Sabba
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Secondo la tradizione, il sabba è l'incontro tra le streghe e Satana che si svolge principalmente nel giorno di sabato e, più precisamente, durante la notte tra sabato e domenica. Prima del volo, le streghe sono solite ungersi con del grasso o con unguenti magici che consentono loro di librarsi in aria e di trasformarsi, all'occasione, in creature mostruose o animali.
Le streghe giungono al luogo prestabilito (di solito in prossimità di un albero di noce) a cavallo di un animale, un bastone, una panca o una scopa. Ivi trovano il Demonio ad attenderle (spesso con l'aspetto di un capro) e lo salutano con l' osculum infame. Prima di iniziare la festa, Satana accoglie le nuove adepte e fa loro praticare l'apostasia. Il procedimento comporta il rinnegamento della religione cristiana e il compimento di atti nefandi quali la parodia della messa, le bestemmie o il calpestamento di croci, ostie o altri oggetti sacri.
In seguito il Demonio dà il via all' orgia e i convitati si accoppiano tra di loro, senza distinzione di sesso. Il dato particolare è che, sempre secondo la tradizione, nel corso di questi rapporti non si prova alcun piacere sessuale e, tra le altre cose, il coito di Satana è particolarmente cruento e devastante. Dopo l'orgia comincia il banchetto, caratterizzato dalla presenza di carne di bambini e vivande succulente che, però, non hanno sapore.
I cibi ingeriti, tra l'altro, vengono magicamente rigenerati alla conclusione del pasto (per sottolineare la loro totale inconsistenza materiale). Al banchetto fanno seguito la danza e il canto accompagnati da una stridente musica. Al termine del sabba il Diavolo distribuisce nuove pozioni e conferisce poteri ai partecipanti, in modo da consentire loro di compiere malefici quando torneranno alle loro dimore.
La realtà del sabba è stata posta in dubbio in diverse occasioni e in diverse epoche storiche. Particolarmente interessanti sono le teorie espresse nel Canon episcopi e nel Malleus Maleficarum, due testi di riferimento per la caccia alle streghe.
I riti sabbatici sono stati spesso descritti attraverso varie forme artistiche, dalla letteratura, alla pittura (ad esempio attraverso dipinti di Goya), alla musica (basti pensare al Faust di Goethe musicato da Charles Gounod e ripreso da Hector Berlioz ne La dannazione di Faust, o al Mefistofile di Arrigo Boito).
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La raffigurazione del sabba in un quadro di Francisco Goya, 1795 |