Storia dell'alfabeto
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La storia dell'alfabeto comincia nell'antico Egitto. Nel 2700 a.C. gli egiziani svilupparono un insieme di circa 22 geroglifici per rappresentare ciascuna delle loro consonanti del loro linguaggio più una 23a che sembra rappresentasse la vocale iniziale o finale in una parola. Questi segni erano rappresentati come guida alla pronuncia dei logogrammi, per scrivere inflessioni grammaticali e, più tardi per trascrivere parole straniere. Ciononostante il sistema non era usato per scopi puramente alfabetici. Si pensa che la prima scrittura puramente alfabetica sia stata sviluppata intorno al 2000 a.C. per i lavoratori di origine semitica nell'Egitto centrale. Nei seguenti cinque secoli si diffuse verso nord e quasi tutti gli alfabeti del mondo discendono, direttamente o meno, da quest'ultimo, con la possibile eccezione dell'alfabeto merotico, un adattamento del geroglifico in Nubia.
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[modifica] L'alfabeto semitico
Gli alfabeti della età del bronzo dell'egitto devono tuttora essere decifrati. Comunque appaiono essere per lo meno parzialmente, e forse completamente, alfabetici. I più antichi esempi sono sottoforma di graffiti dell'Egitto centrale datati attorno al 1800 AC . Questo scritto semitico non era confinato ai segni delle consonanti dell'egiziano esistente, ma incorporò un numero di altri geogrifici egiziani, per un totale di forse trenta, ed utilizzava nome semitici per essi. Quindi, per esempio, il geogrifico per ("casa" in egiziano) divenne bayt ("casa" in semitico). Non è chiaro a questo punto se questi segni stesseto solo per b (b come in beyt "casa"), oppure stessero sia per la consonante b e la sequenza byt, come stessero sia per p e la sequenza pr in egiziano. Comunque, al momento in cui lo scritto fu acquisito dai Cannanite, era solamente alfabetico, ed il geogrifico originalmente rapresentante "casa" si riferiva solo a b.
[modifica] Discendenti del semitico abjad
Grafico che mostra i dettagli dei quattro alfabeti discendenti dal fenicio abjad.
Vedi anche: Genealogy_of_scripts_derived_from_Proto-Sinaitic
Questo alfabeto Proto-Canaanite, come il prototipo egiziano, rappresentava solamente consonanti, un sistema chiamato abjad. Da questo possono essere tracciati quasi tutti gli alfabeti utilizzati, la cui maggior parte di loro discende dalla più giovane versione Phoenician_alphabet dello scritto.
L' alfabeto aramaico, il quale si evolse dal Fenicio nel settimo secolo AC come lo scritto ufficiale del Impero persiano, sembrerebbe essere il padre di quasi tutti i moderni alfabeti asiatici:
- Il moderno alfabeto ebraico inizio come una variante locale dell'aramaico. (L'alfabeto ebraico originale è stato ottenuto da quello samaritano)
- L'alfabeto arabo discende dall'aramaico tramite l'alfabeto Nabatean di quella che è tuttora il sud della Giordania.
- L'alfabeto siriano usato dopo il terzo secolo DC sie è evoluto, attraverso il Pahlavi ed il Sogdian, negli alfabeti dell'asia del nord, come l'Orkhon (Probabilmente), Uyghur, mongolo ed il manchu.
- L'alfabeto giorgiano è di provenienza incerta, ma sembrerebba faccia parte della familia persiano-aramaica (o forse greca).
- L'alfabeto aramaico è anche il più probabile padre del alfabeto bramico dell'India, il quale si è diffuso nel Tibet, sud-est della Asia, e dell'Indonesia insieme alle religioni Hindu e Buddista. (La Cina ed il Giappone, mentre assorbirono il Buddismo, erano già alfabetizzati e tennero i loro scritti logografici e sillabici)
L'alfabeto Hangul fu inventato in Korea nel 15° secolo DC. La tradizione vuole che fosse una invenzione autonoma; comunque recenti studi suggeriscono che possa essere basato da una mezza dozzina di lettere derivanti dal tibetano tramite l'alfabeto phagspa imperiale della dinastia Yuan della Cina. Unicamente tra gli alfabeti mondiali, il resto delle lettere sono derivate da questo come un sistema capacitivo.
Tranne l'aramaico, l'alfabeto fenicio diede spunto a quello greco e a quello berbero. Sebbene la seprazione dalle lettere delle vocali avrebbe effettivamente migliorato la leggibilità dell'egiziano, berbero o semitico, la loro assenza fu problematica per i greci, i quali hanno una vera differente struttura morfologica. Comunque c'era una soluzione semplice. Tutti i nomi delle lettere del alfabeto fenicio iniziarono con consonanti, e queste consonanti erano quello chele lettere rappresentavano. Comunque parecchie di loro erano abbastanza soffici e impronunciabili dai greci, quindi parecchi nomi di lettere venivano pronunciate con vowel iniziali. Tramite il principio era il principio del sistema, le lettere sostituivano quelle vowels. Per esempio, i greci non avevano uno stop glottale o h, quindi le lettere fenici `alep ed he divennero la lettera greca alpha ed e (Più tardi rinominata epsilon), e stava per le vowels /a/ ed /e/ piuttosto che le consonanti /ʔ/ e /h/. Come questo sviluppo fortuito per sei delle dodici voewl greche, i greci crearono ad un certo punto digraph e altre modifiche, come ei, ou, e o (che divenne omega), o in alcuni casi ignorarono semplicemente la mancanza, come in a,i,u.
Il greco pare sia l'origine di tutti i moderni scritti europei. L'alfabeto dei recenti dialetti greci occidentali, dove la lettera eta rimase una h, creò l'italico antico e gli alfabeti romani. Nei dialetti greci orientali, i quali mancavano di una /h/, eta stava per una vowel, e rimane una vowel nel greco moderno e tutti gli altri alfabeti derivati dalle variani orientali: alfabeto glagolitico, cirillico, armeno, gotico (che usava sia lettere greche che romane), e forse il giorgiano.
Sebbene questa descrizione presenti l'evoluzione delle scritture in un modo lineare. questa è una semplificazione. Per esempio, l'alfabeto manchu, disceso dall'abjads dell'asia occidentale, era anche influenzato dal hangul koreano, che era sia indipendente(Nel modo tradizionale) o derivato dall'abugidas dell'Asia del sud. Il giorgiano apparentemente deriva dalla famiglia dell'aramaico, ma fu fortemente influenzato nella sua creazione dal greco. L'alfabeto greco, se stesso un derivato finale dei geogrifici attraverso il primo alfabeto semitico, più tardi adottò una mezza dozzina di Demotic geogrifici quando fu usato per scrivere l'egiziano coptic. Poi c'è il Cree Syllabics (un Abugida), il quale sembrerebbe essere una fusione del Devanagari e del Pitman_shorthand; Più tardi sarebbe potuto essere una invenzione indipendente, ma più probabilmente ha le sue origini finali nello scritto latino corsivo.
[modifica] Nomi di lettere e sequenze
Non è conosciuto quante lettere l'alfabeto proto-sinaitico avesse, nemmeno quale fosse il loro ordine alfabetico. Tra i suoi discendenti , l'alfabeto ugaritico ebbe 27 consonanti, l'alfabeto arabo del sud ne ebbe 29, ed l'alfabeto fenicio fu ridotto a 22. Queste scritture furono arrangiate in due ordini, un ordine ABGDE fenicio, e un ordine HMĦLQ nel sud; Ugaritico preservava entrambi gli ordini.Entrambe le sequenze si dimostrarono molto stabili fra i discendenti delle scritture.
I nomi delle lettere sono risultati essere stabili tra tutti i molti discendenti del fenicio, includendo samaritano, alfabeto aramaico, sirio, ebraico e l'alfabeto greco. Comunque furono abbandonati per l'arabo e il latino. La sequenza delle lettere continuò più o meno intatta nel latino, armeno, gotico e cirillico, ma fu abbandonata nel Brahmi,runico e arabo, sebbene un tradizionale Abjadi_order rimase o fu reintrodotto come alternativa nelle lettere.
La tabella è uno schema dell'alfabeto fenicio e dei suoi discendenti.
nr. | Proto-Canaanite | AFI | valore | Ugaritico | Fenicio | Ebraico | Arabo | Altre discendenze |
1 | ʼalp "ox" | /ʔ/ | 1 | 𐎀 ʼalpa | ʼālep | Template:Ivrit | [[alif|(AR)]] | Α A А ᚨ |
2 | bet "house" | /b/ | 2 | 𐎁 beta | bēt | Template:Ivrit | (AR) | Β B В-Б ᛒ |
3 | gaml "throwstick" | /g/ | 3 | 𐎂 gamla | gīmel | Template:Ivrit | (AR) | Γ C-G Г ᚲ |
4 | dalet "door" / digg "fish" | /d/ | 4 | 𐎄 delta | dālet | Template:Ivrit | (AR) | Δ D Д |
5 | haw "window" / hll "jubilation" | /h/ | 5 | 𐎅 ho | hē | Template:Ivrit | (AR) | Ε E Е-Є |
6 | wāw "hook" | /β/ | 6 | 𐎆 wo | wāw | Template:Ivrit | (AR) | Ϝ-Υ F-V-Y У ᚢ |
7 | zen "weapon" / ziqq "manacle" | /z/ | 7 | 𐎇 zeta | zayin | Template:Ivrit | (AR) | Ζ Z З |
8 | ḥet "thread" / "fence"? | /ħ/ / /x/ | 8 | 𐎈 ḥota | ḥēt | Template:Ivrit | (AR) | Η H И ᚺ |
9 | ṭēt "wheel" | /tˁ/ | 9 | 𐎉 ṭet | ṭēt | Template:Ivrit | (AR) | Θ Ѳ |
10 | yad "arm" | /j/ | 10 | 𐎊 yod | yōd | Template:Ivrit | (AR) | Ι I ᛁ |
11 | kap "hand" | /k/ | 20 | 𐎋 kap | kap | Template:Ivrit | (AR) | Κ K К |
12 | lamd "goad" | /l/ | 30 | 𐎍 lamda | lāmed | Template:Ivrit | (AR) | Λ L Л ᛚ |
13 | mem "water" | /m/ | 40 | 𐎎 mem | mēm | Template:Ivrit | (AR) | Μ M М |
14 | naḥš "snake" / nun "fish" | /n/ | 50 | 𐎐 nun | nun | Template:Ivrit | (AR) | Ν N Н |
15 | samek "support" / "fish" ? | /s/ | 60 | 𐎒 samka | sāmek | Template:Ivrit | - | Ξ |
16 | ʻen "eye" | /ʕ/ | 70 | 𐎓 ʻain | ʻayin | Template:Ivrit | (AR) | Ο O О |
17 | pu "mouth" / piʼt "corner" | /p/ | 80 | 𐎔 pu | pē | Template:Ivrit | (AR) | Π P П |
18 | ṣad "plant" | /sˁ/ | 90 | 𐎕 ṣade | ṣādē | Template:Ivrit | (AR) | Ϡ |
19 | qup "cord"? | /kˁ/ | 100 | 𐎖 qopa | qōph | Template:Ivrit | (AR) | Ϙ Q Ҁ |
20 | raʼs "head" | /r/ / /ɾ/ | 200 | 𐎗 raša | rēš | Template:Ivrit | (AR) | Ρ R Р ᚱ |
21 | šin "tooth" / šimš "sun" | /ʃ/ | 300 | 𐎌 šin | šin | Template:Ivrit | (AR) | Σ S Ш ᛊ |
22 | taw "mark" | /t/ | 400 | 𐎚 to | tāw | Template:Ivrit | (AR) | Τ T Т ᛏ |
Queste 22 consonanti stanno per la fonologia del semitico del nord ovest. Delle ricostruite costanti Proto-Semitic, ne mancano sette: le fricative interdentali ḏ, ṯ, ṱ, le lettere fricative senza voce ś, ṣ́, la fricativa ovolare con voce ġ, e la distinzione tra ovolari e fricative faringio senza voce ovolari ḫ, ḥ, nel Canaanite di fusero nella ḥet. Le sei varianti letterali aggiunte nell'alfabeto arabo stanno per queste (tranne per la ś, la quale sopravvive come separata nel phonema in Ge'ez ሰ): ḏ > ḏāl; ṯ > ṯāʼ; ṱ > ḍād; ġ > ġayn; ṣ́ > ẓāʼ; ḫ > ḫāʼ (ma va notato che questa ricostruzione di 29 consonanti Proto-semitiche è fortemente sconosciuto in arabo; vedi Proto-Semitic per ulteriori informazioni).
[modifica] Alfabeti indipendenti dalla grafica
L'unico alfabeto moderno che non è stato graficamente tracciato a ritroso dall'alfabeto Canaanite è la scrittura Maldiviana, che è unica in questo, sebbene sia chiaramente modellata dopo l'arabo e forse altri alfabeti esistenti, deriva la sua forma delle lettere dai numeri. L'alfabeto Osmanya usato per il linguaggio somalo negli anni 1920 era ufficiale in Somalia assieme all'alfabeto latino fino al 1972, e la forma delle consonanti apparve essere una innovazione completa.
Tra gli alfabeti che non sono usati tra le nazioni tuttoggi, pochi sono chiaramente indipendenti nella loro forma delle lettere. L'alfabeto phonetico Zhuyin deriva dai caratteri cinesi. L'alfabeto santali dell'India orientale sembrerebbe essere basato su simboli tradizionali come "pericolo" e "punto d'incontro" così come le pittografie inventate dal suo creatore (Il nome delle lettere Santali sono in relazione con il suono che rappresentano attraverso il principio acrofonico, come nell'alfabeto originale, ma è la consonante finale o vowel del nome della lettera che rappresenta: le "swelling" rappresentano e, mentre en "grano fresco" rappresenta n.).
Nell'antico mondo, l'Ogham consisteva in marchi tally, e le iscrizioni monumentali dell'antico impero persiano venivano scritte in una scrittura cuneiforme essenzialmente alfabetica la cui forma delle lettere sembrava essere stata creata per l'occasione. Sebbene, mentre tutti questi sistemi sarebbero potuti essere creati graficamente indipendentemente dagli altri alfabeti del mondo, erano ideati dai loro esempi.
[modifica] Alfabeti in altri media
Il cambio in un nuovo sistema di scrittura a volte causa un'interruzione nelle forme grafiche, e rende la relazione difficile da rintracciare. Non è immediatamente ovvio che il cuneiforme alfabeto ugaritico deriva da un abjad semitico prototipato, per esempio, questo sembri proprio essere il caso. E mentre alfabeti manuali sono una continuazione diretta dell'alfabeto locale scritto (sia negli alfabeti British two-handed e il Francese/American one-handed mantengono la forma delle lettere dell'alfabeto latino, così l'alfabeto manuale indiano lo fa per il Devanagari, il Koreano lo fa per l'Hangul), Braille, semaforico, bandiere di segnalazione marine internazionali, e il codice morse sono essenzialmente forme geometriche arbitrali. La forma del braille inglese e delle lettere semaforiche, per esempio, sono derivate dall'ordine alfabetico dell'alfabeto latino, ma non dalla loro forma grafica delle stesse lettere. Il moderno Shorthand appare anchesso essere non correlato graficamente. Se deriva dall'alfabeto latino, la connessione è stata persa storicamente.
[modifica] Voci correlate
- Genealogia della scrittura derivata dal Proto-Sinaitic
- Storia della scrittura
- Lista degli inventori dei sistemi di scrittura
[modifica] Ulteriori letture
- David Diringer, Storia dell'Alpfabeto, 1977, ISBN 0905418123.
- Peter T. Daniels, William Bright (eds.), 1996. The World's Writing Systems, ISBN 0195079930.
- Joel M. Hoffman, In the Beginning: A Short History of the Hebrew Language, 2004, ISBN 0814736548.