Responsabilità sociale d'impresa
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Per responsabilità sociale d'impresa (o Corporate Social Responsibility, CSR) si intende l'integrazione di preoccupazioni di natura etica all'interno della visione strategica d'impresa: è una manifestazione della volontà delle grandi, piccole e medie imprese di gestire efficacemente le problematiche d’impatto sociale ed etico al loro interno e nelle zone di attività. Si tratta di un concetto innovativo e controverso, espresso per la prima volta nel 1984 da R. Edward Freeman, nel suo saggio "Strategic Management: a Stakeholder Approach", Pitman, London 1984.
[modifica] Il contesto
Un'impresa che adotti un comportamento socialmente responsabile, monitorando e rispondendo alle attese economiche, ambientali, sociali di tutti i portatori di interesse (stakeholders) coglie anche l'obiettivo di conseguire un vantaggio competitivo e a massimizzare i ritorni di lungo periodo. Un prodotto, infatti, non risulta unicamente apprezzato per le caratteristiche qualitative esteriori; il suo valore è stimato in gran parte per le caratteristiche non materiali, quali le condizioni di fornitura, i servizi di assistenza e di personalizzazione, l’immagine ed infine la storia del prodotto stesso. La consapevolezza, dei produttori e dei consumatori, circa la centralità di tali aspetti nelle dinamiche competitive e la “tracciabilità storica” della catena dei processi che hanno portato alla realizzazione del prodotto stanno attualmente guadagnando l’attenzione dei vari attori presenti sul mercato. Risulta pertanto evidente come l’impegno “etico” di un’impresa sia entrato direttamente nella cosiddetta catena del valore prospettando così l’utilizzo di nuovi percorsi e leve competitive coerenti con uno “sviluppo sostenibile” per la collettività. All’interno del mercato globale e locale, le imprese non hanno, infatti, un’esistenza a sé stante, ma sono enti che vivono e agiscono in un tessuto sociale che comprende vari soggetti, tra cui spicca sicuramente una società civile molto attenta all’operato imprenditoriale. E’, quindi, di fondamentale importanza l’attività dedicata al mantenimento delle relazioni con l’esterno, verso i cosiddetti stakeholders (soggetti interessati, per es. Organizzazioni non governative, sindacati, mass-media ecc.). Nei sistemi di gestione aziendale, l’attenzione agli stakeholders è divenuta di cruciale importanza per le imprese e spesso lo sviluppo nel tempo di relazioni positive con tali soggetti può diventare un elemento di valore aggiunto per l’impresa. Ma il comportamento più o meno etico di un’impresa interessa potenzialmente tutti i cittadini, ai quali non sono sufficienti astratte dichiarazioni di principi e valori: essi esigono ormai un impegno quotidiano e credibile, frutto di una precisa politica manageriale e di un sistema aziendale organizzato a tal fine.
[modifica] Lo standard SA 8000
In relazione al concetto di responsabilità sociale si sono sviluppati modelli di gestione aziendale innovativi, legati al tema dell’etica. La Social Accountability International (SAI), organizzazione internazionale nata nel 1997, ha emanato la norma SA 8000 per assicurare nelle aziende eque condizioni di lavoro, un approvvigionamento etico di risorse ed un processo indipendente di controllo per la tutela dei lavoratori: lo standard SA 8000 (Social Accountability ovvero Responsabilità Sociale) è il primo standard diffuso a livello internazionale circa la responsabilità sociale di un’azienda ed applicabile ad aziende di qualsiasi settore merceologico, per valutare l’ottemperanza delle stesse ai requisiti minimi in termini di diritti umani e sociali. In particolare, lo standard prevede otto requisiti specifici collegati ai principali diritti umani ed un requisito relativo al sistema di gestione della responsabilità sociale in azienda. Gli otto requisiti vertono su tematiche fondamentali, a livello internazionale, in materia di diritto del lavoro quali lavoro infantile, lavoro forzato, salute e sicurezza, libertà di associazione e diritto alla contrattazione collettiva, discriminazione, pratiche disciplinari, orario di lavoro, remunerazione. Nella fattispecie, la conformità ai predetti requisiti si concretizza nella certificazione rilasciata da un Organismo indipendente volta a dimostrare la conformità dell’azienda ai requisiti di responsabilità sociale della norma, attraverso un meccanismo analogo a quello dei sistemi di gestione per la qualità ISO 9000 e per l’ambiente ISO 14000. Lo standard SA 8000 si caratterizza, inoltre, per la sua flessibilità. La sua versione attuale (aggiornata al 2001, scaricabile dal sito http://www.sa-intl.org/) può essere, infatti, applicata nei Paesi in via di sviluppo, nei Paesi industrializzati, nelle aziende di piccole e grandi dimensioni e negli enti del settore privato e pubblico. Naturalmente, l’applicazione della norma all’interno dell’azienda da sola non è sufficiente a garantire il rispetto dei diritti fondamentali dei lavoratori, se essa non è accompagnata da un convinto impegno del vertice aziendale ad assumere un comportamento etico.
[modifica] Lo standard AA1000
Lo standard AA1000 (o AccoutAbility 1000) è uno standard di processo progettato per misurare i risultati delle imprese nel campo dell'investimento etico e sociale e dello sviluppo sostenibile. Introdotto nel 1999 dall’ISEA (Institute of Social and Ethical Accountabiliy), con sede in Gran Bretagna, si tratta di uno standard nato per permettere, alle organizzazioni che lo vogliano adottare, di promuovere la qualità dei processi di "social and ethical accounting, auditing and reporting" in modo da garantire il miglioramento della responsabilità sociale dell’impresa. Attraverso la AA1000 si può dimostrare l’impegno per il rispetto dei valori etici attraverso strumenti oggettivi, imparziali e trasparenti. AA 1000 è un modello dinamico, cioè tende al miglioramento costante e continuo dei comportamenti, attraverso un approccio progressivo che consente la sua costruzione nel tempo.
Esso si articola in cinque fasi:
- 1. Planning: vengono definiti i valori e gli obiettivi sociali ed etici dell'organizzazione e vengono identificati gli stakeholder;
- 2. Accounting; viene definito lo scopo del processo, vengono raccolte ed analizzate le informazioni, identificati gli indicatori e gli obiettivi, e si sviluppa quindi un piano di miglioramento;
- 3. Auditing e reporting: viene realizzata una comunicazione scritta o verbale (report) da sottoporre agli stakeholder per ottenerne una condivisione;
- 4. Embedding: vengono istituiti sistemi (gestione e raccolta delle informazioni, implementazione dei valori, audit interna), sviluppati per rafforzare il processo e per integrarlo nel migliore dei modi;
- 5. Stakeholder engagement: l'Organizzazione in tutte le fasi del processo rimane in stretto collegamento con i suoi Gruppi di interesse.
I benefici che l’azienda ottiene adottando questo standard consistono soprattutto nel consolidamento del rapporto con gli stakeholders, migliorando la partecipazione, la fiducia e il mantenimento di buone relazioni nel tempo; inoltre, può derivarne un miglioramento del dialogo con le Istituzioni e la Pubblica Amministrazione, riducendo le conflittualità ed instaurando un rapporto di collaborazione e arricchimento reciproco.
[modifica] Lo standard ISO 26000
Nei giorni 26-30 settembre 2005 si è svolta a Bangkok la seconda riunione del gruppo ISO sulla Responsabilità sociale delle imprese (Working Group Social Responsability), nel corso della quale sono stati fatti importanti passi avanti verso una nuova norma sulla responsabilità sociale: la ISO 26000.
Uno dei principali risultati raggiunti a Bangkok è stato quello di definire una prima struttura del documento per la ISO 26000: il gruppo ISO ha infatti raggiunto un accordo sull'organizzazione dei contenuti della norma.
È stata inoltre stabilita la data di pubblicazione di un primo progetto della norma, prevista nel novembre/dicembre 2007, mentre la pubblicazione definitiva dovrà presumibilmente avvenire nell'ottobre 2008.
Per coinvolgere il più possibile tutti coloro che sono interessati al tema della responsabilità sociale, il processo di definizione della ISO 26000 prevede l’attiva partecipazione dei rappresentanti di ben sei categorie di stakeholders: imprese, governi, lavoratori, consumatori, organizzazioni non governative e altri.
La futura norma risponde anche a quanto auspica il Comitato economico e sociale europeo (CESE) secondo il parere sul tema "strumenti di misura e di informazione sulla responsabilità sociale delle imprese in un’economia globalizzata": la responsabilità sociale delle imprese dovrà divenire una forza di impulso nel quadro di una strategia planetaria sullo sviluppo sostenibile, e i suoi strumenti di misura dovranno rispondere a requisiti di coerenza, pertinenza ed affidabilità, attraverso un approccio che, pur ispirandosi a valori universali, sia rispettoso delle diversità.
Contrariamente alle norme ISO 9000 e ISO 14000, ISO 26000 non costituirà sistema di gestione e non sarà certificabile.
[modifica] Collegamenti esterni
- Sito dedicato da Unioncamere
- pagine sulla ISO26000 dell'ISO
- Commissione Europea
- progetto Fabrica Ethica della Regione Toscana