Galvanismo
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
In fisiologia, il galvanismo è la contrazione di un muscolo stimolato da una corrente elettrica.
Luigi Galvani investigò a lungo su tale fenomeno e sviluppò la teoria secondo la quale gli esseri viventi fossero in possesso di un'elettricità intrinseca prodotta dal cervello, propagata tramite i nervi e immagazzinata nei muscoli. Tale termine, tuttavia, fu coniato da un suo collega contemporaneo, Alessandro Volta con cui ebbe un acceso confronto su questo argomento.
Nei famosi esperimenti effettuati sulle rane, in un primo momento, Galvani notò, quasi per caso, che toccando con un conduttore elettricamente carico, i nervi di una rana sezionata, si contraevano i muscoli. Successivamente rilevò che si provocava la contrazione del muscolo anche ponendo semplicemente un arco composto alle estremità da due metalli diversi, tra i nervi lombari e i muscoli della coscia. In seguito a queste esperienze Galvani ipotizzò che i muscoli degli esseri viventi potessero avere delle forti analogie con la bottiglia di Leida. Secondo Galvani entrambe erano in grado di immagazzinare una carica elettrica che poteva essere scaricata e che nelle rane provocava la contrazione dei muscoli, anche dopo la morte. Galvani chiamò il fenomeno alla base di tale comportamento elettricità animale credendo di aver scoperto una differente forma di elettricità diversa da quella artificiale e da quella atmosferica. In quel periodo storico non era ancora chiaro che i diversi tipi di manifestazioni elettriche erano forme diverse dello stesso fenomeno fisico. Successivamente gli fu dato anche il nome di elettricità biologica. Nella sua opera De viribus electricitatis... in motu musculari commentarius del 1791, Galvani riferì delle sue numerose esperienze su animali effettuate negli anni 1780.
La teoria di Galvani fu fortemente contestata dai suoi oppositori contemporanei. Essi sostenevano che le contrazioni dei muscoli della rana non erano dovuti a una elettricità animale ma semplicemente all'irritazione dei nervi dovuta a un apporto di elettricità estrinseca indotta dalla proprietà dell'arco bimetallico di muovere la corrente elettrica tra i due metalli diversi. Il motore della carica elettrica era quindi l'arco bimetallico e la rana era dunque solo un sensibile rilevatore. Volta, durante lo studio per confutare le teorie di Galvani, scoprì dapprima il potenziale di contatto ed in seguito trasse ispirazione per l'invenzione della pila, con cui dimostrò che era possibile produrre una tensione e una corrente elettrica anche in assenza di una fonte organica ma semplicemente ponendo in contatto materiali a diversa conduttività.
I moderni studi sugli effetti galvanici fanno parte dell'elettrofisiologia di cui Galvani ne è considerato il padre fondatore anche se la teoria originale di Galvani è stata abbandonata. Il termine galvanismo ormai è usato solo in contesti storici anche se nel parlato comune è rimasto il modo di dire essere galvanizzato per indicare uno stato di eccitazione psicofisica.
Anche la letteratura ha tratto ispirazione da questi studi. L'esempio più noto è quello di Frankenstein di Mary Shelley in cui veniva usata una forte scarica elettrica per riportare in vita la creatura.