Clathrus ruber
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Clathrus ruber | |||||||||||||||||||||
Clathrus ruber |
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Classificazione scientifica | |||||||||||||||||||||
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Nomenclatura binomiale | |||||||||||||||||||||
Clathrus ruber P. Micheli, 1729 |
Clathrus ruber |
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Leggere le avvertenze prima di consumare i funghi raccolti. | ||
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Clathrus ruber P. Micheli, Nova plantarum genera (Florentiae): 214 (1729)
Il Clathrus ruber è un fungo tanto curioso quanto abbastanza comune che appartiene alla famiglia delle Phallaceae.
Questo particolare fungo, a maturità, secerne una gleba deliquescente di color marrone-verdognola oppure nerastra che emana odore cadaverico abbastanza fastidioso, avvertibile anche a distanza; odore forte ma non al livello di quello del Phallus impudicus o del Phallus hadriani, che è assolutamente insopportabile e chiaramente percepibile anche a molti metri.
Venne descritto, per la prima volta, nel 1592 da Fabio Colonna, che lo denominò "Fungo lanterna" per la sua particolare forma.
Indice |
[modifica] Descrizione della specie
[modifica] Corpo fruttifero
Quando immaturo, si presenta a forma di un ovetto, racchiuso in una volva bianca (esoperidio), con alla base una piccola appendice radiciforme.
[modifica] Volva
A maturità si lacera e fuoriesce un ricettacolo (endoperidio) a forma di gabbia ed a larghe maglie, di color rosa, poi rosso sangue o rosso-scarlatto; le maglie della gabbia, internamente, sono cosparse di mucillagine granulosa di colore olivastro o bruno-verdastro, che contiene le spore.
[modifica] Carne
Fragile, fetida.
- Odore: cadaverico, fecale, insopportabile, percepibile anche a distanza.
[modifica] Spore
Di colore bruno o verdastro in massa, ellittiche, lisce, guttulate, 5-6 x 1,5-2 μm.
[modifica] Habitat
Cresce dalla primavera all'autunno nei luoghi umidi, orti, giardini e boschi di latifoglie. Non sono infrequenti gli avvistamenti d'inverno, se il tempo è mite.
[modifica] Commestibilità
Non commestibile, poco invitante. Tuttavia, secondo voci non confermate, in alcune nazioni del nord Europa viene consumato senza problemi allo stato di "ovolo", privato del peridio.
[modifica] Confondibile con:
- Phallus impudicus / Phallus hadriani allo stato di ovolo.
[modifica] Etimologia
- Genere: dal latino clathrus = inferriata, cancello, per la sua forma.
- Specie: dal latino ruber = rosso, per il suo colore.
[modifica] Sinonimi e binomi obsoleti
- Clathrus cancellatus Tourn. ex Fr., Syst. mycol. (Lundae) 2(2): 288 (1823)
[modifica] Nomi volgari
- Clatro rosso
- Fungo lanterna
- Gabbiola
[modifica] Collegamenti esterni
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