Tiziano Sclavi
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Tiziano Sclavi (Broni, 3 aprile 1953) è un autore di fumetti italiano.
Sclavi è noto in particolare per la creazione di Dylan Dog, una delle serie italiane di maggior successo. In realtà nel corso della sua carriera ha affrontato numerose e diverse forme di scrittura, spaziando dalla narrativa, alle canzoni, ai libri per bambini.
[modifica] Biografia
Tiziano Sclavi vive i primi anni della sua vita in varie località della provincia di Pavia, principalmente a Stradella, pur trasferendosi spesso a causa del lavoro del padre, segretario comunale.
Vince giovanissimo un concorso di scrittura alle scuole medie con una serie di racconti intitolata Storie Storte. Durante il Liceo Classico collabora con il Messaggero dei ragazzi e con il Corriere dei Piccoli. Finito il Liceo si traferisce a Milano, dove inizia una collaborazione con il Corriere dei ragazzi dove inizierà a scrivere testi per i fumetti. Nei primi anni settanta pubblica diversi racconti gialli con lo pseudonimo di Francesco Argento, in omaggio a Francesco Guccini e Dario Argento. In seguito pubblica altri racconti ed il romanzo: Film.
Nel 1981 Sclavi inizia a lavorare per la Casa Editrice Cepim, di Sergio Bonelli, in qualità di sceneggiatore per fumetti, scrivendo storie per varie serie, tra le quali: Zagor, Mister No, Ken Parker e Martin Mystère. Nel 1986 esce il primo numero di Dylan Dog, pubblicato da Sergio Bonelli Editore, che in breve diventerà uno dei più venduti e famosi fumetti italiani.
I suoi primi romanzi, Film (1974) e Guerre terrestri (1978), passano del tutto inosservati, ma dopo il successo di Dylan Dog, Sclavi ha la possibilità di farsi notare anche con opere che erano rimaste nel cassetto per anni. Vedono la luce quindi Tre (1988), Dellamorte Dellamore (1991, scritto in realtà prima di Dylan Dog a cui è servito da ispirazione), Nero (1992), Sogni di sangue (1992), Apocalisse (1993, versione definitiva di Guerre terrestri), Nel buio (1993), Mostri (1994), La circolazione del sangue (1995), Le etichette delle camicie (1996), Non è successo niente (1998).
Dopo quest'ultima opera, deluso dalla fredda accoglienza di pubblico e critica, Sclavi dichiara di non aver più niente da raccontare, ma nell'aprile 2006 ritorna sui suoi passi pubblicando un altro romanzo: Il tornado di valle Scuropasso.
Dai suoi romanzi Nero e Dellamorte Dellamore sono stati tratti gli omonimi film girati rispettivamente da Giancarlo Soldi (1992) e Michele Soavi (1994).
Nel 1994, con Mostri, ha vinto il Premio Scerbanenco.
Nel 2005 ha donato alla biblioteca comunale "Bruno Munari" di Venegono Superiore (VA) parte della sua biblioteca personale con un lascito di quasi 8000 volumi di grafica, fumetti, disegno e arti varie che verrà catalogato e conosciuto come il Fondo Sclavi.
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