Stratigrafia
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La Stratigrafia, nell'ambito delle scienze geologiche, è la disciplina che studia la datazione delle rocce ed i rapporti reciproci fra unita' rocciose distinte, e' particolarmente sviluppata nell' ambito delle rocce sedimentarie. Per la ricerca archeologica, invece, la stratigrafia, mutuata dalla geologia costituisce il metodo di indagine del deposito archeologico applicato alla tecnica dello scavo.
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[modifica] Principio di sovrapposizione
Il principio geologico fondamentale della stratigrafia, applicata alla sequenze sedimentarie, è quello della sovrapposizione, gia' riconosciuto da Stenone nella seconda metà del '600, che afferma: le successioni sedimentarie sono originariamente ordinate con gli strati inferiori più antichi di quelli superiori, riflettendo la meccanica della deposizione dei sedimenti, che avviene infatti dall' alto verso il basso, per cui ogni nuovo strato ricopre il precedente. Questo principio puo' non essere applicabile nel caso di sedimenti deposti in ambiente continentale o quando si tratta di stratigrafia in aree coinvolte da altri processi geologici, quali per esempio intrusioni filoniane.
Il principio stratigrafico della sovrapposizione e' anche alla base della metodologia di datazione usata durante gli scavi archeologici, in cui vengono spesso riconosciuti livelli archeologici piu' antichi man mano che lo scavo si approfondisce.
Il primo vero stratigrafo fu William Smith, ingegnere minerario inglese, che lavorando nelle miniere di carbone inglesi, fu capace di riconoscerne le sequenze stratigrafiche ed utilizzarne per correlazioni a scala regionale. Con il suo lavoro infine realizzò la prima mappa geologica dell'Inghilterra tra il 1790 e il 1800, correlando rocce coeve attraverso lo specifico contenuto fossilifero.
[modifica] Metodi stratigrafici
Le datazioni delle rocce avvengono utilizzando diversi metodi fisici, chimici o paleontologici, ciascuno dei quali ha i suoi limiti applicativi, per cui quando possibile le datazioni risultanti da ogni metodo vengono confrontate e discusse per ridurre il margine di incertezza.
La stratigrafia comprende alcune sottobranche: litostratigrafia, magnetostratigrafia, chemostratigrafia, ciclostratigrafia, cronostratigrafia, stratigrafia sequenziale e biostratigrafia.
Studi degli stratigrafi in tutte le parti del mondo hanno portato alla creazione di una tabella cronostratigrafica fondamentale, costituita da unità chiamate in gergo geologico "piani", che hanno permesso la suddivisione del tempo in ere, periodi, ecc.
[modifica] Metodi di Datazione
I metodi utilizzati per datare i reperti delle ere passate sono di due tipi:
- Metodi assoluti La datazione assoluta permette di dare un'età a rocce, minerali e fossili utilizzando il metodo radiometrico, basandosi cioè sulla radioattività dei radio isotopi.
- Metodi relativi è cronologicamente il primo metodo utilizzato. Non assegna un'età ma si limita a dirci se un reperto è più giovane o più antico di un'altro e si avvale dei principi di stratificazione.
[modifica] Principi Stratigrafici
- Sovrapposizione stratigrafica: in condizioni normali, osservando una successione sedimentaria gli strati più antichi si trovano inferiormente, e viceversa gli strati più recenti si trovano in posizione più elevata o superiore. In altre parole ogni strato e' piu' recente di quello che e' a lui sottostante ed e' piu' antico di quello che lo sovrasta.
- Principio di Orizzontalità originaria: Se non sono intervenute movimenti tettonici gli strati si depositano orizzontalmente. Questo principio non sempre e' valido, in quanto in ambienti deposizionali particolari, come margini di piattaforma, depositi esterni di scogliere, la stratificazione avviene lungo superfrci inclinate, in questo caso si parla di clinostratificazione.
- Principio di Intersezione: Se entro una serie di strati si incontra uno livello litologico che interseca gli altri, quest' ultimo è sicuramente più giovane della serie di strati attraversati ( esempio dicco)