Discussione:Segnaletica bilingue
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Sarebbe utile trattare l'argomento riguardo la Croazia e la Slovenia. Pifoyde 18:28, 15 giu 2006 (CEST)
- Conosco la situazione per quanto riguarda l'Istria e la integrerò, ma mi risulta un'altra zona bilingue sloveno/ungherese (Lendava/Lendva) della quale non conosco come sia redatta la segnaletica. A Fiume e in Dalmazia è monolingue croata. In Bosnia sarebbero ufficiali sia il serbo che il croato (differiscono più per il carattere che per altro...) ma mi risulta impiegato il solo carattere latino, come forse anche in Montenegro. In Kosovo, non sò.
- --Dch 19:31, 15 giu 2006 (CEST)
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[modifica] segnaletica bilingue italo/slovena
Desidero segnalare che la segnaletica bi-lingue italo/slovena è presente anche nella zona delle Valli del Natisone, ad est di Cividale del Friuli, Udine (nella zona chiamata Benecija o Slavia friulana), e non solamente sul Carso goriziano e/o triestino, come riportato nell'articolo. --Inviaggio 11:14, 19 giu 2006 (CEST)
- Ti ringrazio e integreremo. Ma sei in grado di dirmi se si tratta solo di segnaletica di localizzazione (inizio/fine centro abitato, se su pannello aggiuntivo marrone o come indicazione ufficiale su fondo bianco, nome via etc.) o anche di quella di indicazione (frecce e preavvisi) e se venga usata anche nei pannelli complementari (eccetto, solo, lu-ve, etc.)? Inoltre, è iniziativa di alcune amministrazioni comunali o avviene lo stesso anche sulle strade ANAS e della Provincia?
- --Dch 11:24, 19 giu 2006 (CEST)
- Posso dire che si tratta di segnaletica di localizzazione in particolare limitata ai centri abitati (comuni e frazioni). Non è presente sulle indicazioni proprie di strade provinciali e statali della zona. I comuni interessati sono tutti quelli facenti parte del comprensorio della Comunità Montana delle Valli del Natisone e precisamente: Drenchia, Grimacco, Pulfero, San Leonardo, San Pietro al Natisone, Savogna e Stregna. Va precisato che, sfruttando la possibilità fornita dalla Legge Regionale 68/1981, le amministrazioni comunali citate, a partire dal 1987 hanno ritenuto di apporre segnalitiche bilingue, nella forma italiano/lingua locale (forma di compromesso tra lo sloveno ufficiale e la forma dialettale slovena, correntemente parlata nella zona). Tuttavia è stata di fatto adottata una soluzione italiano/sloveno letterario che in realtà appare più omogenea alla soluzione adottata anche per esempio in tutti i territori in cui vivono gli sloveni (Slovenia, Austria, Ungheria, e province di Trieste e Gorizia). A disposizione per ulteriori approfondimenti, per quanto posso , grazie mille! --Inviaggio 11:57, 19 giu 2006 (CEST)
[modifica] Russia
Quando un paio di anni fa andai a Kaliningrad, nell'enclave russa tra Polonia e Lituania, notai che i cartelli erano scritti in cirillico e in caratteri latini... È da aggiungere? Filip 15:46, 19 giu 2006 (CEST)
- Ricade nella generale casistica della traslitetrazione degli alfabeti non latini, prevista dal Protocollo di Vienna. Lo citerei pure, ma probabilmente è così in tutta la Russia (sugli itinerari principali, si intende...). Se qualcuno lo conferma è utile. Occorrerebbe capire quanto questo è generalizzato.
- --Dch 16:12, 19 giu 2006 (CEST)
[modifica] Segnaletica bilingue in provincia di Pordenone
Segnalo che anche in provincia di Pordenone, nella zona nord-orientale, al confine con la provincia di Udine, vengono utilizzati cartelli bilingue almeno nel caso di indicazione di centri abitati, come questo posto all'inizio una frazione di Frisanco.
[modifica] Suggerimenti dalla pagina di segnalazione per la vetrina
- Ma solo l'edizione in italiano di Wikipedia ha sta voce? Mi sembra quasi impossibile...Per il resto niente da aggiungere mi è piaciuta (certo voci correlate sono un optional oramai :P) --Fεlγx, (miao) 16:26, 18 giu 2006 (CEST)
- Purtroppo si. In inglese esiste una vaga corrispondenza in un capitoletto di Multilingualism, che però si riferisce maggiormente alla segnaletica di indicazione di servizio (non stradale). In ogni caso pensaqvo di completare il nostro articolo con una parte sulla segnaletica multilingue "non ufficiale" di aeroporti/porti/stazioni/frontiere/luoghi turistici e una parte minore relativa sulla segnaletica di servizio e di sicurezza. Occorre inoltre completare la bibliografia (ma sull'argomento è particolarmente limitata) e i collegamenti esterni e introdurre dei riferimenti legislativi nei rispettivi territori. Vista la segnalazione cercherò di contribuire per completarlo prima della scadenza della votazione. --Dch 09:36, 19 giu 2006 (CEST)
- La parte storica è tutta in bilinguismo? Sbaglio o attualmente è solo un (ottimo) elenco i esempi? Nemo 19:31, 19 giu 2006 (CEST)
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- Vorrei precisare in proposito che si tratta di una voce sulla "segnaletica" bilingue e sulle sue applicazioni, e non sul bilinguismo in generale. --Dch 23:58, 2 lug 2006 (CEST)
- Ho capito, ma l'idea della segnaletica bilingue si sarà pure evoluta nel tempo, sarà frutto di rivendicazioni, oggetto di contestazioni ecc. O no? Tutto qui qullo che volevo dire, non contesto la qualità della voce. --Nemo 00:57, 3 lug 2006 (CEST)
- In questo senso hai ragione. Ho provato a integrarlo.
- --Dch 23:35, 5 lug 2006 (CEST)
- Ho capito, ma l'idea della segnaletica bilingue si sarà pure evoluta nel tempo, sarà frutto di rivendicazioni, oggetto di contestazioni ecc. O no? Tutto qui qullo che volevo dire, non contesto la qualità della voce. --Nemo 00:57, 3 lug 2006 (CEST)
- Vorrei precisare in proposito che si tratta di una voce sulla "segnaletica" bilingue e sulle sue applicazioni, e non sul bilinguismo in generale. --Dch 23:58, 2 lug 2006 (CEST)
- Ma vuoi mettere i commenti alla segnaletica berbera in Algeria e Marocco? --Vermondo 03:01, 27 giu 2006 (CEST)
- Perché vada in vetrina, e spero tanto che ci vada perché è davvero stupendo, questo articolo dovrebbe avere anche una buona impaginazione, con tutte le foto che ci sono… occhio che in alcuni punti le foto scardinano un po' l'impaginazione, ad esempio all'inizio del paragrafo sulla segnaletica in Irlanda… --Mich 10:21, 3 lug 2006 (CEST)