Teatro dialettale
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Il teatro dialettale venne conosciuto ed apprezzato con il diffondersi del teatro popolare a carattere regionale. Dopo il lungo periodo barocco - che preferiva l'iperbolico - il teatro trasportava il pubblico in un contesto reale, mai valorizzato prima d'allora, con dialoghi dialettali.
Il riformista Goldoni faceva così dialogare i personaggi in veneziano e, abbandonando anche le maschere, rendeva le commedie più buffe e reali. Pietro Antonio Caracciolo scriveva le sue opere in napoletano e Giovanni Meli in siciliano. A questi ne sono seguiti tanti altri, fino ai giorni d'oggi.
[modifica] Voci correlate
- Michele Abbruzzo
- Tommaso Aversa
- Renato Brogelli
- Eduardo De Filippo
- Cesco Baseggio
- Gipo Farassino
- Turi Ferro
- Gilberto Govi (1885 - 1966), fondatore del teatro dialettale genovese
- Gilberto Idonea
- Erminio Macario
- Angelo Musco
- Enrico Pappalardo
- Alfredo Testoni (1856 - 1931), commediografo del teatro dialettale bolognese
- Remigio Zena
- Felice Musazzi, fondatore della compagnia de "I Legnanesi"
- Generi teatrali
- Gruppo Teatrale San Martino
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