Virgo
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Virgo | |
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Nome nel manga: | Shaka della Vergine |
Nome originale: | 乙女座のシャカ (Virgo no Shaka) |
Doppiatore originale: | Mitsuya Yuuji |
Doppiatore italiano: | Felice Invernici |
Stirpe: | Cavaliere d'oro |
Costellazione: | Vergine |
Età: | 20 |
Data di nascita: | 19 settembre |
Luogo di nascita: | India |
Altezza: | 182 cm |
Peso: | 68 kg |
Gruppo sanguigno: | AB |
Luogo di allenamento: | Lungo il fiume Gange |
Maestro: | Sconosciuto |
Abilità di combattimento | |
Tecniche: |
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Tecnica di pugno: | |
Tecnica di piede: | |
Attributi dell'armatura: | |
Spirito/cosmo: | |
Colpi a distanza: | |
Tutti i personaggi Progetto fumetti • Progetto cinema |
Virgo (in originale Shaka) è un personaggio della serie animata e manga i Cavalieri dello Zodiaco.
[modifica] Personaggio
Shaka è un Cavaliere d'oro, custode della sesta casa dello zodiaco e appartentente alla costellazione della Vergine. Considerato la reincarnazione di Buddha, grazie alla sua profonda intuizione riesce a prevedere gran parte di ciò che avverrà, e senza essere influenzato da alcun lato, scopre la realtà delle cose: per questo fatto, viene considerato come l'uomo in assoluto piu' vicino a Dio nel manga. Nell'anime invece è considerato l'uomo più vicino ad Atena, più vicino perché con compiti simili: Atena è guardiana del paradiso dei cavalieri, Shaka invece è guardiano di Ade. Oltre a poter viaggiare da solo e di sua volontà nel tempo e nello spazio, la sua abilità è riconosciuta come superiore alla loro anche dagli altri Cavalieri d'Oro.
Shaka appare la prima volta nella storia nel flashback in cui viene narrata la crociata solitaria di Ikki di Phoenix nel territorio dei Cavalieri Neri alla ricerca della propria armatura; pur essendo superiore all'intero esercito di cavalieri neri, Ikki non potrà nulla contro il cavaliere d'oro, che comunque sceglierà di risparmiarlo, non percependo in lui alcuna malvagità. Shaka si schiererà in difesa del Grande Sacerdote quando Aiolia di Leo, tornato al Santuario, lo accusa di tradimento nei confronti della dea Athena e dell'omicidio del fratello Aiolos. Lo scontro nelle camere del palazzo di Arles finisce in un pareggio, e il Sacerdote colpirà il guerriero del Leone alle spalle. Durante la corsa alle 12 case il Cavaliere della Vergine diventa un insormontabile muro per tutti i guerrieri di bronzo, fino all'arrivo di Ikki di Phoenix che fino a quel momento si era tutenuto in disparte. Nonostante la superiorità del cavaliere d'oro e un combattimento atroce e senza via di scampo, durante il quel Ikki viene privato dei cinque sensi quando Shaka apre gli occhi (che solitamente tiene chiusi per concentrare la potenza del suo cosmo privandosi di uno dei sensi) colpendolo con Tenbu Horin. Si tratta della tecnica più potente di Shaka, una tecnica che unisce l'arte dell'ttacco all'arte della difesa e dalla quale non è possibile fuggire. Chi viene colpito non può né difendersi, né attaccare mentre viene privato dei 5 sensi. Ikki viene privato dei 5 sensi, ma il suo cosmo comincia ad espandesi, allora Shaka lo priva anche del sesto senso: l'intuito; Ikki continua in ogni caso ad espandere il suo cosmo, raggiungendo il settimo senso e decide di sacrificare la propria vita, portando Shaka con sé in uno spazio esterno e permettendo così agli altri cavalieri di bronzo di passare la sesta casa. Ikki riesce nel suo intento poiché privandosi dei 5 sensi aumenta a dismisura il potere del suo cosmo per poi esplodere tutto in una volta. E' lo stesso Shaka a mostragli la strada della vittoria, come afferma Ikki nel manga, il quale tenendo chiusi i suoi occhi riesce ad espandere il suo cosmo a dismisura. In questo modo Ikki riesce a sconvolgere la mente tranquilla di quel guerriero superiore, e Shaka decide di salvargli la vita. Infatti Shaka non riceve nessun danno dal combattimento con Ikki e potrebbe tornare dallo spazio esterno da solo, ma chiede l'aiuto di Mu dell'ariete per riportare con sé Ikki. Infatti Ikki insinua per la prima volta il dubbio nella mente di Shaka, il quale ripara l'armatura della fenice e lo fa passare spiegandoli che Seiya sta combattendo da solo contro il Gran Sacerdote in quel momento.
Nella saga di Hades, durante la scalata delle dodici case compiuta dagli ex-cavalieri d'oro divenuti specter, a causa dell'Atena Exclamation lanciata da Saga, Shura e Camus, che avevano invaso il Santuario, incontra una fine sublime, ma uccidendosi da solo, allo stesso modo di Atena, per entrare nell'Ade, il mondo dei morti. Grazie all'ottavo senso infatti, Shaka non muore, ma giunge nell'Ade da vivo, in qualità di accompagnatore della dea; avrà un ruolo minore durante la prima schermaglia tra Athena ed Hades. Abbandonato dalla divinità benevola, che decide di sacrificarsi per rallentare l'estinzione del genere umano, rimane bloccato dinanzi all'impassabile muro del pianto, che verrà poi abbattuto grazie al sacrificio dell'intera casta dei Cavalieri D'Oro. Cesserà dunque così la sua esistenza.
Shaka è l'unico cavaliere d'oro a possedere l'ottavo senso in quanto l'ha raggiunto all'età di otto anni. Nei suoi discorsi con il Buddha, questi gli rivela l'essenza della vita: "la morte non è la fine di tutto, ma al più un cambiamento. Solo che apprenderai cio' con la meditazione, nonostante la tua natura di essere umano, sarai l'uomo più vicino agli dei". L'ottavo senso infatti consiste nell'essere padroni di questo cambiamento cosicché da entrare all'inferno da vivi, caratteristica propria solo degli specter che possono entrare ed uscirne grazie alla protezione di Ades. Shaka dimostra la sua padronanza dell'ottavo senso già prima della saga di Hades, anche se essa passa inosservata poiché non vi è citazione nell'opera. Durante la battagli alla sesta casa tra Ikki e Shaka, quest'ultimo viene trasportato nello spazio esterno verso il regno dei morti, ma Shaka riesce a salvarsi e riportare indietro grazie all'aiuto di Mu anche Ikki. Durante la battaglia contro i cavalieri d'oro resuscitati da Hades la padronanza dell'ottavo senso gli permette di mascherare la sua discesa nel regno di morti poiché tutti lo credono ucciso dall'Athena Exclamation, ma in realtà non è così (come si intuisce nel flashback dell'infanzia di Shaka mentre discorre con il Buddha). Solo Orfeo della Lira possiede l'ottavo senso prima della Saga di Hades poiché discende da vivo negli inferi seguendo Euridice. Temporalmente dovrebbe essere prima Shaka a raggiungere l'ottavo senso poiché Orfeo incontra nell'Ade Pandora che è già adulta e considerando che Pandora ha più meno l'età di Ikki dovrebbe trattarsi di lui.
[modifica] Colpi
- Tenma Kofuku (天魔降伏): rassegnazione del male. Nell'anime viene chiamato abbandono dell'Oriente. Non si tratta di un colpo fisico, ma bensì di una serie di illusioni che colpiscono la mente dell'avversario e finiscono per infliggere danni fisici, anche mortale come nel caso del gruppo di Specter capeggiati da Gigant nella serie di Hades.
- Kahn (カーン): è una tecnica di difesa impenetrabile, che riesce a difendere Shakka anche dall'attacco di tre cavalieri d'oro. Infatti nella saga di Hades Shaka riecse a difendersi dall'excalibur di Shura, dal diamond dust di Camius e dalla galaxian explosion di Saga grazie a questa tecnica riportando solo un leggero graffio.
Il Kahn viene utilizzato da Shaka per la prima volta nello scontro con andromeda alle 12 case e poi ancora nella Saga di Hades.
- Tenkū Haja Chimi Moryo:
- Rikudo Rinne (六道輪廻): Nell'anime viene chiamato Volta di Minosse. Anche questo colpo non è un colpo fisico ma un'altra serie di illusioni che porta la vittima alla morte perdendosi in uno dei sei mondi dell'aldilà.
- Tenbu Horin (天舞法輪): Il supremo colpo mortale di Shaka, che ha raggiunto l'illuminazione sulle verita' dell'universo, tattica di combattimento che unisce assieme offesa e difesa che priva l'avversario di tutti i sei sensi senza che esso possa fare nulla per difendersi o contrattaccare.
[modifica] Curiosità
Il Cavaliere d'oro della Vergine richiama continuamente la figura di Siddharta Gautama, il buddha storico noto come Śakyamuni. Lo stesso nome Shaka non è che la translitterazione comunemente usata in Giappone per chiamare l'Illuminato della nostra era.
Ecco un breve elenco dei momenti in cui Kurumada cita la vita del Buddha servendosi del guardiano della sesta casa:
- Alla propria nascita egli pronunciò la frase 天上天下唯我独尊 (Tenjō tenge yuiga dokuson), che tradotto suonerebbe come "Né sopra il cielo né al di sotto di esso esiste persona più preziosa di me". Siddharta fece la stessa affermazione, dopo aver compiuto sette passi in ciascuna delle otto direzioni. Con questa frase annunciò che quella sarebbe stata la sua ultima incarnazione come schiavo del ciclo di morte e rinascita.
- Per combattere con i tre Cavalieri d'oro divenuti Specter, Shaka procede fino al giardino di fiori all'interno della casa della Vergine, dove fioriscono gli alberi gemelli di Sala. Lì si lascerà uccidere, ma non prima di aver comunicato il suo ultimo insegnamento. Śakyamuni, secondo la tradizione, cessa la sua esistenza terrena tra due alberi identici dopo aver donato ai discepoli l'ultimo Dharma.
- Giunto alla fine della sua esistenza terrena, Shaka non muore semplicemente per poi reincarnarsi: piuttosto continua la sua esistenza sotto una forma differente, dotata dell'ottavo senso, che gli permette di entrare nell'Ade da vivo. Come lui il Buddha storico non muore, ma permane nella nostra dimensione sotto molteplici forme differenti.
- La scena in cui Ikki cerca di fuggire da Shaka durante il loro scontro, per poi ritrovarsi nella mano di una statua gigante di un Buddha, è una citazione dal romanzo di Wu Chengen, Viaggio in Occidente. Sun WuKong, il protagonista del romanzo, viene provocato da Śakyamuni il quale afferma che lo Scimmiotto non è in grado di volar via dalla sua mano; per tutta risposta Wukong compie un balzo enorme ed atterra in una sezione vuota del paradiso, in cui sono presenti soltanto cinque pilastri. Dopo aver scritto "Sun WuKong è stato qui" su uno di essi, ritorna nel palmo della mano del Buddha; questi, sorridendo, gli mostra il suo indice. La scritta da esso appena fatta è in realtà sul dito dell'illuminato.
Ovviamente, non mancano i riferimenti alla stessa religione Buddhista:
- Il Cavaliere tiene gli occhi chiusi per far sì che il suo cosmo, elevato grazie all'interruzione senza pausa del senso della vista, esploda in una sola volta nel momento stesso in cui apre gli occhi. In maniera simile durante la meditazione si tenta di limitare l'utilizzo dei sensi, che per il Buddhismo sono sei; essi costituiscono, nella forma in cui noi li concepiamo, nient'altro che una zavorra al fine del raggiungimento dell'illuminazione.
- Il Rikudo Rinne spedisce in una delle sei sfere di reincarnazione del Saṃsāra, il mondo dei sensi, di continua morte e rinascita. Il fine ultimo di ogni tipologia di Buddhismo è quello di trarre in salvo da questo ciclo ogni singolo essere vivente. I sei stadi nei quale è possibile reincarnarsi sono, dal peggiore al migliore: dannato, residente all'inferno buddhista, Avici; Preta, ossia spettro perennemente affamato; animale; essere umano; Asura, o anti-dio o demone della guerra; Deva, o divinità.