Shorinji Kenpō
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Lo "Shorinji Kenpō" ("Shorinji Kempo" nella pronuncia occidentale) è uno stile dell'arte marziale giapponese Kenpō.
Lo Shorinji Kenpō moderno nasce ufficialmente con la fondazione della W.S.K.O. (World Shorinji Kempo Organization) nel 1947 ad opera del giapponese Doshin So (1911-1985) (a cui è succeduta la figlia Doshin So II) che fondò il tempio principale (tuttora esistente) sull'isola dell'arcipelago giapponese Shikoku nella cittadina di Tadotsu. Shorinji è la traduzione giapponese di Shaolin e deriva appunto dallo Shaolin Kenpō Cinese che ha origini antichissime (Indian Kenpō nell'India di circa 5000 anni fa divenne poi Shaolin Kenpō passando in Cina coi buddisti circa nel 540 d.c. ad opera di Bodhidharma). Lo Shorinji si basa sull'insegnamento della filosofia orientale Kongo Zen atta al raggiungimento della saggezza e della pace interiore e sull'insegnamento dell'arte marziale in sé esclusivamente per autodifesa, costituita da oltre 600 tecniche a mani nude tra "dure" (calci e pugni) e "morbide" (prese, torsioni, leve e proiezioni). I livelli di apprendimento variano coi passaggi di grado (le cinture: bianca, gialla, verde, marrone, nera) fino al raggiungimento del 6° dan per l'apprendimento tecnico (7°, 8° e 9° sono gradi di "benemerenza").
In Italia lo Shorinji Kenpō arriva nel 1973 per opera del Sensei (maestro) Masaki Maehara (1952-vivente) che istruì i primi allievi italiani presto diventati i pioneri dello Shorinji Kenpō in Italia, i Sensei: Giuseppe Battista (1948-2001) e Riccardo Marchetti (1949-vivente)che fondarono insieme il primo dōjō (luogo di allenamento): il "Cat Club 2001" di Messina.
[modifica] Bibliografia
- Doshin So, "Shorinji Kempo", 1979 Edizioni Mediterranee
(Doshin So, "What is Shorinji Kempo?", 1970).
