Umberto La Rocca
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Umberto La Rocca (Sora 12 giugno 1924-Fiesole 12 agosto 1944) è stato un carabiniere della stazione di Fiesole che si offri al plotone di esecuzione tedesco per salvare la vita di dieci ostaggi civili.
Dopo aver collaborato, con gli altri militari della sua stazione, alla lotta partigiana, l'11 agosto 1944 era passato definitivamente in clandestinità per unirsi alle forze partigiane. Saputo che per questo suo gesto i tedeschi minacciavano di fucilare 10 ostaggi civili se non si fosse consegnato, poco più che ventenne per salvare quegli innocenti e conscio delle conseguenze del suo gesto si presentò ai tedeschi per che lo fucilarono insieme ad altri due commilitoni (Martiri di Fiesole).
Alla memoria del militare è stata assegnata una Medaglia d'Oro al Valor Militare con la seguente motivazione:
- "Durante la dominazione nazifascita, teneva salda la tradizione di fedeltà alla Patria prodigandosi nel servizio ad esclusivo vantaggio della popolazione e partecipando con grave rischio personale all'attività del fronte clandestino. Pochi giorni prima della liberazione, mentre già al sicuro dalle ricerche dei tedeschi si accingevano ad attraversare la linea di combattimento per unirsi ai patrioti, veniva informato che il Comando germanico aveva deciso di fucilare dieci ostaggi, nel caso egli non si fosse presentato al Comando stesso entro poche ore. Pienamente consapevole della sorte che lo attendeva, serenamente e senza titubanza la subiva perché perché dieci innocenti avessero salva la vita. Poco dopo affrontava con stoicismo il plotone di esecuzione tedesco ed al grido "Viva l'Italia" pagava con la vita il sublime atto di altruismo. Nobile esempio di insuperabili virtù militari e civili".
Nel novembre del 1986 Papa Giovanni Paolo II pregò si piedi del monumento che ricorda l'episodio e disse: Dobbiamo grande riconoscenza a coloro che, come questi giovani, sanno offrire la propria vita per la libertà, per la pace e per la giustizia.