Polisaccaridi
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I polisaccaridi sono i carboidrati più abbondanti; essi si trovano comunemente nelle piante dove costituiscono dal 50 al 90% del loro peso secco. Negli animali si trovano in quantità minori, ma la loro presenza è essenziale. Un polissacaride, come dice il nome, è costituito da un gran numero di monosaccaridi legati insieme per formare molecole grandi e complesse. Poiché il loro peso molecolare è molto variabile, per la maggior parte dei polisaccaridi è impossibile fissare un peso o una formula. Il loro peso molecolare può variare da decine di migliaia a valori che superano il milione di dalton (1 dalton= 1 uma=1,660*10-24 Kg) Le proprietà dei polisaccaridi sono, per molti aspetti, il contrario di quelle che caratterizzano gli altri carboidrati. Essi, per esempio, sono quasi insolubili in acqua e ciò dipende dal fatto che le grosse molecole dei polisaccaridi si idratano solo in superficie e in maniera insufficiente a permettere la loro solubilizzazione.
I polisaccaridi non danno un risultato positivo alla reazione di Fehling: anche in questo caso l'estremità riducente di un lunga catena polisaccaridica, pur reagendo con il reattivo di Fehling, non darà una reazione cromatica sufficientemente intensa da poter essere percepita dai nostri occhi perché il numero delle funzioni aldeidiche libere (una per ogni molecola di polisaccaride) è, per unità di volume, molto bassa. I polisaccaridi si possono formare sia da pentosi che dagli esosi; nel primo caso prendono il nome di pentosani, nel secondo di esosani.
Le loro funzioni all'interno delle cellule sono essenzialmente 3:
- funzione di deposito (per esempio, il glicogeno funge da deposito del glucosio, essendo la forma polimerica meno soggetta agli effetti osmotici);
- funzione strutturale (per esempio la cellulosa, che struttura la maggior parte della parete cellulare);
- funzione di adesione e riconoscimento (per esempio l'eparinsolfato, che ha un pattern di solfatazione facilmente riconoscibile dagli enzimi).
Corrispondentemente, i polisaccaridi vengono suddivisi in tre classi:
- quelli che servono come riserva dei carboidrati;
- quelli che formano la struttura di sostegno delle piante;
- un gruppo, classificabile come polisaccaridi complessi particolarmente importante dal punto di vista biochimico.
Chimicamente i polisaccaridi si suddividono in omopolisaccaridi ed in eteropolisaccaridi. L'omopolisaccaride di più rilevante importanza è il glicogeno il quale rappresenta una dinamica riserva di glucosio. Glucosio e glicogeno sono in equilibrio dinamico (omeostasi glucidica) al fine di partecipare al controllo della pressione osmotica.
Gli eteropolisaccaridi sono i cosiddetti GAG (glicosoaminoglicani) costituiti da dimeri (coppia di monosaccaridi diversi) che si ripetono in lunghissime sequenze polimeriche ad altissimo peso molecolare (macromolecole).