Utente:Silkwood
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[modifica] Silkwood (elogio del dilettante)
Dell'arte organizzata professionalmente e commercialmente io non ho alcuna pratica, però in certe riunioni alla buona, in alcune organizzazioni volontarie mi accade più sovente che altrove di ritrovare il fascino che avevano per me la musica e il teatro nella mia infanzia, e che è quasi impossibile veder sopravvivere quando l'arte si coltiva per professione. L'arte del dilettante è tenuta in poco o nessun conto perchè il più delle volte il dilettante vuol scimmiottare il professionista.
Chi fa musica solo per l'ambizione, la mania di riprodurre senza preparazione tecnica le cose che vede fare dagli artisti di mestiere, è predestinato quasi sempre al fallimento. Qualche rara volta riuscirà: ma allora entra nel branco dei mestieranti.
Ma la campagna, da noi, è piena di caratteri tenaci, che però non hanno certe ambizioni sciocche, e che sono disposti a fare per un artista vero, che li guidi, quel che fanno i dilettanti per gli organizzatori delle società corali o delle bande provinciali.
In poche generazioni ci siamo sollevati dalla barbarie dei trogloditi alla rispettabilità e alle pratiche religiose grazie alla Grande Musica. Altrettanto facilmente potrà la Piccola Musica sollevarci, dalla rispettabilità e dalla religione, a una felice coscienza di interesse nel bello e nell'arte, senza la quale non c'è religione e non c'è rispettabilità che basti a trattenere i nostri ragazzi dall'abbandonarsi a divertimenti e piaceri grossolani, nella loro naturale tendenza a cercare la gioia.
L'opera musicale, se sappiamo cogliere e comprendere l'essenza del suo linguaggio metaforico, ci dara' un'indicazione del "Come si diventa cio' che si e'"...
Per questo ho contribuito con una voce sulle Northumbrian_pipe a Wikipedia.
Auguriamo alla Piccola Musica la fortuna della Grande Musica e che il riso degli sciocchi non arresti i volenterosi nel cammino dell'arte.
--Silkwood 17:37, 27 set 2006 (CEST)
