Ramón Mercader
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Jaime Ramón Mercader del Río Hernández (Barcellona, 7 febbraio 1914 - L'Avana, 18 ottobre 1978) è stato un agente segreto nel NKVD durante il governo di Josif Stalin nell'URSS. Divenne noto unicamente per essere stato l'assassino di Lev Trockij.
Nato in Spagna, trascorse gran parte della sua gioventù in Francia con la madre Eustacia María Caridad del Río Hernández dopo la separazione dei suoi genitori.
Fin da giovane abbracciò le ideologie comuniste, cooperando con organizzazioni di sinistra spagnole verso la metà degli Anni 30, venne anche imprigionato per attività politica e fu scarcerato nel 1936, quando in Spagna salì al potere un governo di sinistra.
Nel frattempo sua madre divenne agente segreto e lui la seguì a Mosca dove si esercitò nelle arti: del sabotaggio, della guerriglia e degli assassinii; venne soprannominato dai sui superiori "GNOME".
Iniziò dunque ad operare per il NKVD, dal quale venne incaricato di assassinare Lev Trockij, che diversi anni prima era stato esiliato dall'URSS ma continuò a fare propaganda contro il leader sovietico soprattutto attraverso scritti di vario genere.
Mercader si trasferì quindi in Messico nell'ottobre 1939, con un falso passaporto intestato al nome di Jacques Mornard e con la falsa occupazione di uomo d'affari.
Egli venne a contatto con Trockyi, attraverso una segretaria di quest'ultimo, e si spacciò per un seguace canadese delle sue idee politiche. Infine, il 20 agosto 1940 uccise Trockyi con un piccone da ghiaccio, nella sua residenza a Coyoacán.
Mercader fu scoperto ed arrestato dalle autorità messicane, alle quali non rivelò la sua vera identità, tuttavia venne condannato per omicidio a 20 anni di carcere. Nel 1953 la sua vera identità venne scoperta ma i suoi legami con NKVD rimasero segreti fino allo scioglimento dell'URSS.
Dopo alcuni anni di carcere, il 6 maggio 1960 venne rilasciato dal carcere dopo diverse richieste di grazia. Si trasferì così a L'Avana dove Fidel Castro lo accolse. Nel 1961 si recò in URSS dove venne insignito con la medaglia d'Eroe dell'Unione Sovietica, una delle più alte onorificenze della nazione. Trascorse il resto della vita tra Cuba e l'URSS.
Morì a L'Avana nel 1978 e venne sepolto a Mosca, dove tuttora si trova la sua tomba, con il nome di Ramon Ivanovich Lopez nel cimitero Kuntsevo; un posto d'onore nel museo dedicato al KGB.