzzi
23 agosto 1997 Supercoppa Italiana
Finale
Stadio delle Alpi,
Torino
Juventus Vicenza 3-0 Inzaghi (2), Conte

[modifica] I record

All Time
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In Serie A
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[modifica] Personalità del Vicenza Calcio

[modifica] Presidenti e allenatori

Lista Presidenti Vicenza Calcio

Lista Allenatori Vicenza Calcio


[modifica] Campioni in maglia biancorossa

[modifica] Biancorossi in nazionale A

Di seguito i giocatori nella rosa del Vicenza che hanno giocato con la Nazionale; il debutto e il numero di presenze quando indossavano la maglia biancorossa.

Giocatore Data Partita Risultato Presenze Gol
Mario David 23 marzo 1958 Austria - Italia 3 - 2 1 0
Giorgio Puia 11 novembre 1962 Austria - Italia 1 - 2 2 0
Paolo Rossi 21 dicembre 1977 Belgio - Italia 0 - 1 14 7
Giampiero Maini 4 agosto 1997 Italia - Inghilterra 0 - 2 1 0

[modifica] Biancorossi nell'Under-21

Di seguito i giocatori nella rosa del Vicenza che hanno giocato con la Nazionale under 21; il debutto e il numero di presenze quando indossavano la maglia biancorossa.

Giocatore Data Partita Risultato Presenze Gol
Oscar Damiani 19 novembre 1969 Olanda - Italia 2 - 0 3 0
Paolo Rossi 16 novembre 1976 Italia - Francia 4 - 0 10 5
Massimo Briaschi 20 settembre 1978 Spagna - Italia 0 - 1 3 0
Alessandro Pistone 5 ottobre 1995 Croazia - Italia 2 - 2 1 0
Luigi Sartor 3 ottobre 1996 Francia - Italia 0 - 1 6 0
Massimo Ambrosini 10 settembre 1997 Georgia - Italia 2 - 0 4 0
Francesco Coco 10 settembre 1997 Georgia - Italia 2 - 0 1 0
Roberto Baronio 25 marzo 1998 Malta - Italia 0 - 1 1 1
Fabio Firmani 25 marzo 1998 Malta - Italia 0 - 1 7 1
Gianni Comandini 8 settembre 1999 Italia - Danimarca 3 - 1 8 2
Gennaro Scarlato 31 marzo 1999 Italia - Bielorussia 4 - 1 3 1
Christian Maggio 20 agosto 2002 Italia - Germania 0 - 2 2 0
Davide Biondini 11 maggio 2004 Italia - Polonia 3 - 1 2 0
Simone Padoin 15 agosto 2006 Italia - Croazia 0 - 0 5 0
Gabriele Paonessa 12 dicembre 2006 Italia - Lussemburgo 2 - 0 1 1

[modifica] Biancorossi nella nazionale olimpica

Di seguito i giocatori nella rosa del Vicenza che hanno giocato con la Nazionale olimpica; l'Olimpiade e il numero di presenze quando indossavano la maglia biancorossa.

Giocatore Olimpiade Presenze Gol
Massimo Briaschi XXII Olimpiade 1 0
Luigi Sartor XXVI Olimpiade 1 0

[modifica] Stranieri del Vicenza

[modifica] Bandiere biancorosse

in grassetto i giocatori in attività e nella rosa del Vicenza (i dati vengono aggiornati durante la stagione 2006-2007)

Presenze (oltre 200 presenze)
Giulio Savoini 317
Luigi Menti 314
Alfonso Santagiuliana 311
Giorgio Sterchele 285
Domenico Di Carlo 268
Gianfranco Volpato 255
Alberto Marchetti 249
Sergio Carantini 248
Renato Faloppa 247
Bruno Quaresima 246
Fabio Viviani 243
Sergio Campana 240
Mariano Rossi 234
Giorgio De Marchi 219
Giobatta Zoppelletto 208
Silvio Griggio 202
Roberto Filippi 200
Goleador (oltre 40 gol)
Piero Spinato 121
Bruno Quaresima 107
Alberto Marchetti 102
Luís Vinício 69
Stefan Schwoch 63
Paolo Rossi 60
Toto Rondon 59
Mariano Rossi 59
Sergio Campana 46
Piero Suppi 46
Massimo Margiotta 46
Bruno Camolese 44
Adolfo Tonini 43
Presenze in Europa
Pierluigi Brivio 8
Pasquale Luiso 8
Fabio Viviani 8
Gabriele Ambrosetti 7
Massimo Ambrosini 7
Davide Belotti 7
Giacomo Dicara 7
Domenico Di Carlo 7
Gustavo Mendez 7
Goleador in Europa
Pasquale Luiso 8
Lamberto Zauli 3
Gabriele Ambrosetti 2


Sono considerate nella classifica tutte le partite di campionato disputate dal Vicenza dal 1911 al 2005, comprese quelle del campionato di guerra 1944. Non sono conteggiate le partite contro squadre poi squalificate o comunque eliminate dalla classifica finale del campionato (da ciò deriva la discrepanza con altre fonti): si è seguito questo criterio sull’esempio del caso dell’Arezzo nel campionato 1992-93, tenendolo valido anche per il passato.

[modifica] Bibliografia

  • Alberto Belloni, Guido Meneghetti, Luca Pozza, I cento anni della Nobile Provinciale - Edizioni Archimedia, Vicenza 2002
  • Antonio Berto, La nobile provinciale - Vicenza, 1978
  • Pino Dato, Storia del Vicenza - Dedalus

[modifica] Voci correlate

[modifica] Collegamenti esterni

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