Hans Hartung
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Hans Hartung (Leipzig, Germania 21 settembre 1904 - Antibes, Francia 7 dicembre 1989) è stato un pittore franco-tedesco che per primo trasferì sulla tela, in nitidi disegni,lo slancio sicuro del suo braccio.
Nel dopoguerra gli artisti gestuali e segnici sorsero a schiere, Ma egli fu tra i pochissimi a raggiungere la pienezza dell'espressione artistica.
È possibile cogliere mutamenti nella sua pittura, ma sono variazioni sul tema: egli non giunse per gradi al non figurativo, ma vi partì fin dalle prime prove e vi rimase.
La vita di Hartung non trascorse sempre tra le pareti di uno studio.
Nel 1935, per evitare le persecuzioni naziste, lasciò la Germania e si trasferì a Parigi, dove visse in grandi ristrettezze. Scoppiata la guerra, si arruolò nella Legione Straniera, fu per due volte in campo di prigionia e sul fronte alsaziano perse una gamba.
Nel 1945 riprese il discorso interrotto. Era partito nel 1923 con macchie; proseguì con segni scuri che si accavallano, si incrociano, si aggrovigliano su fondi luminosi, in cui il colore trapassa da una gamma all'altra con vibrazioni struggenti.
È poi approdato a enormi tele ove il fondo verde-azzurro è qua e là scalfito da nervosi, sottili graffi, quasi il segno di un lampo o di una stella cadente.
Nel 1960 ha ricevuto il Gran Premio della Biennale di Venezia.