Raoul Wallenberg
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Raoul Gustav Wallenberg (Kappsta, Svezia, 4 agosto 1912 - 16 luglio 1947 - data presunta) è stato un diplomatico svedese nell'epoca della seconda guerra mondiale.
Di estrazione aristrocratica fu inviato a Budapest in Ungheria in missione diplomatica e iniziò ben presto a prendersi carico della difficile condizione degli ebrei nell'Ungheria occupata dalle forze naziste.
Consegnò a molti ebrei dei certificati con bandiera svedese e stemma della corona svedese, le persone che portavano con sé questi cosiddetti "passaporti Wallenberg" erano al sicuro dai nazisti e non venivano deportate nei campi di concentramento.
Wallenberg istituì anche cucine da campo, ospedali, orfanotrofi e scuole per gli ebrei ungheresi superstiti, isituì una "zona sicura" comprendente 31 case e ostelli speciali che ospitavano circa 33.000 persone.
Negli ultimi giorni di guerra sventò il piano nazista di far esplodere due ghetti salvando così circa 100.000 persone.
Raoul Wallenberg fu imprigionato dalle truppe sovietiche nel 1945 e di lui non si seppe più nulla. In seguito l'Unione Sovietica dichiarò che morì in prigionia nel 1947 ma i dubbi sulla sua sorte sono tuttora irrisolti.
[modifica] Bibliografia
- Berger, Susanne (2005) "Stuck In Neutral: The Reasons Behind Sweden's Passivity In The Raoul Wallenberg Case"
[modifica] Collegamenti esterni
(EN) [1] per scoprire la vera fine del diplomatico svedese