Mobilità (sociologia)
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Per mobilità sociale si intende il passaggio di individui o gruppi dai gradini più bassi della stratificazione sociale a quelli più alti, o viceversa. Consiste in un movimento all'interno dello spazio sociale.
La mobilità può essere verticale quando comporta un cambiamento di posizione verso il basso o verso l'alto della gerarchia oppure orizzontale quando comporta un cambiamento di funzione non gerarchico.
Esistono vari idealtipi utili a classificare la mobilità:
- Intergenerazionale (misurata confrontando lo status sociale dell'individuo con quello dei suoi genitori) / intragenerazionale (distanza coperta da un individuo nella propria vita).
- Assoluta (passaggio di stato realmente avvenuto durante la vita dell'individuo) / relativa (confrontata con altre generazioni).
- Occupazionale (riferita solamente al lavoro) / sociale (riferita sia al lavoro che ad altre componenti).
- Individuale / di classe.
[modifica] Il concetto di mobilità in 3 sociologi classici
Secondo Karl Marx l’unica mobilità possibile è quella consistente nel passaggio da un modo di produzione al successivo: un enorme cambiamento macrosociale (es: il passaggio dal sistema feudale al sistema industriale); è questa una lettura legata alla dicotomia struttura/sovrastruttura.
Secondo Max Weber la mobilità è l’interagire di classi, ceti e partiti, in un ambito multidimensionale.
Secondo Vilfredo Pareto la mobilità consiste nell’avvicendamento delle elite dirigenti (politiche e non politiche) perché la società necessita di una elite adatta a governare bene; ne deriva il problema dell’adeguatezza della elite.
[modifica] Classificazione delle società
É possibile classificare le società in base al grado di mobilità che esse permettono. Troviamo in questa classificazione alcuni "tipi puri estremi" intesi come estremi di un continuum; se da un lato troviamo la società USA (che ha fatto della mobilità sociale un imperativo sociale), all'altro capo troviamo la società indiana (che vive nella divisione in caste un'artificiosa immobilità dovuta alla chiusura sociale). Si potrebbe collocare l'Italia nel mezzo di questo continuum, semmai spostata leggermente verso il punto di massima mobilità sociale. Da notare che si tratta di una categorizzazione puramente convenzionale: sia la società USA che la società indiana presentano rispettivamente vincoli alla mobilità e canali di mobilità.
Nelle società totalmente immobili troviamo degli individui "infiltrati" sugli scalini alti della gerarchia e questo è dovuto principalmente ad eventi eccezionali (es: in Iraq la Seconda Guerra del Golfo ha deposto il regime preesistente e ne ha instaurato un altro prima escluso dal potere). Altro motivo di mobilità sono generalmente grandi doti individuali (es: invenzione geniale sfruttata a fini di arricchimento) oppure unioni matrimoniali particolarmente convenienti (es: sposare il principe d’Inghilterra fa compiere un notevole passo in avanti nella scala sociale).
Alla stessa maniera, società totalmente mobili presentano un minimo di cristallizzazione o chiusura sociale, che consiste in confini che impediscono ad alcuni di accedere ad alcune posizioni.
[modifica] Canali di mobilità sociale
Esistono vari modi di salire o scendere nella gerarchia. I canali di mobilità variano da società a società e da epoca a epoca.
Alcuni esempi: nelle società militari e nei regimi dittatoriali abbiamo l’esercito (es: fondamentale canale di mobilità nell'URSS). Nelle società industriali i canali possono essere l'inserimento nel sistema produttivo, il titolo di studio, l'appartenenza a determinate istituzioni (es: Ministero dell'Interno), il possesso di organizzazioni economiche (es: Bill Gates) e/o legami con istituzioni religiose.