Dulichio
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Dulihxio (in greco: isola lunga) è il nome di una isola che appare nel primo canto dell'Odissea di Omero, e di nuovo nel canto nono. Secondo il testo omerico, Dulichio è molto vicina alle altre isole greche occidentali: Zante, Samo, Itaca, Asteris. Tuttavia mentre Zante, Samo (cioè Cefalonia, sulla quale esiste ora la città di Sami) e Itaca sono tuttora conosciute, oggi non siamo in grado di identificare Dulichio nè Asteris. Molti studiosi hanno indagato il mistero della perduta isola di Dulichio, e gran parte hanno osservato che i molti luoghi dell'Odissea in cui si parla di Itaca mal si accordano con la posizione dell'isola attualmente chiamata Itaca: essa dovrebbe essere più a occidente e più a sud, e fra essa e Samo dovrebbe trovarsi l'isola di Asteris, anch'essa non riconoscibile. Fra le attuali Itaca e Cefalonia esiste solo la piccolissima isola di Daskalio (grande meno di un campo di calcio) che non può certo ospitare due porti come detto nell'Odissea. In generale si conclude che l'Odissea è un'opera di poesia e non ha senso prestare attenzione a questi particolari. Tuttavia una nuova teoria di Bittlestone, Diggl kaj Underhill (vedi) suggerisce una soluzione illuminante. Secondo loro, la vera Itaca potrebbe essere la parte più occidentale della attuale Cefalonia (chiamata Paliki), che al tempo di Omero era - secondo la loro congettura - un'isola a sè stante; in tal caso Samo sarebbe la parte orientale della attuale Cefalonia, e di conseguenza Dulichio sarebbe la attuale Itaca. In tal modo si potrebbe identificare anche Asteris nella penisola di Argostoli - bisognerebbe però supporre che Omero usasse la stessa parola sia per isola che per penisola.