Rudolf Höß
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Rudolf Franz Ferdinand Höß, reso comunemente anche come Hoess oppure Höss (Baden-Baden, Germania, 25 novembre 1900 - Polonia, 16 aprile 1947) fu il primo direttore del campo di concentramento di Auschwitz. A lui si deve la velocissima costruzione del campo e la scoperta dell'uso del gas per velocizzare le uccisioni.
[modifica] Biografia
Rudolf Höß nacque a Baden-Baden nel 1900. Servì come volontario durante la Prima guerra mondiale arruolandosi nel 1915 quando era ancora minorenne, subito dopo la morte del padre. Inviato in Turchia egli raggiunse il grado di sergente e venne decorato con la Croce di Ferro di 2a classe.
Alla fine della guerra Höß entrò a far parte dei Freikorps e, nel novembre del 1922, si iscrisse al partito nazional-socialista (NSDAP) con la tessera numero 3240. Nel 1923 egli si trovò incriminato a dieci anni di prigione, insieme a Martin Bormann, per l'omicidio del maestro elementare Walter Kadow, accusato dai nazisti di essere una "spia dei bolscevichi".
Scarcerato nel 1928, in seguito ad una amnistia generale, Höß si iscrisse alla Artamanen-Gesellschaft (Lega degli Artamani), guidata da Heinrich Himmler. Su insistenza dello stesso Himmler egli entrò a far parte delle SS nel giugno del 1934.
Negli anni compresi tra il 1934 e il 1938, come appartenente alla Totenkopfverband (Unità Testa di Morto), Höß apprese le tecniche di funzionamento dei campi di concentramento servendo presso il campo di Dachau, ricoprendo diversi incarichi sotto il comando di Theodor Eicke.
Nel 1938, promosso SS-Hauptsturmführer, Höß divenne aiutante presso il campo di Sachsenhausen.
Nel maggio 1940 ad Höß venne affidato il compito di procedere alla requisizione di una vecchia caserma polacca per la realizzazione del fututo Campo di concentramento di Auschwitz. Nel maggio 1941 Himmler ordinò ad Höß di ampliare il proprio campo per far fronte al previsto aumento di deportati. Questa direttiva portò alla creazione del nuovo campo di Birkenau (o Auschwitz II).
Dall'estate 1941 al dicembre 1943 Höß fu responsabile del campo contribuendo in maniera decisiva allo sterminio oltre un milione di ebrei provenienti dalle provincie dell'impero nazista. Egli fu il primo a sperimentare l'utilizzo delle camere a gas a Zyklon B e diresse con maniacale efficacia Auschwitz, tanto da essere più volte lodato da Himmler.
Höß abbandonò Auschwitz alla fine del 1943 quando il campo, su ordine di Oswald Pohl (capo dell'ufficio amministrativo ed economico delle SS), venne suddiviso in 3 sottocampi principali. Ad Höß venne quindi proposto di scegliere se dirigere Sachsenhausen o se passare all'ispettorato dei campi di concentramento, alle dipendenze di Richard Glücks. Sebbene egli preferisse, per sua stessa ammissione, essere mandato al fronte alla fine scelse la seconda opportunità occupandosi quindi del funzionamento e delle carenze (a suo dire) dei campi stessi. L'8 maggio 1944 Höß tornò nuovamente ad Auschwitz per sovraintendere lo sterminio degli ebrei ungheresi nella soprannominata "Aktion Höss".
Sul finire della guerra si trovò a fronteggiare il problema degli internati trasferiti verso ovest dai capi situati nei territori via via conquistati dall'Armata rossa. Nel suo ultimo incontro con Himmler ottenne una capsula di cianuro e l'ordine di cercare di nascondersi nella Wehrmacht.
Dopo la guerra egli fuggì assumendo una falsa identità. L' 11 marzo 1946 venne trovato ed arrestato dall'esercito inglese. Sfortunatamente per lui la capsula di cianuro gli si era rotta due giorni prima. Partecipò, in qualità di testimone, al Processo di Norimberga per il giudizio di Ernst Kaltenbrunner, Oswald Pohl e delle industrie IG Farben. La sua testimonianza lasciò i presenti senza fiato.
Il 25 maggio 1946 venne trasferito in Polonia per il giudizio dei suoi crimini. La Corte Suprema di Varsavia lo giudicò colpevole ed emise una sentenza di morte per impiccagione, che venne eseguita il 16 aprile 1947 davanti all'ingresso del crematorio di Auschwitz.
Durante la prigionia egli scrisse una biografia dal titolo Comandante ad Auschwitz pubblicata postuma nel 1958 dove egli si dipinse come un soldato con un alto senso del dovere che aveva eseguito solamente degli ordini.
Höß era sposato ed aveva cinque figli.
[modifica] Bibliografia
- Rudolf Höss, Comandante ad Auschwitz, Einaudi Tascabili Saggi, 2005, ISBN 8806173847
[modifica] Collegamenti esterni
- Olokaustos.org: una biografia di Rudolf Hoess
- (EN) Auschwitz.dk: Rudolf Hoess, death dealer of Auschwitz
- (EN) deathcamps.info: Rudolf Hoess
- (EN) Jewish Virtual Library: Rudolf Hoess
- (EN) Modern History Sourcebook: Rudolf Hoess, Commandant of Auschwitz: Testimony at Nuremberg, 1946
- (DE) Rudolf Hoess
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