Castel Viscardo
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Castel Viscardo | |||
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Stato: | Italia | ||
Regione: | Umbria | ||
Provincia: | Terni | ||
Coordinate: |
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Altitudine: | 507 m s.l.m. | ||
Superficie: | 26 km² | ||
Abitanti: |
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Densità: | 117 ab./km² | ||
Frazioni: | Monterubiaglio, Viceno, Pianlungo, Le Prese | ||
Comuni contigui: | Acquapendente (VT), Allerona, Castel Giorgio, Orvieto | ||
CAP: | 05014 | ||
Pref. tel: | 0763 | ||
Codice ISTAT: | 055010 | ||
Codice catasto: | C289 | ||
Nome abitanti: | castellesi | ||
Santo patrono: | S. Antonio da Padova | ||
Sito istituzionale |
Castel Viscardo è un comune di 3.046 abitanti della provincia di Terni.
Indice |
[modifica] Amministrazione comunale
Sindaco: Massimo Tiracorrendo dal 12-13/06/2004
Centralino del comune: 0763 361010
Email del comune: castelviscardo@virgilio.it
- Classificazione climatica: zona E, 2287 GR/G
Castel Viscardo fa parte della Comunità Montana Monte Peglia e Selva di Meana
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
[modifica] Informazioni Generali
Castel Viscardo si erge a ridosso dell'Altopiano dell'Alfina, a 507m. s.l.m., dista 13Km da Orvieto. Il centro si sviluppa attorno al castello denominato "Castello di Madonna" eretto nel XIV sec. che dapprima proprietà della famiglia Monaldeschi della Cervara, poi divenne feudo dei Principi Spada e tuttora di proprietà dei Duchi di Montevecchio. Testimonianze di un centro abitato antecedente la costruzione del castello, si hanno sin dal VI sec. a.C., è infatti databile a quest'epoca la necropoli etrusca che si estende a pochi chilometri dal paese in località "Caldane". Il paese si pone in una splendida posizione panoramica, che si apre nell vallata del Fiume Paglia fino ad Orvieto. Le attività produttive sono legate all'agricoltura e all'artigianato, la ricchezza geologica del territorio è data dal'argilla, materiale primo dell'industria del laterizio, infatti il Comune conta una decina di aziende che producono il "cotto(o mattone) fatto a mano", materiale da costruzione utilizzato da sempre nell'edilizia per le sue particolari proprietà di resistenza alle intemperie. Altra attività produttiva è data dal settore vitivinicolo, nel territorio di Castel Viscardo si ptoducono pregiatissimi vini tra i quali l'"Orvieto d.o.c.", accanto a questa produzione non si può non citare l'olio di oliva extra vergine, prodotto tramite la spremitura a freddo delle olive, così da mantenere tutte le caratteristiche organolettiche.
[modifica] Feste e Tradizioni
- 3 maggio - Festa Patronale dell'Esaltazione della Croce
- 27 agosto - Festa Patronale in onore di Sant'Antonio di Padova
- Agosto - Sagra della Cannelletta
- notte dell'Epifania - Canto della "Pasquarella" per le vie del paese
- 17 gennaio benedizione degli animali e distribuzione dei "panettuzzi di Sant'Antonio"
- venerdì di Pasqua - processione del Cristo Morto
[modifica] Complesso bandistico "G. Verdi"
La banda musicale di Castel Viscardo fu fondata nell’estate del 1886 tra alcuni appassionati di musica che decisero di intitolarla a Giuseppe Verdi, che in quegli anni veniva acclamato in tutto il mondo. Il primo Maestro fu Giovanni Glicerio Bonserini, un valente musicista di Orvieto. La banda era costituita da una trentina di persone; c’erano giovani, diversi adulti e qualche anziano; tutti lavoravano in campagna e nei mesi caldi la maggioranza di loro andava alle fornaci. La stagione cominciava in primavera e terminava in autunno; i concerti, chiamati "servizi", si svolgevano soprattutto in occasione delle feste del paese. La banda di Castel Viscardo unica in tutto il circondario, cominciò ad essere richiesta anche nei centri vicini. Fu così che i musicanti iniziarono a spostarsi esibendosi nei paesi limitrofi. Ancora oggi la banda di Castel Viscardo continua a prestare i propri "servizi".
[modifica] Aeroporto di Orvieto/Castel Viscardo
L'aeroporto di cui oggi rimangono solo poche rovine, venne realizzato nel 1938, nell'altopiano a confine dei comuni di Orvieto e Castel Viscardo, il progetto delle caserme e degli edifici funzionali si deve all'ing. Roberto Marino, mentre le aviorimesse furono progettate da l'ing. Pier Luigi Nervi, queste ultime interamente realizzate in cemento armato, fecero dell'aeroporto un'opera unica nel suo genere. L'inaugurazione dell'aeroporto avvenne il 27 marzo 1938, l'aeroporto tra il 1936 e il 1940 ospitò la "scuola di pilotaggio di 2° periodo", tra il 1940 e il '42 vennero costruite sempre dall'ing Nervi altre due aviorimesse, nel 1942 venne dislocato ad Orvieto il 18° Stormo o "Stormo Trasporti". Il 9 settembre 1943, il giorno dopo l'armistizio, l'aeroporto viene assediato dalla Wehrmacht e divenne ben presto la base operativa dell'aviazione tedesca, dopo diversi bombardamenti degli alleati, i tedeschi nel 1944 decisero di spostarsi più a nord bruciando i velivoli e distrugendo tutte le strutture dell'aeroporto.
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