Spartan Total Warrior
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Motivazione: forma non enciclopedica. Vedi anche: Progetto videogiochi Portale videogiochi Segnalazione di --Caulfield 11:15, 28 ago 2006 (CEST)
Spartan Total Warrior è un gioco creato per la piattaforma Gamecube dagli stessi creatori della saga Total War.
Narra una storia fuori dal tempo: Roma deve conquistare tutta la grecia e solo Sparta, città retta dal re Leonidas, gli resiste. Per gli appassionati di storia apro una parentesi: non ho commesso errori, volevo proprio dire Sparta. E poco importa se il re Leonidas è morto secoli prima del tentativo di Roma di invadere la Grecia. Comunque, il protagonista si chiama semplicemente Spartiato. E' (neanche a dirlo) il più forte dei guerrieri di Sparta, ed è spesso e volentieri affiancato dai gemelli Casttore e Polluce, che nutrono per lui profonda ammirazione. Roma minaccia la città della Laconia da molto vicino ed userà un automa gigante (chiamato Talos) per sfondare le mura. Sarà compito dello Spartiato abbattere Talos con le catapulte e scacciare gli invasori. Ares, dio della guerra, parla all' eroe, promettendogli ancora più forza in battaglia. In cambio, userà lo Spartiato come strumento per la sua vendetta. In seuito, lo Spartiato e Castore si recano furtivamente nel campo romano, rubano le spade gemelle della dea Atena (trafugate dai romani dal tempio della città in rovina di Troia), liberano dei prigionieri greci e fuggono aiutati da Polluce, da una parte dell' esercito e da Electra, principessa delle Amazzoni, che era stata catturata nel campo ma è riuscita a fuggire. La battaglia allora si sposta davnti a Sparta, dove Crasso, generale dei Romani, punta contro i Greci una macchina potentissima finalizzata a concentrare il potere di Medusa (precedentemente catturata dai Romani) in un punto per pietrificare tutte le unità li attorno. L' effetto è devastante. Dopo perdite elevatissime, i Greci riescono ad arrivare dove la macchina è stata posta. Dopo una dura battaglia, lo Spartiato uccide Crasso e distrugge la macchina della Medusa. ma la guerra è appena cominciata. Ares contatta nuovamente lo Spartiato e gli dice che per vincere una volta per tutte i Romani, egli deve recarsi a Troia ed armarsi del leggendario giavellotto di Achille. Ma prima di arrivarci, lui, Castore, Polluce, Electra ed una parte dell' esercito di Sparta devono attraversare terre selvagge abitate da barbari spietati, che attaccano i Greci. Con un po' di fatica, questi ultimi riescono ad ucciderli ed a distruggere il loro villaggio. Poi, mentre l' esercito, Castore e Polluce partono verso troia, lo Spartiato ed Electra restano per aiutare umili contadini a difendersi dai barbari. Dopo una furiosa battaglia, lo Spartiato uccide Beowolf, il capo dei barbari, e gli prende l' arma, un gigantesco martello. Indi, lui ed Electra si recano a Troia. Qui, lo Spartiato decide di scendere nelle rovine da solo. Incontra Sejan, generale romano che fa uso della magia per far rivivere i morti come zombi. Dopo furiose battaglie, Sejan rivela il suo asso: ha dato vita ad un automa completamente uguale allo Spartiato, e lo ha armato con il leggendario giavellotto di Achille. Lo Spartiato riesce ad ucciderlo a gli prende il giavellotto. La strada per uscire da Troia non è più semplice, ma stavolta è aiutato da Castore, Polluce ed Electra, che si erano stufati di aspettarlo e sono scesi a cercarlo. Sejan li rincontra e comunica loro una notizia raggelante: senza i guerrieri più bravi, Sparta è caduta. Lo Spartiato non fa in tempo a rammaricarsi della notizia che deve affrontare l' Idra, pericoloso mostro con dieci teste. Allora gli eroi si spostano ad Atene, dove sperano di scatenare una resistenza ai Romani contando anche sull' aiuto di Archimede. Lo Spartiato salva la vita più volte al filosofo (i Romani vogliono ucciderlo perché sanno che può scatenare una rivolta) e cerca di usare gli Occhi d' Apollo ("lampioni" progettati da Archimede che assorbono la luce del Sole e la rilasciano di notte) per usare un raggio di luce concentrato capace di distruggere tutto, anche il drago-scheletro che è la cavalcatura di Sejan. Dopo la "morte" del drago, Sejan affronta direttamente i nostri eroi. Lo Spartiato lo uccide, ma Polluce muore nello scontro. Per uccidere un mostro, lo si deve colpire nel cuore. Per questo, i tre eroi con ciò che rimane dell' esercito greco cercano di andare a Roma, valicando le Alpi nel punto dove è stata costruita la Porta di saturno, fortezza romana. La battaglia è lunga e sanguinosa, ma alla fine i Greci hanno la meglio. Ma si scopre che Sejan è risorto grazie all' aiuto delle sue seguaci, le Necromanti. Lo Spartiato lo uccide nuovamente(e stavolta, grazie a Dio, definitivamente)e i tre si recano a Roma. Lo Spartiato entra nella città passando dal condotto fognario ed Electra e Castore rimangono in superficie per creare diversivi allo Spartiato. Quest' ultimo si ritrova addirittura a dover fronteggiare il Minotauro e nel bel mezzo di una rivolta di gladiatori, che culmina con una spettacolare battaglia al Colosseo. Nel mezzo del Colosseo stesso, Ares si materializza, e rivela la sua vendetta: si doveva vendicare dei greci, perché la madre dello Spartiato aveva riferito al marito di Afrodite della relazione tra la dea ed Ares. Per questo ha allontanato gli eroi da Sparta, per far sì che la città cadesse. E ora voleva finire la sua opera uccidendo lo Spartiato. Dopo un epico combattimento, lo Spartiato uccide il dio (e strano scrivere di uno che uccide una divinità...) e diventa una leggenda del mondo antico. Sipario