Cristiano Lucarelli
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Cristiano Lucarelli (Livorno, 4 ottobre 1975) è un calciatore italiano che predilige il gioco offensivo. La sua posizione in campo è l'attacco e il suo ruolo è quello di centravanti.
Indice |
[modifica] Carriera
[modifica] Club
[modifica] Dalle serie minori alla serie A
Classico centravanti di "sfondamento" che sfrutta le sue caratteristiche fisiche per farsi valere nelle difese avversarie (è alto 188 centimetri e pesa 83 chilogrammi), Cristiano Lucarelli cominciò a tirare calci ad un pallone nel 1990, anno in cui partecipò a vari tornei locali. Ha però iniziato la sua carriera nel mondo del calcio in una "prima squadra" nel 1992, anno in cui militò nel Cuoiopelli, formazione iscritta al Campionato Nazionale Dilettanti. Con questa società disputò 28 partite, segnando 5 reti.
L'anno successivo passò al Perugia, che all'epoca disputava il campionato di Serie C1. Con gli umbri, Lucarelli militò per due anni (il secondo in Serie B), ma la dirigenza non aveva fiducia in lui (ebbe l'opportunità di giocare complessivamente solo 7 partite). Per questo decise, nel 1995, di passare in una squadra meno forte economicamente, ma che gli avrebbe garantito il posto di titolare.
Passò quindi al Cosenza, team col quale accrebbe i propri risultati: giocò 32 partite, segnò 15 gol e contribuì alla salvezza della squadra calabrese. Dopo essersi confermato, durante la stagione 1996-1997 col Padova (34 match e 14 reti), l'anno successivo la possibilità di esordire nella Serie A italiana, tra le fila dell'Atalanta. Con i bergamaschi, Cristiano disputò 26 partite, segnando 5 reti, rendendosi utile nei contropiedi, negli assist e nei ripiegamenti difensivi.
[modifica] In Spagna
Claudio Ranieri, allora tecnico del Valencia, lo volle con sé nella squadra spagnola: l'esperienza spagnola, finora l'unica avventura straniera di Lucarelli, si concluse con 12 partite e solo un gol realizzato. La squadra vinse la Coppa di Spagna, ma nella stagione seguente Lucarelli, che in terra iberica non si era mai sentito a suo agio, preferì tornare in Italia.
[modifica] Lecce e Torino
Tra il 1999 e il 2001 si trovò in Serie A con il Lecce, partecipando a 59 partite in cui realizzò 27 gol. In seguito fu acquistato dal Torino, con cui disputò due annate nella massima categoria. Con i granata ci furono 56 gare, con 10 gol all'attivo (di cui uno realizzato alla Juventus nel famoso derby del 2002 terminato 3-3, dopo che i bianconeri si erano portati in vantaggio per 3-0).
[modifica] Livorno
Nel 2003 Cristiano Lucarelli ha realizzato il suo sogno sportivo: giocare con la squadra della propria città, il Livorno. La stagione 2003-2004, anche se avvenuta in Serie B, fu felicissima sia per Lucarelli, che disputò 41 partite segnando 29 reti (capocannoniere del torneo poco sotto al palermitano Luca Toni che di reti ne segnò 30), sia per i toscani, che raggiunsero grazie al decisivo apporto del proprio centravanti la promozione in Serie A dove la squadra amaranto mancava da ben 55 anni.
Nella stagione 2004-2005, Lucarelli, affiancato in attacco dall'amico Igor Protti, ha contribuito a garantire ai livornesi un ottavo posto in campionato, grazie anche alle sue 24 realizzazioni in 35 partite, che lo hanno decretato capocannoniere del campionato.
[modifica] Stagione 2005-2006
All'inizio della stagione 2005-2006 c'è stata una polemica tra Lucarelli ed il suo presidente Aldo Spinelli inerente ad un'offerta presentata al club livornese da parte del Tottenham Hotspurs, squadra inglese desiderosa di ingaggiare Cristiano: Spinelli dichiarò che Lucarelli aveva inizialmente accettato l'offerta "per i soldi" ma successivamente il centravanti affermò: "Resterò al Livorno, ma le parole del presidente mi hanno umiliato".
La crisi rientrò ma i rapporti fra Lucarelli e Spinelli appaiono irrimediabilmente compromessi.
Le improvvise dimissioni, successive ad una lite con il presidente Spinelli, del tecnico Roberto Donadoni, artefice del miracolo Livorno nel girone d'andata, hanno portato all'arrivo a Livorno di Carlo Mazzone, con il quale la squadra non ha piu' ritrovato l'antico smalto, arrivando a collezionare 8 sconfitte consecutive tra la 7a e la 15a giornata di ritorno. Tuttavia Lucarelli non si e' allontanato dai suoi standard abituali, concludendo la stagione con un bottino di 19 reti. Questo consistente bottino di reti non è pero bastato a convincere il Ct della nazionale italiana, Marcello Lippi a convocarlo per i Mondiali.
[modifica] Nazionale
Al termine della positiva annata 2004-'05, l'allenatore della nazionale maggiore Marcello Lippi gli diede l'opportunità di esordire in una partita amichevole che vedeva contropposti gli azzurri alla Serbia. Finì 1-1 e la rete azzurra fu siglata proprio da Lucarelli. Lucarelli fu nuovamente convocato in nazionale in occasione della prima partita dell'Italia dopo la vittoria nel mondiale tedesco, un'amichevole contro la Croazia giocata proprio a Livorno. Schierato dal primo minuto nella partita, poi persa 2-0, Lucarelli si rese pericoloso in un paio di occasioni ma non arrivò al gol e fu sostituito durante il secondo tempo dal neoallenatore della nazionale Roberto Donadoni. In tutto in Nazionale conta 3 presenze e 1 gol. Con la maglia dell'Under 21 invece ha giocato 10 partite con 10 marcature.
[modifica] I numeri
- In carriera ha disputato (fino al termine della stagione sportiva 2005-06, (la sua quindicesima da professionista) 366 gare di vari campionati segnando 152 reti.
- Con la maglia del Livorno ha disputato 112 partite di campionato nelle ultime tre stagioni segnando 72 reti, che gli sono valse il titolo di capocannoniere della Serie A 2004-05 e di vicecapocanoniere (per un solo gol) della Serie B 2003-04.
- Ha segnato 85 reti in 212 gare in Serie A (più 13 presenze e 1 rete nella Liga spagnola) alla fine della stagione 2005-06.
- Ha segnato 62 gol in Serie B in 112 gare.
[modifica] Libro e "Politica"
Non era affatto scontato che Lucarelli disputasse la stagione 2004-2005 con la maglia del Livorno: il suo cartellino infatti era in comproprietà tra gli amaranto toscani e i granata torinesi, che erano pronti ad offrire 4 miliardi di lire alla squadra ed uno al giocatore per assicurarsi i suoi servigi.
Ma Lucarelli, fortemente attaccato ai suoi tifosi e ai colori della sua città, non solo rifiutò piccatamente l'offerta del Torino, ma nel libro scritto dal suo procuratore Carlo Pallavicino Tenetevi il miliardo, dichiarò l'amore per la sua squadra, dichiarandosi contrario ad abbondonarla anche a costo di dimezzarsi lo stipendio (cosa poi realmente accaduta), a meno che dalla sua cessione i toscani non traggano un bene primario. Il volume, divenuto addirittura testo scolastico in un Liceo Scientifico di Livorno, si chiudeva con queste parole: "Livorno che non è solo una squadra o una città... ma una delle forze che salveranno il calcio".
Politicamene parlando, Lucarelli non ha mai fatto mistero di definirsi comunista (per vocazione e per nascita) e di votare Rifondazione Comunista. Inoltre, egli appoggia l'azione delle BAL (Brigate Autonome Livornesi, il maggior gruppo di ultras della sua squadra) ed in loro onore ha sulla maglia il numero 99 (le BAL sono infatti nate nel 1999).
Ad inizio campionato, quando il Livorno si sentiva penalizzato dalle scelte arbitrali, Lucarelli ha dichiarato: "Siamo malvisti perché siamo di sinistra. Non è un caso che l'anno scorso, sono retrocesse quattro squadre" (Perugia, Empoli, Ancona e Modena, NDA) "che avevano la tifoseria schierata a sinistra". Tale commento, subito stemperato dal presidente della società Aldo Spinelli, è stato in seguito "ammortizzato" dallo stesso autore..
Recentemente, Lucarelli ha organizzato di tasca propria, insieme al senatore dei Democratici di Sinistra Susini, il ritorno del pullman ad alcuni tifosi amaranto che avevano seguito la squadra in trasferta fino a Roma e che erano stati trattenuti e malmenati dalla polizia.
[modifica] Curiosità
- Suo fratello, Alessandro Lucarelli è un difensore che, dopo aver giocato anch'egli nel Livorno, è stato ceduto in prestito alla Reggina nell'estate del 2005.
- Ha giocato anche nella Nazionale Italiana Under 21: nella partita Italia-Moldova, che si disputò a Livorno allo stadio Armando Picchi. Dopo aver realizzato un gol, si levò la maglia azzurra, facendo vedere la sua maglietta, quella degli ultras, su cui era stampato il volto di Che Guevara. Dopo l'episodio, uno dei pochi in cui la politica non c'entrava perché celebrava i tifosi e non il soggetto rappresentato, Lucarelli fu multato e non giocò più in U21. Riconquista la maglia della nazionale, stavolta quella più importante, solamente nell'estate del 2005, da capocannoniere della serie A, in una tournée negli USA, segnando una rete.
- La squadra a cui ha segnato più gol è il Palermo.
- Ha realizzato quattro gol durante la partita Parma-Livorno dell'1 maggio 2005, terminata col punteggio di 6 a 4 per i padroni di casa.
- È sposato con Susy ed ha due figli (Mattia e Alisia).
- Si trovava in vacanza alle Maldive quando è avvenuto il terribile tsunami che ha distrutto il Sud-Est asiatico alla fine del 2004.
- È molto bravo di testa e nei calci piazzati.
- È stato eletto "Sportivo Toscano dell'anno 2005" in seguito a votazioni tramite internet con più di 102.000 contatti. A Lucarelli è andato il 48% dei voti.
- Alla sua figura sono ispirate due canzoni: I Los Fastidios gli ha dedicato nel loro ultimo lavoro "Rebels 'N' Revels", la canzone "Un Calcio ad Un Pallone" mentre la Casa del Vento nell'album "Il grande niente" sulla sua storia ha inciso il brano "Ala sinistra".
[modifica] Voci correlate
[modifica] Altri progetti
- Wikiquote contiene citazioni di o su Cristiano Lucarelli
[modifica] Collegamenti esterni
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