Marchio del Diavolo
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Uno dei modi per identificare una strega, durante il periodo della caccia alle streghe, era cercare il cosiddetto marchio del Diavolo.
Tale test consisteva nella cruenta pratica di trafiggere ogni singola parte del corpo dell’imputata con uno spillone, al fine di trovare il punto insensibile al dolore. Il rinvenimento di tale segno era un prova sufficiente a condannarla per stregoneria.
Cacciatori di streghe professionisti, specializzati nell’esecuzione di tali torture, venivano retribuiti ogni qualvolta identificavano una strega ed estorcevano confessioni alla malcapitata .
Altri metodi (considerati infallibili) consistevano nell’identificare la presenza di mammelle addizionali (che si supponeva le streghe utilizzassero per allattare i loro familiari) e nell’accertamento dell’incapacità di stare a galla; la persona imputata veniva immersa nell'acqua di un fiume o di uno stagno (di solito legata a un masso): se riusciva a rimanere a galla era considerata colpevole; se annegava era dichiarata innocente.