Discussione:Informatica
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Qualcuno saprebbe proporre una definizione di informatica più precisa?
Chiamarla "scienza" sembra eccessivo (non perchè sia poco importante!) e non è condiviso da tutti. Ma, d'altra parte, mettere in un'enciclopedia una definizione che "forse si avvicina di più alla realtà" non è bello. Quindi proporrei di modificare la definizione usando l'escamotage che si usa nella versione inglese, usando "lo studio" al posto di "la scienza che si occupa di":
A1) L'informatica è l'elaborazione automatica dell'informazione. Il problema sarebbe quello di definire il termine "informazione". Informazione=dato + descrittore. Ad esempio 25 è un dato, ma che informazione ci porta? Dire invece 25 °C ci porta l'informazione che la temperatura è di 25 °C Fabio
A) L'informatica è lo studio della conservazione, dell'elaborazione e della rappresentazione dell'informazione.
oppure, riconoscendo il fatto che con il termine si raccolgono in effetti contributi di più discipline (già esistenti o create apposta):
B) L'informatica è l'insieme delle discipline che riguardano la conservazione, la rappresentazione e l'elaborazione automatica delle informazioni.
Toglierei quindi la parte iniziale "Sebbene ne siano state date diverse definizioni, forse si avvicina di più alla realtà, quella secondo cui ".
Nota: Non ho fatto subito le modifiche perchè preferisco lasciarlo fare a chi ha scritto l'attuale definizione o a chi ha seguito da più tempo l'evolversi dell'articolo. Per lo meno aspetto delle opinioni da qualcun'altro!
Mariano 19 Febbraio 2004 - 10:59 (UTC)
Non so... a me la definizione attuale piace perché sottolinea tutte le contraddizioni esistenti. Ma è la mia opinione. Posterò in ml per invitare più persone possibili ad esprimere il loro parere (visto che ci sono moltissimi informatici su it.wiki) e poi decideremo.
Nel mentre qualche breve indagine mi ha fatto scoprire che l'informatica viene definita scienza da sapere.it e dal Dizionario Garzanti, mentre è una disciplina per Encarta o in campo di studio per la Enciclopedia Britannica...
- Frieda 17:25, Feb 19, 2004 (UTC)
- Io propongo di eliminare la parte riguardante l'incertezza e di lasciare però la definizione di scienza. MikyT 17:41, Feb 19, 2004 (UTC)
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- A me piace la versione B della definizione: mi sembra azzeccata, anche se non ne so poi molto di informatica. Certo poi andrà sviluppata, la voce. E di cose da dire non ne mancheranno certo: per ora, se non sbaglio, la voce è costituita quasi esclusivamente da una serie di link a futura memoria ... Buon divertimento e congratulazioni a Mariano (a proposito: complimenti per il bel sito) per aver sollevato la discussione. :-) Twice25 19:58, Feb 19, 2004 (UTC)
Scarterei, o eventualmente modificherei, la definizione A esclusivamente perchè in essa non vi è alcun accenno all'automatizzazione...
- Eriol 23:34, Feb 19, 2004 (UTC)
La definizione A mi sembra la più corretta; son d'accordo che mancano riferimenti all'automatizzazione, ma alla fin fine questa non è altro che prendere decisioni e fare azioni sulla base di informazioni e schemi. Per cui potrebbe rientrare nella A
- massimoM 1:22, Feb 20, 2004 (UTC)
SCIENZA: designazione convenzionale di una o più discipline affini nell'ambito di programmi o piani di studio o di ricerca.
- (Il dizionario della lingua italiana - " Devoto, Oli ").
Eccomi, sono io che ho scritto la definizione attuale di informatica.
Penso che il significato della parola scienza escluda sia la definizione A che la definizione B. D'altra parte, credo che qualunque altra scienza raccolga i contributi di più discipline, così come la fisica dall' analisi matematica, o la chimica dalla fisica. Relativamente alla incertezza, questa deriva proprio dalla presenza di più definizioni e mi sembrava necessaria solo per una questione di completezza. In merito poi alla questione sull'automazione,credo che crearene un legame sarebbe una imprecisione, proprio come ho scritto nella seconda parte della definizione. Come dire, MATEMATICA: scienza del pallottoliere.
- Voglio ringraziare anch'io Mariano per averci dato modo di discuterne, ciò contribuirà a migliorare la definizione.
- Lenious 00:19, Feb 21, 2004
L'escludere i riferimenti all'automazione secondo me toglie qualcosa di essenziale: una persona che fa un riassunto di un libro, sta facendo un'elaborazione dell'informazione (ma non ha a che fare con l'informatica), un programma che fa un sunto (quindi automaticamente) fa parte dell'informatica.
- Sbisolo 12:28, Feb 21, 2004 (UTC)
- Forse c'è un'incomprensione di base: l'Informatica esiste da prima dei calcolatori, e figuriamoci quindi dei programmi. Cio che l'Informatica analizza è l'informazione, e che lo faccia, al giorno d'oggi con i programmi e i computer, è accidentale. Basti pensare ai lavori di Babbage, Lovelace, Turing e Von Neumann, che ben prima dell'avvento del primo calcolatore risovevano problemi fondamentali di informatica. Per non parlare degli algoritmi: sono noti fin dai tempi dei babilonesi, i quali conoscevano già un metodo algoritmico di risoluzione per le equazioni quadratiche del tipo x2+bx=c, e i cinesi conoscevano metodi algoritmici equivalenti a quelli di Horner per il calcolo delle radici quadrate e cubiche.
- BW 19:19, Feb 21, 2004 (UTC)
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- Da un punto di vista puramente teorico la tua osservazione potrebbe essere condivisibile. Però è importante osservare che lo sviluppo dell'Informatica è dovuto quasi esclusivamente alla possibilità di automatizzare l'elaborazione (Babbage ad esempio è famoso per aver inventato la "Macchina analitica"). "Automatizzare" non deve essere fatto per forza con i computer che esistono adesso. Tutte le teorie precedenti all'automatizzazione sono di notevole importanza per l'Informatica (come peraltro lo sono la Logica Matematica e la Matematica del discreto), ma molte sarebbero rimaste abbandonate se non fosse per l'esistenza di macchine che possono eseguire calcoli ed elaborazioni a velocità molto superiori a quelle possibili per un essere umano. Infine vorrei ricordare che la parola Informatica deriva dalla contrazione delle parole Informazione e Automatica!! Utente:Mariano 09:22, Feb 25, 2004 (UTC)
A mio avviso, l'informatica rientra pienamente nel novero delle discipline scientifiche: vi sono numerosi teoremi (Shannon, Turing, Von Neumann), metodi, modelli e intepretazioni. Vi sono diverse filosofie (black box, white box) e diversi approcci(strutturale, pattern of design). Vi sono correnti di pensiero e politiche (Opensource, FSF, per citarne due). Vi sono decine di branche, e attualmente sta verificandosi una rivoluzione concettuale: l'informatica quantistica.
Che altro è necessario per definirla scienza?
- BW 14:34, Feb 21, 2004 (UTC)
Se definiamo un qualsiasi studio scientifico in base alla formalizzazione del metodo analitico deduttivo utilizzato, i cui risultati e le cui conclusioni siano verificabili, allora possiamo allargare l'aggettivo scientifico anche allo studio dell'informazione. (Tale definizione comporta la possibilità di definire scienza anche tante altre materie).
Altre teorie collegano il termine scienza al tipo di oggetto analizzato piuttosto che al metodo. In questo caso scienza è quanto ha a che fare con la descrizione delle leggi oggettive di un qualsiasi oggetto naturale. A questo punto però non si potrebbe più, ad esempio, parlare di Scienze Sociali, non essendovi leggi oggettive che descrivano materie quali la psicologia o l'economia, si dovrebbe in tal caso parlare di teorie psicologiche o teorie economiche.
- Non è vero che non esistono modelli sociali od economici (un modello è una rappresentazione tramite leggi ad hoc): basta guardare i lavori di premi nobel per l'economia come Amartya Sen, o di Kenneth Arrow. L'uno ha dimostrato matematicamente che lo stato di diritto ideale è impossibile (ossia bisogna accettare che un certo numero di innocenti subiscano un torto), e il secondo che è impossibile la democrazia come rappresentazione perfetta dei diritti delle parti sociali. Entrambi i teoremi sono un'applicazione diretta degli ultrafiltri, un concetto derivato dalla logica e utilizzato anche in analisi non standard. Per maggiori informazioni vedere questo articolo su Arrow e questo. Varela, inoltre, sta costruendo un modello per la psicologia basato sulle neuroscienze: qui c'e' un articolo sull'argomento. Analogamente per l'economia, la politica, etc esistono modelli, basati su leggi empiriche, che ricalcano i primi passi fatti da scienze più antiche e blasonate, come la fisica e la chimica, agli albori del loro cammino, basti nominare l'econofisica.
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- Dimenticavo: a proposito di economia, Herbert Scarf, altro premio nobel, ha dimostrato nel 1972 che i mercato complessi non devono per forza tendere all'equilibrio tra domanda e offerta, ma possono in certe condizioni crollare o salire indefinitamente; quindi il liberismo non può essere la gestione ottimale dell'economia, ma vanno istituiti dei metodi per calmierare i mercati.
- Per quanto riguarda invece le leggi "oggettive", tutta la moderna impostazione delle scienze applicate (fisica, chimica, etc) si basano in un modo o nell'altro sul Principio di Indeterminazione di Heisenberg, e che l'osservazione fa parte dell'esperimento. Quindi le leggi non sono "oggettive", assolute e immutabili, ma evidenze soggettive di esperimenti ripetibili da altri osservatori, pertanto falsificabili e senz'altro approssimative.
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- Saluti
- BW 16:31, Feb 21, 2004 (UTC)
- Non era mia intenzione entrare nel merito delle diverse definizioni filosofiche esistenti riguardo alla parola scienza, anche perché non sarebbe questa la pagina adatta (se ne potrebbe tuttavia discutere, ma penso sia un terreno bollente), volevo solo ricordarne l'esistenza poiché mi sembrava una cosa importante per la nostra discussione. Ho scaricato gli articoli cui facevi riferimento, li leggerò.
- Per quanto riguarda le leggi oggettive, non sono esattamente d'accordo con te, ma penso che questo sia solo una questione di punti di vista.Se stai alla prima delle due definizioni allora ciò che chiami scienza è un insieme molto vasto di materie di studio, se invece ti riconosci nella seconda sei costretto a restringere di molto il campo di ciò che chiami scienza. Se si aprisse una discussione dovresti però poi spiegare i collegamenti col principio di indeterminazione.
- Ciao Lenious 18:33, Feb 21, 2004 (UTC)
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- Non si tratta di essere d'accordo con me, sono ormai più di 70 anni, dal famoso convegno in cui venne proporsta l'Interpretazione di Copenaghen della Meccanica quanistica, che la fisica, e dunque anche la chimica, hanno perduto le "certezze" che caratterizzavano la visione classica delle filosofie scientifiche. A buttare benzina sul fuoco, aggiungi il Teroema di Incompletezza di Goedel, che dice in pratica che un sistema formale autoconsistente non potrà mai dimostrare la propria consistenza e deve restare incompleto. Anche per l'informatica esiste il teorema della calcolabilità, versione trovata da Turing del teorema d'incompletezza di Goedel.
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- Per quanto riguarda la definizione di scienza, mi attengo a quanto enunciato da Popper: la scienza, alla luce di quanto detto sopra, non può avere
- "come scopo ed oggetto" la costruzione "di un sistema di asserzioni assolutamente certe e irrevocabilmente vere" nè tantomeno lo scopo "della scienza consiste nella sua dignità, derivante dalla completezza e dalla reale verità ed essenzialità"
- (K. Popper, Logica della scoperta scientifica, 1934, p.18).
- Per quanto riguarda la definizione di scienza, mi attengo a quanto enunciato da Popper: la scienza, alla luce di quanto detto sopra, non può avere
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- Secondo la visione di Popper, oggi detta "empirismo", è una scienza tutto ciò in cui esistono delle regole metodologiche, prive del principio di induzione, ossia della dimostrazione del caso "generale e assoluto". In altre parole, le leggi scientifiche sono delle convenzioni, accettate perchè provabili, e soprattutto falsificabili. Quando poi se ne trova una dimostrabilmente migliore, questa diventa la nuova legge. Un buon libro sull'argomento, anche se ormai datato, è il Tao della fisica di Fritjof Capra, 1975. L'applicazione del metodo di Popper è possibile per molte discipline, incluse le scienze sociali e la psicologia, anche se le grandi scuole di pensiero, ancora legate al concetto di "realtà evidente" hanno difficoltà ad accettare il nuovo status quo. È facile fare un parallelo con la fisica all'annucio della Teoria dei Quanti, o della Relatività.
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- Tornando all'Informatica, non credo si possa neanche definire "matematica applicata", perchè lo stesso varrebbe anche per la fisica; le teorie accettate dell'elettrodinamica quantistica e della cromodinamica quantistica, e quelle ancora in fase di studio come la teoria delle stringhe o della gravitazione quantistica a loop, sono praticamente solo convenzioni matematiche, la cui correttezza viene dimostrata da esperimenti che amplificano un singolo evento che avviene in istanti e spazi minuscoli fino a grandezze percepibili: nessun fisico ha mai visto un quark, un elettrone o un neutrino, tuttavia tutti conoscono le loro equazioni di Schroedinger, ossia la loro descrizione matematica.
- BW 09:39, Feb 22, 2004 (UTC)
- Tornando all'Informatica, non credo si possa neanche definire "matematica applicata", perchè lo stesso varrebbe anche per la fisica; le teorie accettate dell'elettrodinamica quantistica e della cromodinamica quantistica, e quelle ancora in fase di studio come la teoria delle stringhe o della gravitazione quantistica a loop, sono praticamente solo convenzioni matematiche, la cui correttezza viene dimostrata da esperimenti che amplificano un singolo evento che avviene in istanti e spazi minuscoli fino a grandezze percepibili: nessun fisico ha mai visto un quark, un elettrone o un neutrino, tuttavia tutti conoscono le loro equazioni di Schroedinger, ossia la loro descrizione matematica.
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- Sono pienamente d'accordo con te BW. Tutte le teorie sviluppate dall'uomo considerate "certe" sono in realtà delle convenzioni accettate da quasi tutti perchè in qualche modo "dimostrabili" attraverso dei ragionamenti logici. Proprio per questo noi cinque, dieci, quindici che stiamo discutendo di questo argomento non possiamo a mio parere stabilire quale sia la convenzione giusta, ma semplicemente dovremmo capire se il termine "SCIENZA" applicato all'Informatica è una cosa accettata dalla maggioranza degli esperti (Informatici, ma anche linguisti, filosofi, ecc.: chiunque abbia conoscenze adatte ad esprimere un suo parere e "dimostrazioni" plausibil). Se dovessi dare il mio voto personale voterei anch'io per chiamarla "scienza", ma quando lo dico mi suona un po' strano: sono cresciuto in un mondo in cui l'Informatica era una novità. Utente:Mariano 09:46, Feb 25, 2004 (UTC)
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Non sono d'accordo con te Sbisolo. Consideriamo la fisica applicata alla progettazione di un braccio meccanico, in questo caso gli studi fisici vengono applicati come tecnica alla risoluzione di un problema reale. Non per questo però, definiamo la fisica facendo un riferimento esplicito a questo particolare aspetto applicativo. Pensiamo alla teoria dei vasi comunicanti ed alla cosruzione degli acquedotti. Oppure, pensiamo alla chimica applicata come tecnica per la produzione di una resina che abbia particolari caratteristiche. Allo studio informatico della struttura B-albero ed al suo utilizzo per la conservazione dei dati su di un hard-disk. Allo studio degli algoritmi ed alla loro applicazione per la scrittura di un software di gestione aziendale o all' algoritmo di Euclide per il calcolo del massimo comun divisore. Non a caso si distingue, ad esempio, tra chimica ed ingegneria chimica, informatica ed ingegneria informatica.
- Lenious 14:50, Feb 21, 2004 (UTC)
- Io invece sono d'accordo con Sbisolo. Come dico anche sopra l'automatizzazione dell'elaborazione è un elemento fondamentale per l'Infomatica. La Fisica è un insieme di teorie e applicazioni della matematica al mondo reale, fisico. L'Informatica è un insieme di teorie e applicazioni legate al mondo dell'elaborazione automatica. L'algoritmo di Euclide non sarebbe così famoso se non fossero stati inventati degli elaboratori automatici: l'uomo con carta e penna usa altri metodi più efficienti per il calcolo non automatizzato! Per quanto riguarda la distinzione tra Informatica ed Ingegneria Informatica, essa riguarda due differenti corsi universitari che hanno in comune lo studio dell'Informatica. Utente:Mariano 10:06, Feb 25, 2004 (UTC)
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- Non credo si possa fondare una distinzione su queste basi: anchè perchè al momento la distinzione che fai è tra laurea breve o quinquennale, nella maggior parte delle università... Per quanto concerne l'automazione, già i metodi di Newton-Raphson, del 1700, erano improntati alla soluzione automatica delle equazioni, una sorta di delega del pensiero alla penna invece che ai neuroni: questo è il calcolo automatico. Ridurre l'informatica alla mera automazione mi sembra non adatto ad una trattazione esaustiva della materia: c'è anche tutta la parte "filosofica" che viene lasciata fuori: i calcoli per stabilire la complessità di un algoritmo per la soluzione manuale della radice quadrata di un numero, o della modalità di ricerca di un numero in un elenco telefonico da parte di una persona, fanno parte dell'informatica, ma non c'è alcuna elaborazione automatica delle informazioni mi sembra... stesso discorso per la soddisfacibilità di k vincoli (K-sat), di cui Riccardo Zecchina dell'Università di Trieste (per citare un italiano in un campo di ricerca pura) ha recentemente esaminato aspetti polinomiali in alcuni casi particolari.
- Insomma, esiste una meta-informatica (passatemi il termine) che indaga sui metodi dell'informatica, che ne fa tuttavia parte, e che la definizione proposta, a mio avviso, esclude.
- BW 11:04, Feb 25, 2004 (UTC)
Ho un'altra proposta di definizione, ho aggiunto la parola "metodi" alla definizione A). In questo modo mi sembra che si possa eliminare il riferimento all'automazione (che è l'applicazione dei metodi con mezzi automatici) e si escludono cose che con l'informatica non hanno a che fare. La definizione sarebbe questa:
L'informatica è lo studio dei metodi per la conservazione, elaborazione e rappresentazione dell'informazione.
Che ne dite?
- Sbisolo 15:24, Feb 21, 2004 (UTC)
- Continuo ad essere dell'opinione che l'Informatica meriti l'appellativo di scienza. Inoltre mi sembra che tale definizione lasci fuori tutto il ramo della "filosofia": decidibilità, calcolabilità, complessità algoritmica, problemi NP# (NP-sharp) ricadrebbero in una meta-informatica, mentre a pieno diritto ne fanno parte.
- BW 16:35, Feb 21, 2004 (UTC)
- Anch'io la penso come te BW, ma forse il mio è un parere di parte, aspetterò che altri si esprimano sull'argomento.
- Lenious 18:41, Feb 21, 2004 (UTC)
- Sono d'accordo con la definizione di Sbisolo. Vi chiedo però di dare una occhiata alle mie osservazioni che ho aggiunto sopra. Comunque sia sicuramente il riferimento all'automatizzazione dell'elaborazione verrà inserito "automaticamente" :-) nel prosieguo della voce se non è presente nella definizione iniziale! Lasciatemi sparare l'ultima cartuccia: - Informatica/Etimologia: Dal fr. informatique, tratto da infor(mation) (autom)atique 'informazione automatica' - da garzantilinguistica.it. (P.S.: lo stesso vale per il ramo della "filosofia" di cui parla BW, che secondo me fa parte dello "studio dei metodi" presente nella definizione proposta, ma sicuramente verrà trattato ampliamente nel prosieguo della voce) Mariano 10:25, Feb 25, 2004 (UTC)
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- Così come scritto, L'informatica è lo studio dei metodi per la conservazione, elaborazione e rappresentazione dell'informazione, non rientra in quanto la complessità di un algoritmo, a mio avviso, non rientra nè nella conservazione, nè nella elaborazione, nè nella rappresentazione. Forse la distinzione è sottile, ma gli qrgomenti che cito non sono uno studio del metodo, ma sul metodo... oddio, forse mi ha fatto male il Trattato di Semiotica Generale di Eco.
- BW 11:04, Feb 25, 2004 (UTC)
- Così come scritto, L'informatica è lo studio dei metodi per la conservazione, elaborazione e rappresentazione dell'informazione, non rientra in quanto la complessità di un algoritmo, a mio avviso, non rientra nè nella conservazione, nè nella elaborazione, nè nella rappresentazione. Forse la distinzione è sottile, ma gli qrgomenti che cito non sono uno studio del metodo, ma sul metodo... oddio, forse mi ha fatto male il Trattato di Semiotica Generale di Eco.
Accidenti! Che polverone che ho sollevato! Spero solo che serva a dare al più presto una definizione considerata da tutti migliore dell'attuale! Poi però rimane tutto il resto della voce da sviluppare... secondo me si può prendere molto materiale dalla voce inglese "Computer science"! Mariano 10:36, Feb 25, 2004 (UTC)
Propongo di spostare l'elenco dei personaggi che hanno fatto la storia dell'informatica in ina pagina a se stante, come per fisica, matematica etc. Mi propongo di organizzare una pagina Informatici celebri come sequenza di schedine biografiche simili a quelle nelle pagine Fisici celebri e Matematici celebri. Almit39 11:33, Mag 8, 2004 (UTC)
- Mi sembra un'ottima idea. La pagina così com'è (con tantissimi elenchi) rischia di diventare ingestibile... MikyT 16:22, Mag 8, 2004 (UTC)
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Io avrei una proposta un pò più radicale, perche non riorganizzare la pagina principale in toto, io proporrei di tenere nella pagina Informatica solo il preambolo iniziale (definione ecc..), e dei richiami agli argomenti principali e poi creare delle schede per gli argomenti principale. Faccio qusta proposta perchè per esempio elenco sterminato di sistemi operatici o di computer non sò quanto sia utile, così l'utente rimane confuso, meglio poche voci che rimandano alle schede di settore, così se uno vuole navigare in uno specifico argomento lo può fare, se desidera un argomento specifico lo cerca direttamente con la funzione di ricerca e non perde tempo. Proporerrei di fare una prova per vedere come viene e per sistemarla e poi se piace di farla diventare quella definitiva, la chiamerei informatica2.0. Inizio a lavorarci appena ho un pò di tempo, quindi o stasera o domani . Hellis
Ho creato una prima versione per rendere l'idea di quello che pensavo. Non è niente di rivoluzionario, ho lavorato principalmente col copia e incolla dalla pagina di informatica, dateci un occhio e ditemi cosa ne pensate. Hellis
- Mi sembra che sia fondamentalmente un'estensione dell'idea di Almit39. Personalmente, l'apprezzo (come avevo apprezzato la sua), perchè mira a rendere più leggibile la pagina. In effetti, tutti quegli elenchi appesantiscono molto. L'unica cosa, bisogna stare attenti a non perderli per strada ma spostarli in altre pagine per ottenere un miglioramento (e non un peggioramento). Per quanto mi riguarda, continua così ;-) MikyT 19:22, Mag 10, 2004 (UTC)
- Ovviamente le voci vanno solo spostate, non certamente eliminate. le varie sottopagine le posso terminare velocemente ma prima di farlo volevo qualche commento sull'organizzazione, ora l'ho impostata così per rendere l'idea. Volevo sapere se la giudicavate corretta o se qualcuno aveva un idea diversa su come impostare le sezioni, lo scrivo perchè sono quasi l'ultimo arrivato e non vorrei storpiare il lavoro di altre persone.Hellis 21:33, Mag 10, 2004 (UTC)
- Proviamo a creare un portale? Magari sul modello di quello della fisica, in fondo anche questa + o - è una scienxa... (a parte discussioni varie). --Sbisolo 22:21, Mag 10, 2004 (UTC)
- Per quanto mi riguarda io ci sto' Hellis 07:27, Mag 11, 2004 (UTC)
-- Se non avete niente in contrario questa sera volelo provare a sostituire la nuova pagina di informatica con la vecchia, molte voci della nuova pagina collidono con delle voci della vecchia, ma non posso modificarle altrimenti chi accede alle voci dalla vecchia pagina si troverebbe delle pagine con informazioni ridondanti o comunque non coerenti. Fatevi sentire se volete parlarne o volete ritardare il passaggio.Hellis 12:07, Mag 11, 2004 (UTC)
- Ho sostituito la vecchia pagina con la nuova, i link agli articoli ci sono tutti, spesso li ho posti alla fine degli articoli collegati alle sezioni, alcune classificazioni e definizioni sono arbitrarie e me ne rendo conto, le ho scelte per avere una prima versione ma appena ho tempo pensavo di lavorare e rendere le varie sottopagine più complete e magari con delle definizioni più consone. Spesso ho definito l'informatica come una scienza, ho letto la discussione all'inizio di questa pagina ma ho preferito continuare sulla mia strada e definire l'informatica una scienza dato che nei corsi universitari che ho frequentato è classificata come tale e nessuno si è mai scandalizzato. Comunque sono ben disponibile a discutere della mia posizione. Hellis 20:43, Mag 11, 2004 (UTC)
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[modifica] Architettura e Hardware
Sarei del parere di togliere la voce di "Architettura" dal paragrafo "Hardware"....questo perchè la piegazione dell'architettura è già presente in Computer. --Rosco 19:25, Apr 10, 2005 (UTC)
Si, ma non un trattamento esaustivo delle architetture: ad esempio, l'architettura embedded, dov'é in Computer? o la la descrizione delle (recenti, è vero) architetture senza clock, tipo l'UltraSPARC III [1] ? --BW Insultami 15:09, Apr 11, 2005 (UTC)
- In questo caso ci vorrebbe qualcuno con una minima infarinatura dell'argomento per partire, giusto per far capire cosa ci deve andare in questa sezione (a prima vista a me era sembrata la copia dell'altra).
- PS: per "senza clock" intendi asincroni, vero?!? --Rosco 23:30, Apr 12, 2005 (CEST)
No, intendo senza clock. Asincrono non implica la mancanza di clock ed è impreciso come termine (potrei fare un chip che ha un clock e poi se ne frega. Sarebbe asincrono ma avrebbe un clock). Le tecnologie asincrone esistono da molto tempo. Anzi, da prima di quelle sincrone... --BW Insultami 14:26, Mag 25, 2005 (CEST)
- Grazie della spiegazione, ora mi è più chiaro --Rosco 20:39, Mag 25, 2005 (CEST)
[modifica] Request for articles
Ho creato l'articolo filtro (Unix), è pieno di link a pagine che ancora non esitono, se qcuno volesse collaborare a creare queste pagine ne sarei felice. La maggior parte esistono in inglese e tradurle sarebbe già un bel passo. Si tratta (indovinate un po') di cose correlate a Unix/Linux, ma sono abbastanza facili. Thnx Paolopan
[modifica] Radici storiche
Ho apportato modifiche che forse saranno oggetto di discussione.
Ho sostituito gli arabi con i "grandi" greco-ellenistici: gli arabi hanno ripreso qualcuna delle innovazioni dei greco-ellenistici; non uso il termine greci che fa troppo Platone e Aristotele; le pagine ora citate dovrebbero giustificare la modifica; l'equilibrio fra scienza e tecnologia è ancor oggi invidiabile.
Dall'elenco dei padri ho tolto Cantor (i cui meriti mi sembra riguardano entità al di la del calcolabile) e Hilbert (che da un certo punto di vista ha danneggiato la matematica algoritmica facendo prevalere le dimostrazioni non costruttive). Le biografie di V. Bush e von Neumann dovrebbero giustificarne l'inclusione.
Penso che i calcoli degli antichi cinesi non vadano dimenticati. Almit39 13:39, Mag 25, 2005 (CEST)
Tu dici? a me non risulta che gli arabi siano poco significativi, specie tenedo conto di Al-Kwarizhmi e simili... vedi a riguardo
- C'era una volta un numero, George Gheverghese Joseph, il Saggiatore, 2003, ISBN 8851521182
--BW Insultami 14:28, Mag 25, 2005 (CEST)
[modifica] Scopiazzamento...
Parte dell'articolo è stata copiata dall'intervento del prof. Degano all'inaugurazione della nuova sede del Dipartimento di Informatica dell'Università di Pisa, il 12-13 giugno 2003, e reperibile alla url http://www.di.unipi.it/inaugurazione/Degano.txt (si faccia una ricerca su Google per "dai tempi degli alessandrini"). Non sarebbe il caso di...? --Samuele 07:34, 23 mag 2006 (CEST)