Ultimo tango a Parigi
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Ultimo tango a Parigi | |
Paese: | Italia/Francia |
Anno: | 1972 |
Durata: | 136 minuti (250 minuti nella versione non censurata) |
Colore: | colore |
Audio: | sonoro |
Genere: | Drammatico |
Regia: | Bernardo Bertolucci |
Soggetto: | Bernardo Bertolucci |
Sceneggiatura: | Bernardo Bertolucci e Franco Arcalli |
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Fotografia: | Vittorio Storaro |
Montaggio: | Franco Arcalli e Roberto Perpignani |
Musiche: | Gato Barbieri |
Scenografia: | Ferdinando Scarfiotti |
1973: Nastro d'Argento per la regia a Bernardo Bertolucci
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Ultimo tango a Parigi è un film del 1972 del regista italiano Bernardo Bertolucci.
Indice |
[modifica] Trama
Il film affronta la deriva esistenziale di un uomo di mezza età, Paul, che, dopo la morte della moglie, sembra avere smarrito ogni ragione per vivere.
L'incontro con Jeanne a Parigi, in un appartamento che ciascuno dei due inizialmente aveva pensato di affittare, innesca il tema del film: una storia d'amore struggente consumata nell'appartamento vuoto da due individui che ignorano del partner persino il nome.
Questa idealità e tutto il suo simbolismo va in pezzi sotto i colpi della vita reale, quando fuori dall'appartamento, i due cercano di conoscersi nel mondo e nel quotidiano.
Il finale è tragico: Marlon Brando viene colpito a morte da un colpo di pistola della sua amante, morendo in posizione fetale.
[modifica] Censura
Il film viene proiettato integralmente, in anteprima mondiale, il 14 ottobre 1972 a New York: la proiezione fa subito capire che la pellicola scatenerà molte discussioni.
In Italia viene proiettato il 15 dicembre 1972, un giorno dopo l'anteprima europea.
Una settimana dopo il film viene sequestrato per "esasperato pansessualismo fine a sé stesso". In seguito a questa e ad altre denunce, comincia un iter giudiziario che porterà nel gennaio del 1976 al rogo di tutte le pellicole. Vengono salvate alcune copie che sono conservate presso la Cineteca Nazionale.
Per il regista c'è la condanna per offesa al comune senso del pudore, colpa per la quale viene privato dei diritti civili, fra cui il diritto di voto.
[modifica] L'interpretazione di Marlon Brando
L'interpretazione di Brando è risultata splendida ma è una delle ultime grandi apparizioni di questo grande attore che negli anni diverrà sempre di più un fantasma, quasi un miraggio teatrale (tranne che per lo splendido Vito Corleone ne "Il Padrino"), inagurando la stagione del suo invecchiamento e della sua decadenza.
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