Sordello da Goito
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Sordello da Goito fu un trovatore dell'Italia settentrionale (territorio di Mantova), che si ispirò nella sua attività poetica al modello provenzale, ed adottò la lingua d'oc per i suoi versi.
La data di nascita è incerta ma deve verosimilmente porsi all'inizio del secolo XIII. Dopo vari anni vissuti presso corti dell'Italia settentrionale, si rifugiò in Provenza dove trascorse la maggior parte della vita. Grazie a Carlo I d'Angiò poté ritornare in Italia come signore di alcuni feudi abruzzesi. Qui morì nel 1269.
Ci restano di lui 42 liriche di argomenti vari, con presenza significativa sia del tema amoroso, sia del tema politico, e un poemetto didascalico, Ensenhamen d'onor (Precetti d'onore). Il testo più famoso è il Compianto in morte di ser Blacatz, elogio funebre di un signore provenzale che proteggeva i trovatori.
La fama di Sordello è dovuta principalmente al ritratto che poeticamente ne delineò Dante Alighieri nei canti VI, VII e VIII del Purgatorio.
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