Favola milesia
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La favola milesia (fabula milesia) è un genere letterario greco nato nell'epoca alessandrina dall'opera di Aristide di Mileto. Quest'ultimo scrisse la raccolta di novelle intitolata Milesiakà ("storie milesie"), componimenti derivanti dalla tradizione orale, apertamente licenziosi, in cui sono frequenti i temi del sesso e della beffa (spesso ai danni di un marito ingenuo). Il narratore è omodiegetico (interno al romanzo, in prima persona) e si identifica spesso nel protagonista, per dare maggiore realismo ai fatti narrati. L'opera conosce una grande fortuna nel mondo antico, influenzando il romanzo greco e, nella traduzione latina eseguita in età sillana da Cornelio Sisenna, sarà un punto di riferimento per il Satyricon di Petronio Arbitro e per L'asino d'oro di Apuleio. Nonostante la grande diffusione in Grecia e a Roma, le favole milesie non ci sono pervenute per gli scrupoli moralistici degli intermediari, già a partire dalla cristianità latina dei primi secoli dopo Cristo.
