Trattato di Uccialli
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Il trattato di Uccialli fu stipulato fra Italia e Etiopia il 2 maggio 1889 nell'accampamento del negus Menelik, re di Etiopia, ad Uccialli; in base a questo documento il sovrano etiope riconosceva l'Eritrea come colonia italiana.
Vennero stipulate due versioni del trattato, nelle lingue dei due contraenti, italiano e amarico; le due versioni differivano nella stesura dell'articolo 17, nella versione italiana si stabiliva che il negus "consente di servirsi" del governo italiano per "tutte le trattative d'affari che avesse con altri governi", mentre nella versione in amarico si affermava che il negus "può trattare tutti gli affari che desidera con i regni di Europa mediante l'aiuto del regno d'Italia".
Ne nacque una controversia per cui l'Italia si ritenne autorizzata a porre il proprio protettorato sull'Etiopia, mentre Menelik contestava questa interpretazione. Questo qui pro quo costituirà il casus belli della guerra italo etiopica del 1895-1896 che si concluse con la sconfitta subita dall'Italia.
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