Lago Albano
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Lago Albano | |
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Paese/i: | Italia |
Regione/i: | Lazio |
Provincia/e: | Roma |
Superficie: | 6 km² |
Profondità massima: | 170 m |
Immissari principali: | nessuno |
Emissari principali: | nessuno |
Il Lago Albano, chiamato anche Lago di Castelgandolfo o (in modo contestato da alcuni) Lago di Albano, trae il suo nome dal latino "lacus Albanus"; ai tempi dell’ascesa politica di Roma antica, si trovava nei pressi della città di Alba Longa.
È un piccolo lago vulcanico a sud di Roma (Atlitudine: ca. 250 m; Latitudine: 41° 45'; longitudine: 12° 40').
Appartiene interamente al comune di Castel Gandolfo. Nessun paese, peraltro, si trova direttamente sulle rive del lago.
Ha una forma quasi perfettamente ovale. ha una circonferenza di circa 10 km. Si tratta del lago più profondo nel Lazio (170 m).
[modifica] Geologia
Le pendici vulcaniche del Monte Cavo (949 m.) dividono il lago Albano dall'altro lago vulcanico del complesso, il lago di Nemi. Comunque i due crateri di Albano e di Nemi non sono che i più recenti edifici vulcanici di una lunga ed antica serie. Essi si trovano ai bordi dell’antichissima zona vulcanica dei Colli Albani, che ha una forma circolare (partendo da Albano, i bordi della zona formano un cerchio che passa per Castel Gandolfo, Marino, Grottaferrata, Rocca Priora, Velletri e Genzano). L’attività vulcanica è cessata ormai da millenni sicché, come è stato per gli altri maggiori laghi laziali, il cratere di Albano si è riempito d'acqua.
[modifica] Problemi ambientali
Il lago Albano costituisce dal punto di vista ambientale un caso speciale: infatti, il bordo del cratere lo rende una sorta di microcosmo isolato dal paesaggio circostante.
Dagli anni Novanta, il livello delle acque del lago è sensibillmente sceso. Il fenomeno viene attribuito al consumo d'acqua dei comuni vicini e dei giardini della residenza papale. Per di più, la riva è afflitta da seri problemi di inquinamento (ossigeno disciolto nell'acqua, coliformi, rifiuti dispersi nell'ambiente), per cui vige molto spesso il divieto di balneazione in varie zone della riva.
Come tutti i laghi vulcanici, infatti, il lago Albano non dispone di fiumi immissari o immissari che possano garantire un consistente ricambio idrico. Il livello del lago viene determinato soltanto dalle precipitazioni, dall'uso di acqua e dall'evaporazione (anche se in età antica era stato costruito anche un emissario artificiale).
[modifica] Interesse archeologico
Paradossalmente, proprio i problemi ambientali della zona (isolata dal resto del paesaggio dai bordi del cratere) hanno finalmente contribuito a focalizzare maggiormente l’attenzione sul bacino del lago Albano e del lago di Nemi. La loro importanza (botanica, archeologica e storica), durante il dopoguerra, era stata trascurata.
Comunque, come accennato, in antichità era stato costruito un tunnel di scarico praticando un buco attraverso le pareti del cratere: il tunnel fungeva da emissario qualora il livello del lago superasse un dato limite. Esso costituisce un oggetto archeologico di grande interesse. La sua costruzione era, secondo la leggenda, da attribuire alle profezie dell' oracolo di Delfi. Inoltre, durante e dopo l’epoca degli antichi romani si svolgevano sul lago delle maunachie, ossia degli spettacoli sotto forma di battaglie navali, sicché anche il fondolago è ricco di reperti. Un’ulteriore attrattiva archeologica è costituita dalle antiche ville dei Romani.
Da parte della mano pubblica, gli sforzi atti a rivalorizzare la zona vengono intrapresi dai comuni vicini, dal Parco dei castelli Romani e dalla Provincia di Roma.
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