Garrincha
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Manoel Francisco dos Santos (Pau Grande, Brasile, 28 ottobre 1933 - San Paolo, 20 gennaio 1983) è stato un celebre calciatore brasiliano, meglio noto col soprannome di Garrincha ("passerotto").
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[modifica] Biografia
Da bambino fu affetto da poliomielite e dovette subire un'operazione che gli lasciò una gamba leggermente più corta rispetto all'altra e poche possibilità di camminare correttamente.
Nostante queste vicissitudini e la mente irreparabilmente ferma allo stato infantile, Garrincha si impose prima con la maglia del Botafogo e poi con quella della Seleção, consacrandosi nella storia del calcio come uno dei più grandi fuoriclasse di tutti i tempi.
Indimenticabili la sua fuga dinoccolata, il modo di puntare l'avversario e sfuggirgli, palla al piede, divertendosi magari a ingannarlo con la stessa finta più volte nel corso della stessa partita per poi tirare rasoiate crudeli destinate al fondo del sacco, oppure per appoggiare delicatamente il pallone al centro dell'area lasciando i compagni liberi di battere a rete.
Si ritirò nel 1973 dopo un incidente d'auto ed un crudele calo di rendimento, dieci anni dopo morì in solitudine povero e sopraffatto dall'alcool.
[modifica] Palmarès
- 2 volte Campione del Mondo (1958, 1962)
[modifica] Le squadre
- Pau Grande
- Botafogo
- Corinthians
- AJ Barranquilla (Colombia)
- Flamengo
- Red Star Paris (Francia)
[modifica] Curiosità
- La sua vita è narrata nel documentario Garrincha, Alegria do Povo (1963), diretto dal celebre cineasta brasiliano Joaquim Pedro de Andrade.