Visione binoculare
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
La visione binoculare è la caratteristica del sistema visivo, propria di alcune specie animali, per cui un'immagine viene proposta sul piano retinico da entrambi gli occhi.
Quando entrambi gli occhi partecipano a formare un'unica percezione visiva si parla di binocularità, se invece generano percezioni separate si parla di biocularità
Indice |
[modifica] Generalità
Il presupposto indispensabile per l' organizzazione della visione binoculare, è che entrambi gli occhi osservino una stessa area dello spazio, e che non siano presenti deviazioni degli assi visivi.
[modifica] Direzione visiva e punti corrispondenti
L'organizzazione dello spazio visivo prende come riferimento la fovea; un oggetto che forma la sua immagine su un'area retinica posta temporalmente e verso il basso rispetto ad essa, viene localizzato come proveniente dall'alto e dal lato nasale, cioè diametralmente opposta. Questa localizzazione è detta foveocentrica. I campi visivi dei due occhi sono legati reciprocamente; ad un'area retinica dell'occhio destro corrisponde un'altra dell'occhio sinistro, in posizione omologa. Le due fovee sono i punti corrispondenti principali, e la restante parte dell'area retinica viene organizzata anch'essa per aree corrispondenti. Per questo motivo, la direzione visiva risultante appare come originata da un occhio posto al centro dei due reali. Questa direzione visiva viene quindi definita ciclopica.
[modifica] Oroptero e diplopia fisiologica
Oroptero è quella porzione di spazio in cui gli occhi percepiscono un'immagine su aree retiniche corrispondenti, i cui punti vengono visti singolarmente. La scoperta è attribuita a Vieth, nel 1818. La porzione di spazio esterna a questa area circolare, definita oroptero, viene percepita doppia, poiché non stimola aree retiniche corrispondenti. Questo fenomeno è definito diplopia fisiologica.
[modifica] Percezione binoculare
Suddivisione del processo evolutivo e cognitivo dell'apparato visivo umano, proposto da Worth nel 1915, la percezione binoculare è composta da diversi fenomeni:
- percezione simultanea o diplopia
- fusione
- stereopsi
Ogni fenomeno è di livello superiore al precedente, e la presenza del grado più elevato, la stereopsi prevede la presenza dei due precedenti.
[modifica] Percezione simultanea
La percezione simultanea è la capacità di percepire contemporaneamente le immagini sui due occhi. In questa situazione è assente la soppressione di uno dei due occhi, è presente la biocularità, ma assente la binocularità.
[modifica] Fusione
La fusione è una capacità visiva successiva alla percezione simultanea, e presenta una componente motoria ed una sensoria. La prima implica l'attività dei muscoli estrinseci oculari, per il posizionamento degli assi visivi sull'oggetto interessato. La seconda è relativa alla capacità psichica di formare, da due immagini retiniche simili, una rappresentazione visiva singola.
[modifica] Stereopsi
La stereopsi è la capacità percettiva che consente di unire le immagini provenienti dai due occhi, che a causa del loro diverso posizionamento strutturale, presentano uno spostamento laterale. Questa disparità viene sfruttata dalla psiche per trarre informazioni sulla profondità e sulla posizione spaziale dell'oggetto mirato.
[modifica] Fonti
- Manuale di ottica e optometria, Anto Rossetti, Ed. Zanichelli.