Pilum
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Il pilum era un particolare tipo di lancia utilizzato dall'esercito romano nei combattimenti a distanza ispirata al giavellotto greco.
Aveva una lunghezza di 1,82 metri e presentava una giunzione tra la parte metallica e l'asta di legno fatta con chiodi e bulloni. Questi rivetti, al momento dell'impatto del giavellotto contro l'obiettivo, si spezzavano piegando l'asta in due con la giunzione tra il legno e il metallo come unico punto di contatto.
Questa deformazione era studiata a due scopi:
- il pilum non poteva essere riutilizzato dal nemico
- il pilum rimaneva conficcato nello scudo del nemico il quale non poteva più controllarlo in maniera adeguata a causa del peso aggiuntivo causato dalla lancia.
A volte il pilum era appesantito con una palla di piombo proprio sotto la giuntura tra il metallo e il legno, per aumentarne la forza di penetrazione che sommata alla velocità, riusciva a perforare armature, elmi e scudi.
Dal punto di vista tattico, il pilum veniva lanciato da una distanza di 20-25 metri dal nemico ed aveva lo stesso effetto di preparazione di artiglieria delle guerre moderne. A volte grazie alla precisione di tiro dei legionari addestrati, contemporaneamente al lancio venivano effettuate cariche mirate. L'effetto deterrente dei pila verso gli avversari era enorme poiché o penetrava nella carne, o riduceva gli scudi colpiti in pessime condizioni. Il pilum era usato anche come picca di seconda linea.