Castrignano del Capo
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Castrignano del Capo | |||
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Stato: | Italia | ||
Regione: | Puglia | ||
Provincia: | Lecce | ||
Coordinate: |
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Altitudine: | 121 m s.l.m. | ||
Superficie: | 20,27 km² | ||
Abitanti: |
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Densità: | 270,1 ab./km² | ||
Frazioni: | Santa Maria di Leuca, Giuliano, Salignano | ||
Comuni contigui: | Alessano, Gagliano del Capo, Morciano di Leuca, Patù | ||
CAP: | 73040 | ||
Pref. tel: | 0833 | ||
Codice ISTAT: | 075019 | ||
Codice catasto: | C336 | ||
Nome abitanti: | castrignanesi | ||
Santo patrono: | San Michele Arcangelo | ||
Giorno festivo: | 29 settembre | ||
Sito istituzionale |
Indice |
[modifica] Informazioni statistiche
Castrignano del Capo dista 65,4 chilometri da Lecce, capoluogo della omonima provincia cui il comune appartiene, e ha una superficie di 20,27 chilometri quadrati per una densità abitativa di 270,1 abitanti per chilometro quadrato. Sorge a 121 metri sopra il livello del mare.
Nel censimento del 2001 il Comune ha fatto registrare una popolazione pari a 5.474 abitanti (detti "Castrignanesi"), mostrando quindi nel decennio 1991 - 2001 una variazione percentuale di abitanti pari al 3%.
Gli abitanti sono distribuiti in 2.076 nuclei familiari con una media per nucleo familiare di 2,64 componenti.
Abitanti censiti
[modifica] Territorio
L'abitato, dalla planimetria molto confusa, delimitata da un perimetro altrettanto irregolare, si estende tra Serra di Vereto e la costa adriatica. Fanno capo al Comune di Castrignano del Capo magnifiche frazioni importantissime per le risorse turistiche: Giuliano e Salignano (rispettivamente a Nord-Ovest e a Est) e Santa Maria di Leuca, un moderno centro balneare sorto sul sito di un'antica città messapica, nell'insenatura tra il Capo Santa Maria di Leuca e punta Ristola, la parte più meridionale della penisola salentina. In qualità di località balneare, Santa Maria di Leuca è stata segnalata con tre vele nella Guida Blu di Legambiente ed è stata Bandiera Blu delle Spiagge nell'anno 2005. Dall'ottobre 2006, parte del suo territorio rientra nel Parco Costa Otranto - Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase istituito dalla Regione Puglia allo scopo di salvaguardare la costa orientale del Salento, ricca di pregiati beni architettonici e di importanti specie animali e vegetali.
[modifica] Storia
Così come per Castrignano dei Greci e per Castrì di Lecce, anche per Castrignano del Capo si pensa che il nome derivi dal latino "castrum" che significa fortezza, accampamento. Infatti il paese fu certamente insediamento romano anche se la presenza dell'uomo sin dall'età del Bronzo è avvalorata dal menhir detto "di Ussano" posto in località Giuliano.
Pare addirittura che San Pietro stesso nei sui viaggi si sia fermato a Castrignano del Capo (precisamente a Santa Maria di Leuca) e che, da allora, il tempio dedicato a Minerva sia diventato il Santuario della "Madonna de finibus terrae".
Veri e propri centri urbani cominciarono, comunque a prendere forma intorno al X secolo, quando i Saraceni distrussero Vereto causando la fuga dei suoi abitanti che, a loro volta, diedero vita a nuovi agglomerati nei dintorni ed anche dove ora sorge Castrignano del Capo.
Nel corso dei secoli Castrignano fu sotto i Conti de Alneto della Ratto, sotto i Balzo, i Capua, i Gonzaga, i Guarini ed altri ancora.
Dalla fine del secondo conflitto mondiale ad oggi si sono susseguiti i seguenti sindaci:
- Pippi Stefanachi
- Vincenzo Cantoro
- Peppino Calabrese
- Elio Ivagnes
- Nando Marzo
- Roberto Pirelli
- Franco Siciliano
- Antonio Ferraro (attualmente in carica)
[modifica] Cultura e prodotti tipici
Il Paese è dedito all'agricoltura e soprattutto al turismo.
Grazie alla vicina Santa Maria di Leuca, che attrae ogni anno moltissimi turisti, il paese è ricco di strutture ricettive e punti di ristoro che costituiscono proprio la sua ricchezza maggiore. Infatti, quella che dovrebbe essere una frazione con importanza più limitata rispetto al comune è invece uno dei tesori più cari di tutto il Salento: Santa Maria di Leuca, estremo lembo d'Italia.
[modifica] Curiosità
Gli abitanti di Castrignano del Capo sono soprannominati "cuzziddi", che vuol dire "piccole lumache", a causa di un fatto, tra storia e leggenda, che li avrebbe visti protagonisti tanti anni fa.
Successe, in pratica, che durante una processione in onore di San Giuseppe, scoppiò un temporale ed i fedeli si dettero alla fuga in cerca di riparo. Finita la pioggia, anziché preoccuparsi della statua del Santo, abbandonata sulla strada fradicia, tutta la gente si mise a raccogliere lumache, mentre, i vicini di Salignano presero la statua di San Giuseppe e la portarono con sé al loro paese, acquisendo così il diritto ad organizzare la festa in suo onore.
L'appellativo "cuzziddi" fu attribuito ai Castrignanesi dagli abitanti di Gagliano del Capo, comune limitrofo, i quali a loro volta venivano chiamati dai Castrignanesi "ventrivianche" e "capivacanti".
[modifica] Da visitare
Castrignano del Capo:
L’antico centro di Castrignano del Capo, detto "Borgo Terra", rappresenta la prima società rurale del paese e risale al periodo delle nobili famiglie del luogo. Il Borgo è costituito da una serie di piccole e contorte stadine (o meglio vicoli) che si snodano tra le pareti, una volta bianche, delle case a corte con caratteristici balconi. In abbandono per molto tempo negli ultimi anni ha riacquistato l’importanza che gli compete. Sicuramente uno dei luoghi più belli e suggestivi del paese.
Al centro del paese si trova la Chiesa Madre dedicata a San Michele Arcangelo. La costruzione iniziò il 2 aprile del 1743 sulle rovine di una precedente chiesa distrutta dal terremoto del 20 febbraio 1743. I lavori furono completati nel 1751 ed il 22 dicembre dello stesso anno avvenne la consacrazione alla presenza del vescovo Luigi D’Alessandro. Realizzata in carparo, la chiesa misura una lunghezza di 36 metri, larghezza di 11 metri ed altezza di 17 metri. Il portone centrale è ricco di bassorilievi, stemmi che ricordano la vecchia chiesa ed una statua di San Michele, in pietra, adagiata al centro di una cornice che poggia su due colonne laterali. L’interno, ad unica navata, ha sei altari laterali (tre per lato) e numerose tele raffiguranti Santi. Da ricordare la statua in legno datata 1707 , opera del napoletano Nicola Fumo, raffigurante San Michele Arcangelo. Nella navata di destra, sopra il terzo altare, troviamo l’organo costruito dall’illustre artigiano Sebastiano Kircher nel 1751. Alto circa tre metri e largo due, l’organo è formato da una cassa a tre campane e 25 canne.
A metà circa della strada che da Santa Maria di Leuca porta a Castrignano del capo, o viceversa, si trova la Chiesa di San Giuseppe, in antico tappa obbligata per i pellegrini che dai paesi dell’entroterra erano diretti al Santuario di Leuca. I lavori di costruzione iniziarono nel 1620. L’arrivo a Leuca degli algerini interrupe la costruzione e la chiesa rimase in abbandono. Successivamente i lavori furono completati dai cittadini di Castrignano e Salignano. Sul portale d’ingresso si possono ammirare alcune decorazioni. Oggi la chiesa è completamente circondata da una pineta e viene aperta in occasione della festa si San Giuseppe il 19 marzo.
Santa Maria di Leuca:
Il promontorio Japigeo "de finibus terrae" estremo lembo della penisola salentina, il Santuario dedicato alla "Madonna de finibus Terrae", le grotte, le ville ottocentesche. (vedi pagina corrispondente)
Salignano:
Chiesa di Sant'Andrea e Chiesa della Purificazione, Torre del 1550.(vedi pagina corrispondente)
Giuliano:
Castello cinquecentesco. (vedi pagina corrispondente)
[modifica] Voci correlate
[modifica] Collegamenti esterni
- Sito del Comune di Castrignano del Capo
- Figure storiche di Castrignano del Capo
- Cunti, culacchi e proverbi nella tradizione popolare