Prima Guerra Balcanica
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Le premesse delle Guerre Balcaniche sono descritte nella voce apposita.
La prima delle due Guerre Balcaniche iniziò l'8 ottobre 1912, quando il Montenegro dichiarò guerra alla Turchia. Pochi giorni più tardi si unirono al Montenegro i suoi alleati Bulgaria, Serbia e Grecia, unite al primo nella Lega Balcanica.
In meno di due mesi, la Turchia perse quasi tutti i suoi possedimenti nella penisola Balcanica. Mentre la Grecia proseguiva la guerra contro la Turchia, gli altri alleati conclusero con gli Ottomani un armistizio il 3 dicembre 1912.
Le condizioni di pace furono però giudicate inaccettabili dalla Turchia, sicché le ostilità ripresero fino a un nuovo armistizio, stabilito il 19 aprile 1913.
Con la mediazione delle principali potenze europee, il 30 maggio 1913 fu firmato il Trattato di Londra, che pose fine alla guerra. La Turchia perse tutti i territori a ovest della linea tra Midia, sul Mar Nero, e Enos, sul Mar Egeo - linea posta più a oriente dell'attuale confine della Turchia Europea. Inoltre l'isola di Creta passò alla Grecia.
Un'altra conseguenza della guerra fu l'indipendenza dell'Albania. I vincitori della guerra furono peraltro restii a riconoscerla e una parte dei territori popolati da etnia albanese rimase esclusa dal nuovo stato.
La fine della guerra lasciò comunque una situazione fortemente instabile, che portò dopo pochi mesi alla Seconda Guerra Balcanica e in qualche modo favorì lo scoppio della Prima Guerra Mondiale, non a caso provocata da un attentato a Sarajevo.
Questi aspetti sono discussi nella voce Guerre Balcaniche.