Seleuco I
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Seleuco I Nicator (in greco antico Σέλευκος Νικάτωρ / Seleukos Nikatôr), (nasce a Europos verso il 358 a.C. - muore presso Lisimacheia nel 280 a.C.), fondatore della dinastia seleucide.
Figlio di un generale macedone chiamato Antioco, segue Alessandro Magno nella sua campagna d'Asia nel 333 a.C.. Dopo essersi distino in India nel 326 a.C., è nominato chiliarca. Alla morte di Alessandro, nel 323 a.C. la sua carica corrispondeva a quella di un attuale ministro. Membro dell'entourage del reggente Perdicca, fa parte del complotto dei diadochi che lo assassinarono nel 321 a.C.. In occasione della seconda divisione dell'impero che avvenne nello stesso anno, ricevette la satrapia di Babilonia.
Nel 316 a.C., sentendosi minacciato da Antigono Monoftalmo, satrapo della Frigia, che cercava di ricostituire a suo vantaggio l'impero di Alessandro, Seleuco fugge in Egitto, dove si allea a Tolomeo I e a altri diadochi (Cassandro di Macedonia e Lisimaco di Tracia) contro Antigono. Nel 312 a.C., Tolomeo vince Antigono a Gaza, e Seleuco torna a Babilonia. E' in questo anno che si fa normalmente iniziare l’impero dei Seleucidi.
Nel 311 a.C., sconfigge Demetrio, figlio di Antigono. Poi, Seleuco stenderà il suo impero fino all'Indo, ma non riuscirà a sottomettere il Pundjab. Nel 305 a.C., con l’estinzione della linea reale macedone, si proclamerà re. Nel 301 a.C., torna in occidente, si allea a Lisimaco e uccide Antigono nella battaglia di Ipso. Estende il suo impero alla Siria, fonda sull'Oronte (attuale Nahr al-Äsï) la città di Antiochia, con l’obiettivo di regnare sul mare. Vi trasferisce la capitale, prima situata a Seleucia sul Tigri, città che aveva fondato nel 307 a.C..
Nel 293 a.C., nomina il figlio Antioco I vice-re. Nel 285 a.C., si libera di Demetrio e poi di Lisimaco, nel 281 a.C.. Nel tentativo di ricostituire il regno di Alessandro, marcia contro i macedoni, ma muore nel 280 a.C., presso Lisimacheia, assassinato da Tolomeo Cerauno.