Storia della Scozia
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La storia della Scozia ha inizio poco dopo la fine dell'ultima glaciazione (Glaciazione Würm, circa 10.000 anni fa) con l'insediamento di popolazioni dedite alla caccia e raccolta provenienti da est e presumbilmente alla ricerca di nuovi territori liberi dai ghiacci.
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[modifica] La Preistoria
[modifica] Età della pietra
Tra il sesto e il quarto millennio AC (mesolitico) si insediarono nell'area popolazioni di cacciatori e raccoglitori provenienti dall'Europa continentale, vissero soprattutto sulle isole come ad esempio Rùm, Oronsay oppure nei pressi delle coste, in prossimità degli estuari o in luoghi protetti sulle pendici dei rilievi.
Il neolitico portò con sé rilevanti novità, la coltivazione e l'allevamento. Insediamenti di quest'epoca si hanno sulle isole Orcadi e sulle Ebridi esterne, arcipelaghi accomunati dal ritovamento di reperti di ceramiche di Unstan. Di poco successivo è il sito di Skara Brae (3000 AC - 2500 AC) sulle Orcadi. In quest'epoca si svilupparono forme più complesse di religiosità, di esse permangono numerosi luoghi di sepoltura, i cairns, come ad esempio quello di Maes Howe, sempre sulle Orcadi.
Allo stesso periodo risalgono i cerchi di megaliti come ad esempio quelli del Ring of Brodgar o gli Stones of Stennes (entrambi sulle Orcadi) oppure la formazione di Callanish sull'isola di Lewis. Non è del tutto chiaro lo scopo di queste costruzioni ma è probabile che servissero come osservatori astronomici e per la misurazione delle fasi lunari.
[modifica] Età del bronzo
La costruzione di cairns e di monumenti megalitici proseguì anche nell'età del bronzo quando apparvero le prime fortificazioni sulle sommità delle colline (i cosiddetti hill forts, rimasti in uso fino all'età del ferro) come ad esempio Eildon Hill nei pressi di Melrose che risale intorno al 1000 AC e che comprendeva diverse centinaia di abitazioni circondate da una fortificazione. Meno spettacolari erano i crannogs, insediamenti costruiti su piccole isole artificiali.
[modifica] Età del ferro
Nel primo millennio AC i conflitti si intensificarono all'arrivo di ondate di popolazioni celtiche provenienti da sud, intorno al 400 AC i celti introdussero il ferro, la continua diffusione, anche in quest'epoca dei tipi di fortificazioni già esistenti alle quali si aggiunsero i brochs, le torri circolari diffuse soprattutto sulla costa atlantica trasmettono un'immagine di un territorio diviso fra innumerevoli tribù in lotta fra di loro. Questa è anche l'immagine descritta dai romani, la cui prima incursione risale al 55 AC che, ispirandosi ai numerosi tatuaggi in uso presso i locali, descrissero le popolazioni usando il termine collettivo Picti, da cui [Pitti (popolazione)|pitti]].
[modifica] L'invasione romana
Le prime notizie scritte sulla storia della Scozia risalgono all'epoca romana. Sebbene le popolazioni locali facessero occasionale uso di testi scritti per scopi commemorativi era di gran lunga più diffusa la tramandazione orale. Con lo scomparire della tradizione druidica gran parte di questo patrimonio andò perduto. Gli unici resoconti scritti risalenti ad epoche pre-romane sono quelli di Pitea che circumnavigò le isole britanniche (da lui chiamate Pretaniké) nel 325 AC.
La conquista della Gran Bretagna da parte dei romani avvenne nel 43, oltre un secolo dopo le prima invasioni da parte di Giulio Cesare. Nel 77) Gneo Giulio Agricola fu nominato governatore della provincia romana di Britannia insediandosi nel sud dell'isola. In seguito a diversi successi militari nelle aree meridionali le truppe romane si insinuarono nei territori settentrionali giungendo in Scozia nel 79 e incontrando una forte opposizione da parte dei caledoni. Tra l'82 e l'83 Agricola inviò una flotta che circumnavigò le coste settentrionali giungendo fino alle Orcadi e nel 84, nella Battaglia del monte Graupio, sconfisse infine le tribù caledoni guidate da Calgaco. La battaglia ebbe luogo in una località non identificata, che Tacito chiama Mons Graupius, nella quale fa pronunciare a Calgaco il famoso discorso che termina con ubi solitudinem faciunt, pacem appellant.
Come ha tramandato ai posteri il genero Tacito, Agricola portò i confini dell'impero fino a una linea che attraversa la Scozia dal Clyde al Forth. I Romani non penetrarono nelle Highlands.
Sotto Antonino Pio fu eretto un vallo dal Clyde al Forth (Vallo di Antonino). I Romani si ritirarono dalla Caledonia (attuale Scozia) attorno al 155 e vi ritornarono per un breve periodo dal 159 al 163.
[modifica] Periodi storici della Scozia
[modifica] Dal VI al X secolo
Nel 563 San Columba raggiunse l'isola di Iona con dodici compagni. Qui fondò un monastero da cui diffuse in tutta la Scozia la sua predicazione.
Gli attacchi vichinghi ebbero inizio nel 793 con la distruzione del monastero di Lindisfarne. Iona fu assalita nel 794 e le Isole Orcadi, le Shetland e le Ebridi divennero colonie scandinave.
Nell'843 Kenneth MacAlpine si proclamò re dei Pitti e degli Scoti.
[modifica] Dall'XI al XV secolo
Con la vittoria nella battaglia di Carham (1018) Malcolm II si assicurò il possesso del Lothian.
Sotto MacBeth di Scozia, che regnò dal 1040 al 1054 il regno ebbe un periodo di pace e prosperità che terminò con l'attacco di Malcolm III. Malcolm fu il primo che invase la Scozia dall'Inghilterra.
In questo periodo ha inizio l'influsso culturale francese nell'architettura, nella legge, nel vocabolario. È quella che sarà chiamata la Auld Alliance, rinnovata da Robert Bruce nel 1326 col Trattato di Corbeil.
Alla fine del XIII secolo la Scozia è completamente assoggettata all'Inghilterra dopo le vittorie inglesi a Dunbar e Berwick. La pietra del destino (Stone of Scone o Stone of Destiny), su cui erano incoronati i re scozzesi è trasferita da Scone a Londra. Edoardo I nomina Giovanni di Warenne governatore di Scozia.
Gli scozzesi si ribellano al dominio inglese sotto la guida di William Wallace e conseguono una grande vittoria a Stirling Bridge nel 1297. Wallace riconquista Berwick e compie vari raid nel Northumberland. Nel 1298 è nominato Guardiano del Regno (Guardian of the Realm). Il 22 luglio 1298 Wallace è sconfitto a Falkirk, imprigionato e in seguito torturato ed impiccato.
Nel 1306 Robert Bruce viene incoronato re Roberto I di Scozia. Nel 1314 Edoardo II passa il confine con una grande armata. A Bannockburn Roberto I riporta una vittoria schiacciante.
Le Orcadi e le Shetland, norvegesi da sei secoli, sono portate in dote nel 1468 da Margherita, figlia di Cristiano I, re di Danimarca e Norvegia, a Giacomo III di Scozia.
[modifica] XVI-XVII secolo
Nata l'8 dicembre 1542, Maria Stuarda, figlia di Giacomo V Stuart, diventa regina all'età di sei anni. Nel 1558 Maria, che è cattolica, sposa il Delfino di Francia. Al suo ritorno dal Continente trova un paese protestante
Nel 1557 un gruppo di nobili protestanti si oppone alle nozze di Maria con un "papista": viene contratta una sorta di patto "tra Dio e il popolo" (Covenant). Tra i firmatari del Covenant si trovano i conti di Argyll, Morton, Glencairn e John Erskine di Dun. Non è chiaro se anche Dio abbia firmato il contratto.
Nel 1599 John Knox, un ex-prete cattolico, è ordinato ministro della Chiesa di Scozia nella Cattedrale di St. Giles a Edimburgo. Knox sarà il personaggio più influente nello sforzo di imporre il presbiterianesimo e di cacciare i cattolici dalla Scozia.
Il figlio di Maria Stuarda e di Lord Damley, Giacomo, diventa re di Scozia dopo l'abdicazione forzata della madre nel 1567. Giacomo ha appena tredici mesi al momento della sua ascesa al trono. La corona d'Inghilterra, che sarebbe toccata a Maria, la cui nonna è Margherita Tudor, sorella di Enrico, va ad Elisabetta che è protestante. Dopo l'esecuzione di Maria e la morte di Elisabetta I, che non ha figli, la corona d'Inghilterra va a Giacomo che diventa così Giacomo IV di Scozia e Giacomo I d'Inghilterra (Unione delle Corone, 1603). Giacomo si trasferisce in Inghilterra e non farà più ritorno in Scozia.
Giacomo VII si converte al cattolicesimo intorno al 1672. Si crea una situazione paradossale per cui il re è al tempo stesso cattolico e capo della Chiesa d'Inghilterra. Nel 1688 arriva dall'Olanda Guglielmo d'Orange che conquista il trono eliminando Giacomo, che si rifugia in Francia, e suo figlio Giacomo Edoardo Francesco, noto come il Vecchio Pretendente. Coloro che rimangono fedeli alla linea dinastica di Giacomo fuggono o combattono: sono conosciuti come giacobiti.
[modifica] XVIII secolo
Con l'Atto di Unione del 1707 la storia della Scozia si confonde con quella della Gran Bretagna (q.v.).
Nascita della bandiera britannica (Union Jack) dalla fusione della croce di San Giorgio (Inghilterra) e della croce di Sant'Andrea (Scozia).
I giacobiti sono sconfitti a Culloden nel 1746. Il principe Carlo fugge in Francia.
Nuove leggi mirano a demolire l'identità e le strutture economiche dei clan, favoriscono la confisca di terre da parte della Corona, limitano il possesso di armi, proibiscono di suonare la cornamusa e di indossare il tartan ai civili (Highland Dress Proscription Act, 1782).
All'interno del sistema dei clan la terra era considerata possesso della comunità. Col passare delle generazioni i capi-clan tendevano ad accumulare ricchezza e ad allontanarsi dagli altri membri. Nel XVIII secolo i diritti dei membri del clan non sono più rispettati. Il capo-clan anglicizzato non parla nemmeno più la stessa lingua di quelli che per lui non sono più suoi congiunti. Quando nelle Lowlands diventa economicamente vantaggioso sostituire esseri umani con animali da allevamento nessun nobile esita un attimo: le pecore Cheviot e Blackface generano molto più reddito di qualsiasi coltivatore. Il grande "successo" dei proprietari terrieri attraverso tutte le Lowlands a partire dal 1785 è conosciuto come the Clearances. I contadini sono trapiantati in aree costali sottosviluppate; ma a partire dal 1820 queste aree non forniscono più alcun mezzo di sussistenza – il pescato diminuisce mentre gli affitti salgono.
[modifica] XIX-XX secolo
Dopo un secolo di maltrattamenti il governo si accorse delle vittime delle Clearances. Col Crofters Act del 1886 si garantiva ai contadini il possesso della loro terra col diritto a lasciarla in eredità, e si riconosceva il diritto a un risarcimento per chi era stato espulso.
La crisi economica degli anni 1920-30 portò al risorgere del nazionalismo scozzese. Nel 1934 fu fondato lo Scottish National Party (SNP). La politica dell'SNP consiste nello sfruttare tutte le possibilità offerte dal sistema politico britannico, soprattutto la partecipazione alle elezioni - amministrative, politiche, europee – per ottenere sempre più autonomia.
Solo nel 1970 l'SNP riesce a ottenere un seggio alla Camera dei Comuni. Nel 1974 ottiene quattro seggi.
L'11 settembre 1997 gli elettori scozzesi approvano il progetto di autonomia del governo laburista. Il testo è approvato col 74,3% di sì. Viene costituito un parlamento autonomo. In un secondo referendum si chiede se dare al parlamento un limitato potere di imposizione fiscale. Il sì vince col 63,5% dei voti.
Nel maggio 1999, per la prima volta dopo tre secoli, si sono tenute le prime elezioni per il parlamento scozzese. Il Labour ha ottenuto la grande maggioranza dei seggi.