Daniele (profeta)
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Daniele è uno dei profeti della Bibbia.
Il Libro di Daniele che gli è attribuito è presente tra i Ketuvim secondo il Canone ebraico ed è catalogato come l'ultimo dei quattro grandi profeti nell'Antico Testamento cristiano.
Indice |
[modifica] Significato del nome
Secondo l'interpretazione più comune il nome Daniele significa Dio è il mio giudice.
[modifica] Storia di Daniele
Da quello che si legge nel suo libro, Daniele è un adolescente quando viene deportato a Babilonia. Per la sua saggezza conquista la fiducia del re Nabucodonosor e diventa funzionario di corte ed interprete dei sogni del re.
La sua reputazione gli permette di continuare la sua attività dopo la conquista di Babilonia da parte dei Medi e dei Persiani avvenuta nel 539 a.C.. Il re medio Dario apprezza i suoi consigli ma dei nemici lo fanno cadere in disgrazia ed il re è costretto di gettarlo in pasto ai leoni. Fedele al suo credo, Daniele evita miracolosamente il suplizio e si vede graziato.
Svolge il suo servizio di profeta a Babilonia.
[modifica] Storicità del profeta Daniele
Per approfondire, vedi la voce Libro di Daniele#Storicità. |
Molto incerta è la sua storicità. Facilmente si tratta di personaggio inventato e presentato a modello.
[modifica] Culto
La Chiesa ortodossa celebra la festa di San Daniele il 17 dicembre insieme ad Anania, Azaria e Misaele, i tre giovani che lodavano Dio nella fornace di Babilonia.
La Chiesa cattolica lo ricorda il 21 luglio.