Sant'Emidio alle Grotte
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Il tempietto di Sant’Emidio alle Grotte, classificato come uno dei monumenti più importanti della città di Ascoli Piceno, è un bellissimo prototipo di arte barocca.
Si definisce alle grotte perché costituito da una grotta scavata dentro una roccia. La sua facciata, in travertino, è appunto addossata alle grotte della necropoli cristiana.
Fa parte del percorso emidiano di Ascoli Piceno.
Si trova appartato rispetto alla città, in luogo ricco di vegetazione e di silenzio.
Secondo la storia Sant'Emidio, dopo essere stato decapitato, il 5 agosto 309, nei pressi del Sestiere di Porta Solestà, dove si trova il tempietto di Sant’Emidio Rosso, si recò a piedi, per essere seppellito, fino al luogo dove sorge Sant’Emidio alle Grotte portando tra le mani la sua testa.
Fu realizzato, nell’anno 1721, dal progetto di Giuseppe Giosafatti. Questa è anche definita la sua opera più berniniana. Il Giosafatti intese così ringraziare il Santo, protettore del terremoto, per il sisma del 1703 che, sebbene vigoroso, non produsse danni.
[modifica] Bibliografia
- Cesare Mariotti, Ascoli Piceno, Collezione di monografie illustrate, Serie I, Italia Artistica 69, Istituto Italiano d’Arti Grafiche Editore, Bergamo 1913, pp 126;
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