Low
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Low è il titolo di un album del 1977 di David Bowie.
Low | ||
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Artista | David Bowie | |
Tipo album | Studio | |
Pubblicazione | 1977 | |
Durata | 38 min: 48 sec | |
Dischi | 2 | |
Tracce | 11 | |
Genere | new wave elettronica | |
Etichetta | Rca | |
Registrazione | Chateau d'Herouville in Francia |
David Bowie - cronologia | ||
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Album precedente Station To Station (1976) |
Album successivo Heroes (1977) |
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Indice |
[modifica] La trilogia berlinese
Low è il primo album della "trilogia berlinese" composta da, per l'appunto, Low, Heroes e Lodger. Dei tre album, però, solo Heroes viene registrato effettivamente a Berlino. La definizione data a questa trilogia non è infatti di natura geografica, ma più probabilmente la città europea è meno semplicemente il luogo dove il raffinato duca bianco, lasciatosi alle spalle le trasgressioni del glam rock, le atmosfere malate e orwelliane di Diamond Dogs, una volta sceso dal treno di Station To Station, ritrova nell'arte lo sfogo che i suoi tormenti gli rendono necessario e si reinventa, per l'ennesima volta, dando vita (insieme con altri grandi artisti quali Brian Eno e Iggy Pop) a tre grandi capolavori che rimarranno per sempre nella storia della musica rock.
[modifica] Il disco
La scelta della parola "low"' (depresso) come titolo di quest'album dice molto sul conto dello stesso: la musica dell'album è palesemente triste, sebbene tanta depressione è raccontata in molti brani con la peculiare ironia di Bowie, e inoltre "low" va anche a identificarsi con il "low profile" mostrato dalla copertina, con il quale il duca bianco voleva adesso mostrarsi al pubblico dopo tanti "eccessi mediatici". Originariamente venne però considerato come titolo anche: "New Music: Night and Day". Questa scelta avrebbe voluto evidenziare la palese divisione in due parti dell'album: una più "pop", con brani ancora riconciliabili alla struttura della "canzone", ove la depressione è ancora trattata con apatia, rassegnazione, ironia, e l'altra prevalentemente strumentale, più sperimentale, con musiche e strutture straripanti al di fuori di qualsiasi schema, dove troviamo finalmente rivelate le atmosfere cupe, straziate, deserte, che fanno da sfondo all'intero album.
All'intero album ha collaborato Brian Eno, celebre "inventore" della ambient music: il brano migliore partorito dalla collaborazione di Eno e Bowie è sicuramente Warszawa", canzone alla quale è solitamente attribuito il merito di aver aperto le porte al genere della World Music. Importante è anche la collaborazione di Ricky Gardner, la febbrile chitarra di Always crashing in the same car (la richiesta era stata inizialmente fatta a Michel Dinger dei Neu!, che però rifiutò).
[modifica] I meriti
Molto del rock degli anni ottanta non sarebbe stato lo stesso senza le ardite sperimentazioni di Bowie, e la new wave non si sarebbe forse evoluta tanto come dopo quel disco. Low fonde infatti le fredde e sofisticate atmosfere europee ai ritmi caldi e febbrili del rhythm 'n' blues che risuona da molto più a sud, creando così un lavoro altamente ispirato e fondamentale per la storia della musica, che quasi nessun altro disco pop è riuscito e probabilmente riuscirà ad eguagliare.
[modifica] Lista delle tracce
- Speed of life - 02:47
- Breaking glass - 01:52
- What in the world - 02:23
- Sound and vision - 03:03
- Always crashing in the same car - 03:33
- Be my wife - 02:56
- A new career in a new town - 02:53
- Warszawa - 06:23
- Art decade - 03:47
- Weeping wall - 03:28
- Subterraneans - 05:39