Tenzin Gyatso
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«Per me è molto importante essere un monaco. Anche nei miei sogni, io mi riconosco come un semplice monaco buddhista, quasi mai come il Dalai Lama.»
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(Tenzin Gyatso)
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Tenzin Gyatso (Taktser, 6 luglio 1935) è il XIV Dalai Lama e premio Nobel per la pace nel 1989.
Dal 1959 è in esilio in India, a Dharamsala (Himachal Pradesh) dove è stato seguito da 120 mila tibetani e dove si è costituito il governo tibetano in esilio.
Il 14 ottobre 2006, presso l'Aula Magna della Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università degli studi Roma Tre, Tenzin Gyatzo ha ricevuto la laurea honoris causa in biologia, come riconoscimento per il suo interesse e il suo impegno per la scienza e in particolare per le discipline neurobiologiche.
Indice |
[modifica] Primi anni
Il Dalai Lama è nato come Lhamo Dondrub il 6 luglio 1935 nel villaggio di Taktser (Amdo) nel nord est del Tibet.
All'età di due anni venne riconosciuto come reincarnazione del XIII Dalai Lama Thubten Gyatso, proclamato perciò Dalai Lama e ribattezzato Jetsun Jamphel Ngawang Lobsang Yeshe Tenzin Gyatso, ovvero Sacro Signore, Gloria gentile, Compassionevole, Difensore della fede, Oceano di saggezza.
I buddisti tibetani si riferiscono a lui come Yeshe Norbu ("la gemma che realizza i desideri") o semplicemente Kundun ("la Presenza"). Nel mondo occidentale è spesso chiamato Sua Santità il Dalai Lama, stile usato nel suo sito ufficiale (vedi collegamenti esterni).
Tenzin Gyatso cominciò la sua educazione all'età di sei anni. A venticinque anni (nel 1959) discusse il suo esame finale nel Tempio Jokhan a Lhasa, durante la festa annuale Monlam. Superò l'esame con onore e gli venne conferito il diploma Lharampa, il titolo di studio più alto.
[modifica] Carriera politica
«Il futuro del Tibet deve essere deciso dai tibetani. La questione del Tibet ha nulla a che fare col futuro del Dalai Lama, ma piuttosto con la felicità ed il benessere dei sei milioni di tibetani»
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(Il Dalai Lama circa la democratizzazione del suo Paese.)
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Oltre ad essere la guida spirituale più influente del buddismo tibetano, il Dalai Lama è anche per tradizione il capo di stato del Tibet con potere decisionale. Il 17 novembre 1950 Tenzin Gyatso venne incoronato come guida temporanea del Tibet ma fu in grado di governare il paese per poco tempo, dato che nell'ottobre dello stesso anno l'esercito della Repubblica Popolare Cinese invase il suo Paese.
Nel 1954 il Dalai Lama fu a Pechino per negoziati con i capi cinesi Mao Zedong, Zhou Enlai e Deng Xiaoping, che si conclusero senza successo.
Dopo un fallito tentativo (aiutato dagli USA) di rivolta contro la Cina, il Dalai Lama fuggì il 17 marzo 1959, arrivò in India il 31 e si rifugiò a Dharamsala, dove risiede tuttora con il governo tibetano in esilio.
Nel 1989 Tenzin Gyatso ricevette il premio Nobel per la pace. Il 14 maggio 1995 il Dalai Lama proclamò Gedhun Choekyi Nyima undicesima reincarnazione del Panchen Lama, ma la Cina rapì il bambino e nominò come reincarnazione un altro bambino Gyancain Norbu. Gedhun Choekyi Nyima (oggi sedicenne) è tuttora prigioniero della Cina.
[modifica] Influenza internazionale
«Prima di addormentarmi, penso sempre per qualche minuto. Penso alla gente in Tibet. A quello che sta soffrendo, al suo dolore. E mentalmente recito una preghiera di ringraziamento per essere libero. Un rifugiato, ma libero. Che può parlare per il suo popolo e cercare di alleviarne le sofferenze.»
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("Il Dalai Lama", di Piero Verni)
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Tenzin Gyatso è il primo Dalai Lama che si è trovato a dover operare dall'estero e contemporaneamente il primo che ha visitato le nazioni occidentali cercando di promuovere la sua causa e di far conoscere al mondo i principi del Buddismo.
Il Dalai Lama parla l'inglese ed ha ottenuto la simpatia del mondo occidentale per la sua battaglia in nome dell'autodeterminazione del popolo tibetano. Molte celebrità di Hollywood (in particolare Richard Gere) lo hanno pubblicamente sostenuto.
Tenzin Gyatso è stato più volte "denunciato" dalla Cina come fautore dell'indipendenza tibetana mentre la sua posizione politica attuale è che non sia obbligatoria l'indipendenza totale del Tibet, ma solo è necessaria la sua autonomia negli affari interni, lasciando la gestione della difesa e degli affari esteri alla Cina.
Anche se non in modo continuato, ci sono stati colloqui fra il governo tibetano in esilio e la Cina ma mentre quest'ultimo desidera soprattutto discutere dello stato del Tibet all'interno della Cina, la repubblica popolare cinese vuole limitare gli accordi alle condizioni del ritorno del Dalai Lama in Tibet.
Il 18 aprile 2005 l'autorevole rivista Time Magazine ha inserito il Dalai Lama tra le 100 personalità più influenti del pianeta.
[modifica] Critiche
Tenzin Gyatso è criticato non solo dal governo cinese, che lo ritiene un separatista, ma anche da fonti indipendenti, principalmente per la situazione del Tibet quando ne era a capo. Nel 1951 era permessa ancora la schiavitù, erano previste punizioni corporali e mutilazioni per i criminali e c'era una rigida casta sociale. Era diffusa la servitù della gleba. Più del 50% della popolazione era costuita da schiavi o servi della gleba. Di conseguenza parecchie persone accolsero l'invasione cinese come una liberazione.
Quando la Repubblica Popolare Cinese prese il controllo del Tibet (ovvero dal 1959, anche se probabilmente fin dal 1951) abolì la servitù, la schiavitù, le punizioni corporali ad eccezione della pena di morte, le mutilazioni, l'educazione religiosa dei minori, il potere teocratico, stabilendo l'assoluta eguaglianza giuridica (in questo articolo sono presenti le motivazioni per cui varie fonti indipendenti criticano il governo dei Dalai Lama).
[modifica] Il Premio Nobel
Il 10 dicembre 1989 venne conferito a Tenzin Gyatso il Premio Nobel per la pace. In un comunicato il Comitato annunciò le motivazioni:
«Il Comitato norvegese per il Nobel ha deciso di attribuire il Nobel per la pace per il 1989 al 14° Dalai Lama, Tenzin Gyatso, leader politico e religioso del popolo tibetano. Il Comitato desidera sottolineare il fatto che il Dalai Lama nella sua lotta per la liberazione del Tibet ha sempre e coerentemente rifiutato l'uso della violenza, preferendo ricercare soluzioni pacifiche basate sulla tolleranza ed il rispetto reciproco, per preservare il retaggio storico e culturale del Suo popolo. Il Dalai Lama ha sviluppato la propria filosofia di pace a partire da un reverente rispetto per tutto ciò che è vivo, basandosi sul concetto della responsabilità universale che unisce tutta l'umanità al pari della natura. Il Comitato ritiene che Sua Santità abbia avanzato proposte costruttive e lungimiranti per la soluzione dei conflitti internazionali, e per affrontare il problema dei diritti umani e le questioni ambientali globali.»
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Il Dalai Lama, alla cerimonia di consegna del prestigioso riconoscimento, dichiarò:
«Mi considero solo un semplice monaco buddista. Niente di più, niente di meno. Quello che è importante non sono io ma il popolo tibetano. Questo premio rappresenta un incoraggiamento per i sei milioni di abitanti del Tibet che da oltre quarant'anni stanno vivendo il più doloroso periodo della propria storia. Nonostante ciò la determinazione della gente, il suo legame con i valori spirituali e la pratica della non violenza rimangono inalterati. Il premio Nobel è un riconoscimento alla fede e alla perseveranza del popolo tibetano.»
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[modifica] Scritti del Dalai Lama
[modifica] Scritti biografici
- La libertà nell'esilio
- La mia terra, la mia gente
[modifica] Scritti sul buddismo
- L'arte della felicità
- Il sutra del cuore
- I consigli del cuore
[modifica] Film sul Dalai Lama
Fra i film prodotti negli ultimi anni sul Dalai Lama, vanno ricordati:
- Kundun (1998), di Martin Scorsese
- Sette anni in Tibet (1998), di Jean-Jacques Annaud
- Piccolo Buddha (1993) di Bernardo Bertolucci
[modifica] Voci correlate
[modifica] Altri progetti
- Commons contiene file multimediali su Tenzin Gyatso
- Wikiquote contiene citazioni di o su Tenzin Gyatso
[modifica] Collegamenti esterni
- (EN) sito ufficiale del Dalai Lama
- (IT) Le conferenze Mind and Life
- (EN) sito ufficiale del Governo tibetano in esilio
- (IT) Associazione Italia Tibet
- (EN) Premio Nobel per la pace 1989
- (EN) International Campaign for Tibet
- (EN) Canada Tibet Committee
- (EN) The Times of Tibet
- (EN) TibetNet
- (EN) Free Tibet
- (IT) Dalai Lama: Videos, Notizie, Libro 2006
Predecessore: | Dalai Lama | Successore: | |
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Thubten Gyatso | 22 febbraio 1940 - | - |