Speed Metal Symphony
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"Speed Metal Symphony", uscito nel 1987, è il primo album del gruppo Cacophony, formato da Marty Friedman e Jason Becker nel 1986.
Speed Metal Symphony | ||
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Artista | Cacophony | |
Tipo album | Studio | |
Pubblicazione | 1987 | |
Durata | / | |
Dischi | 1 | |
Tracce | 8 | |
Genere | Neoclassical metal | |
Etichetta | Shrapnel Records | |
Produttore | Mike Varney | |
Registrazione | / | |
Premi | ||
Dischi di platino | / |
Cacophony - cronologia | ||
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Album precedente / |
Album successivo Go Off! (1988) |
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[modifica] Il Disco
Basato su melodie e fraseggi costruiti sulla chitarra, fonde in sè elementi di derivazione Heavy Metal/Thrash Metal e spunti neoclassici, hawaiiani e giapponesi senza eccedere in nessun lato, creando uno dei dischi più creativi che la storia ricordi.
La prima canzone, "Savage", introduce subito l'ascoltatore nel particolare tipo di musica che viene affrontato: virtuosismi chitarristici che si alternano in armonizzazioni, cacofonie e incroci di melodie, cambi di tempo e riff tipicamente thrash ad accompagnare la voce; Peter Marrino, cantante della band, seppure criticato da molti, ha il tipo di voce adatto a questo disco: aggressivo e carismatico, anche se ben lontano dal possedere una pulizia ed un'estensione vocale che caratterizzano invece i cantanti Metal.
La seconda traccia è "Where my fortune lies", probabilmente la più "speed" dell'intero disco, che non manca comunque di alternarsi con il ritornello, più pacato, e di un superbo assolo con cui i due guitar heroes americani mostrano ciò di cui sono capaci.
"The ninja", terza canzone dell'album, viene introdotta da un magistrale duetto acustico tra i due chitarristi, che sfocia poi in uno delle più belle melodie del disco, per poi lasciare spazio alla voce, accompagnata stavolta da una batteria che si mantiene abbastanza lenta per quasi tutta la durata della canzone, accellerando solamente nella parte dedicata all'assolo, molto più "orientaleggiante" rispetto alle precedenti canzoni.
La prima strumentale dell'album arriva con "Concerto", maestosa ed incredibile canzone dove i chitarristi, oltre a sfoderare la loro pazzesca tecnica, mostrano il loro buon gusto e l'incredibile senso dell'armonia. Rispetto alle altre canzoni dell'album questa si differenzia per le maggiori influenze neoclassiche, che sono comunque ben distanti (per quanto possibile) dallo stile che ha invece Yngwie Malmsteen.
Ritorna il cantato con "Burn the ground", quinto pezzo del disco, che non colpisce in modo particolare per lo strano riff che possiede, quanto più per l'assolo, anche se l'intera canzone pare un po meno ispirata, rispetto alle altre.
Con "Desert Island" si torna con un pesante riff thrash e un altro duetto acustico dei chitarristi, nella parte centrale della canzone, per poi culminare nell'assolo "elettrico", dove, come nelle precedenti canzoni, i due chitarristi si alternano, stavolta, però, unendosi solo in un paio di occasioni.
La vera perla del disco arriva con l'ultima canzone, strumentale: "Speed metal symphony". Ciliegina sulla torta dell'album, è probabilmente la canzone in cui viene racchiuso tutto il talento e tutte le varie influenze dei chitarristi; si alternano fraseggi neoclassici minori e maggiori e fraseggi giapponesi con cambi di tempo terrificanti, fino ad arrivare al finale, che, pur mantenendosi nella piena cacofonia per un minuto abbondante, sfocia poi in un'ultima armonizzazione che spicca tra le cacofonie, per poi spegnersi, con l'abbassarsi del volume.
[modifica] Tracce
- Savage (Friedman) 5:50
- Where my fortune lies (Becker/Friedman) 4:33
- The ninja (Friedman) 7:25
- Concerto (Becker/Friedman) 4:37
- Burn the ground (Friedman) 6:51
- Desert island (Friedman) 6:25
- Speed metal symphony (Becker/Friedman) 9:37
[modifica] Formazione
- Marty Friedman: chitarra ritmica e solista, basso elettrico
- Jason Becker: chitarra ritmica e solista
- Peter Marrino: cantante
- Atma Anur: batteria