Evangelario longum
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L'Evangelario longum (cod. 53) della Stiftsbibliothek di San Gallo è un libro miniato realizzato nel monastero di San Gallo.
Conosciamo dalla Cronaca di San Gallo di Ekkerdo IV l'occasione precisa che vide la nascita di quest'opera: Attone, divenuto arcicappellano dei sovrani franco-orientali, accompagnò in Italia il re Arnolfo allinizio dell'894 affidando a Salomone, abate di San Gallo dall'874, fino al suo ritorno tutti i suoi preziosi, giunta notizia della morte di Attone, l'abate decise di fare rilavorare i preziosi trasformandoli in oggetti di uso liturgico.
Salomone possedeva due dittici in avorio, uno intagliato l'altro liscio, quest'ultimo venne affidato a Tuotilo, che "era eloquente, brillante nel canto, un artista elegante nell'arte del cesello e nella pittura, un musico come i suoi compagni ma superiore a tutti nel suonare ogni tipo di strumenti, a corda e a fiato", in questo realizzò una Maiestas Domini, con al centro Cristo tra cherubini con i simboli degli evangelisti e le personificazioni del sole, della luna, della terra e dell'oceano. Nel piatto posteriore sono su due registri l'Assunzione della Vergine e San Gallo che porge un pane all'orso, il testo venne scritto dal calligrafico Sintram, e Salomone stesso miniò le iniziali L e C delle pagine 7 e 11, infine Salomone fece decorare le tavolette della legatura con l'oro e le le pietre preziose di Attone. All'opera contribuì con 12 denari Amata, una donna nota da un documento del 903.
