Rocco Scotellaro
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Rocco Scotellaro, nato a Tricarico (Matera) nel 1923, morì a Portici (Napoli) stroncato da un infarto nel 1953. Appassionato militante della sinistra, sindaco di Tricarico, amico di Carlo Levi e Manlio Rossi-Doria, impegnato nell'azione e nella riflessione meridionalista, scrittore e poeta. La sua poetica è intrisa di profonde evocazioni di un mondo contadino; di esso Scotellaro canta i drammi e le ingiustizie ma anche un profondità umana affascinante e concreta. Entra in politica a ventitré anni eletto Sindaco del suo paese Tricarico nella lista del Partito Socialista. La sua azione politica subito concentrata verso una lotta alle ingiustizie subite dalla classe contadina di cui si fa colto e animoso paladino, gli valsero il carcere per presunta concussione. L'accusa si rivelò poi un intrigo tessuto dalle classi latifondiste a cui la sua politica a favore dei contadini stava oltremodo scomoda. Nel 1950 viene assolto con formula piena. Durante e dopo la sua breve vita gli verranno riconosciuti premi e riconoscimenti, fra i tanti il Premio Viareggio e Il Premio San Pellegrino nel 1954.
Opere di Rocco Scotellaro
- È fatto giorno, Mondadori, Milano 1954, 1982;
- Contadini del Sud, Laterza, Bari 1954;
- L'uva puttanella, Laterza, Bari 1955;
- Uno si distrae al bivio, Basilicata, Roma-Matera 1974;
- Margherite e rosolacci, Mondadori, Milano 1978;
- Giovani soli, Basilicata, Matera 1984;
- Tutte le poesie 1940-1953, Mondadori, Milano 2004.
Opere su Rocco Scotellaro
- Franco Fortini, La poesia di Scotellaro, Basilicata, Roma-Matera 1974;
- AA. VV., Il sindaco poeta di Tricarico, Basilicata, Roma-Matera 1974;
- Franco Vitelli, Bibliografia critica su Scotellaro, Basilicata, Matera 1977;
- Laura Parola Sarti, Invito alla lettura di Rocco Scotellaro, Mursia, Milano 1992.