Sinclair QL
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Il Sinclair QL è un computer di fascia home/personal, nato negli anni Ottanta dalla prolifica mente di Sir Clive Sinclair, il papà di numerosi computer assai popolari all'epoca, quali lo ZX 80, lo ZX 81, e lo Spectrum.
Il nome QL sta per Quantum Leap (che in inglese sta a significare sia "salto quantico", che "innovazione discreta" in un determinato ambito), e venne presentato nel febbraio 1984.
[modifica] Caratteristiche
- CPU: Microprocessore Motorola 68008 con architettura interna a 32 bit e bus dati a 8 bit, capace di indirizzare sul QL 1 MByte di memoria (bus indirizzi a 20 bit).
- CPU Clock Speed: 7,5 MHz
- Microprocessori ausiliari:
- Intel 8049, un microcontroller a 8 bit usato per gestire il suono, la scansione della tastiera e le due seriali RS232 in trasmissione.
- ALU
- RAM: 128 KB, espandibili a 640.
- ROM: 48 KB
- Modalità testo: 80x25 caratteri ad 8 colori
- Modalità grafiche: 512x256 a 4 colori, 256x256 a 8 colori. Il sistema operativo era capace di miscelare i colori disponibili (dithering) per creare più sfumature.
- Suono: 1 canale mono su altoparlantino interno (gestito dal processore ausiliario Intel).
- Tastiera: 65 tasti a membrana.
- Porte Joystick: 2
- Porte seriali: 2 tipo RS232
- Memorie di massa: 2 Microdrive da 100 Kb ciascuno, Slot cartucce ROM
- Sistema operativo: QDOS (QL Disk Operative system) dotato di capacità multitasking preemptive, basato sul multithreading creato da Tony Tebby.
Versione OS definitiva perfettamente funzionante: 2.00FF (Finally Finished) mai rilasciata. - Linguaggio di programmazione disponibile di serie: Super Basic
- Software in dotazione (realizzato da Psion): Abacus (foglio elettronico), Archive (database), Quill (word processor), Easel (business graphic).
[modifica] Storia
Questo piccolo gioiello avrebbe meritato più spazio nella storia dell'informatica per le molte caratteristiche originali (ad esempio il SO multitasking preemptive), ma sfortunatamente nacque imperfetto e con un hardware decisamente spartano, nel momento in cui la concorrenza si stava spingendo assai oltre.
Il QL infatti era dotato di una tastiera a membrana analoga a quella dello ZX spectrum e i due microdrive incorporati erano poco affidabili e con una capacità di soli 100 KB, nell'epoca in cui tutti i concorrenti si stavano orientando verso i più capienti e veloci floppy disk (Apple addirittura verso quelli da 3,5 pollici).
Con questo computer Clive Sinclair puntò ad entrare nel mercato professionale (computer per ufficio di fascia bassa) e fallì.
Presentato con un prezzo di soli 399 dollari, in anticipo sul completamento dell'OS, nel febbraio del 1984, per contrastare il lancio dell'Apple Macintosh, ebbe una cattiva riuscita sul mercato, proprio a causa dei numerosi bug che affliggevano il QDOS.
Il successo del Macintosh, l'avanzata degli IBM PC XT, l'arrivo sul mercato dei nuovi computer a 16 bit quali Atari ST e Amiga, fecero definitivamente naufragare il progetto.
Clive Sinclair, oberato da debiti e impegnato nel contemporaneo lancio di TV a schermo piatto e del futuristico triciclo C5, venne costretto a vendere la divisione computer della sua ditta ad Amstrad che abbandonò nel 1990 il QL in favore del ben più affermato e ancora vendibile ZX Spectrum.
Il sinclair QL continua attualmente ad essere apprezzato da numerosissimi estimatori, che mantegono vivo l'interesse verso questa (ancora potente) piattaforma. Esistono addirittura nuove macchine, basate su processori fino al 68040, compatibili con il gioiello di casa Sinclair, e molte sono le espansioni al sistema, così come le correzioni al sistema operativo