La Bayadère
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La Bayadere, è un balletto in 4 atti, la coreografia è di Marius Petipa, la musica è di Ludwig Minkus. Il libretto è di Serghei Khudekov. Le scene e i costumi sono di I. Andreev, M. Bocharov, P. Lambin, A. Roller, M. Shishkov, H. Wagner.
La prima rappresentazione avvenne a San Pietroburgo, Russia, presso il Teatro Mariinskij, il 23 gennaio 1877. In quella occasione la ballerina Ekaterina Vazem danzava nella parte di Nikya, Pavel Gerdt in quella di Solor, Lev Ivanov era il Rajah, Maria Gorshenkova interpretava Aiya, Maria M. Petipa era Gamzatti.
[modifica] Trama del balletto
Il balletto è uno dei classici di Petipa, arrivato a noi soprattutto per la famosissima scena del Regno delle Ombre del quarto atto. In questo pezzo, grazie all'utilizzo di un piano inclinato, le 36 ballerine in tutù corto bianco che entrano una alla volta ed eseguendo la prima arabesque penchée di profilo creano un effetto ipnotico che incanta ogni spettatore.
Il balletto fu uno dei primi trionfi di Petipa al Teatro Imperiale a San Pietroburgo. La trama, particolarmente intricata, tratta temi particolarmente cari alle platee ottocentesche: esotismo, promesse amorose tradite, sentimentalismo, romanticismo, gusto per il soprannaturale.
Riassumendo l'esilissima trama, nel primo atto veniamo a conoscenza del guerriero Solor, innamorato della baiadera Nikya a sua volta amata dal Bramino. Nikya costringe Solor ad un giuramento d'amore eterno.
Nel secondo atto, a Solor viene offerta la mano di Gamzatti, la figlia del Rajah, ed egli accetta dimenticandosi la promessa fatta a Nikya. Durante i festeggiamenti per il fidanzamento, Ganzatti dice a Nikya il nome del suo fidanzato e lei si oppone inutilmente a questo fidanzamento. Una schiava, Aiya, propone a Gamzatti di uccidere Nikya.
Nel terzo atto vi è la danza delle baiadere alla quale partecipa anche Nikya. Aiya dà a Nikya un cesto di fiori nel quale è nascosto un serpente velenoso che la morde. Il bramino le propone di salvarla, a patto che lei accetti di sposarlo. Nikya rifiuta e danza fino a quando muore.
Nel quarto atto, Solor per dimenticare il dolore della morte di Nikya, fuma un particolare veleno, si addormenta e si ritrova nel regno delle ombre e tra esse ritrova anche l'amata Nikya alla quale giurerà fedeltà eterna.
[modifica] Altre versioni
Il balletto, oltre alla coreografia originale di Petipa, è noto per le versioni coreografiche di Rudolf Nureyev per il balletto dell'Opera di Parigi e di Natalia Makarova per il Royal Ballet di Londra
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