Precipitazione (meteorologia)
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In meteorologia con il termine precipitazioni si intendono tutti i fenomeni di trasferimento di acqua allo stato liquido o solido dall'atmosfera al suolo (pioggia, neve, grandine, etc.).
Indice |
[modifica] Come si formano
Quando dell'aria calda e umida sale in una corrente ascensionale, si raffredda adiabaticamente fino a condensare e forma una nube, costituita da microscopiche goccioline diffuse. Queste gocce hanno carica elettrica negativa, quindi si respingono. Occorre raggiunere 0° (e anche un po' di movimento o un catalizzatore, come del pulviscolo) affinche queste gocce gelino cambiando carica elettrica. I cristalli di ghiaccio con carica positiva possono attrarre le altre gocce formando cristalli sempre più grandi. Una volta raggiunta la dimensione sufficiente a vincere la corrente ascensionale all'interno della nuvola possono cadere. Se la temperatura rimane bassa nevica, se è un po' più alta piove, mentre se fa molto caldo e secco come nel deserto le gocce evaporano prima di toccare terra.
All'interno dei cumulonembi le correnti ascensionali sono particolarmente forti (oltre 20m/s) e fanno si che i cristalli di ghiaccio diventino molto grandi prima di cadere: cade quindi la grandine.
[modifica] Tipi di precipitazioni
[modifica] Orografia delle precipitazioni
[modifica] Misurazione delle precipitazioni
Le precipitazioni vengono in genere misurate in millimetri. Per avere un'idea si può considerare che in Italia piovono dai 100mm ai 3000mm all'anno; un giorno di pioggia fine non porta più di 1mm d'acqua, mentre un temporale lungo e violento porta anche 30mm d'acqua, con record intorno ai 300mm.